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Carlos

Lo sciabordio delle onde, il silenzio: felicità.

Non avrei mai immaginato che fosse così semplice.

Non sono mai stato meglio di così ed è tutto merito di quell'angelo demoniaco sdraiato al mio fianco, la mia adorata Jennifer.

È tutto perfetto qui, senza rotture di palle, solo lei ed io.

Improvvisamente il mio stramaledetto cellulare mi riporta a pensieri più terreni.

Chi osa disturbare la mia prima vera vacanza con la donna che amo?

Lo ignoro, sorrido con gli occhi chiusi lasciandomi accarezzare dal sole e ritorno a godermi la pace.

«Mierda!» Tuono sentendo nuovamente la suoneria attivarsi.

Lo afferro continuando a imprecare e rispondo quando vedo lampeggiare il numero di Damian.

«Dimmi.»

«Carlos abbiamo un problema», esordisce abbacchiato.

«Sono. In. Vacanza. È una questione di vita o di morte?» Chiedo irritato.

Lui sospira rumorosamente.

«Dobbiamo riunirci tutti e quattro il prima possibile, è urgente.»

È successo qualcosa, sento la preoccupazione nella sua voce.

Di tornare oggi a L'Avana non se ne parla. Mi massaggio le tempie valutando cosa fare.

«Domani sera a Villa Falco,» confermo infine, mentre con lo sguardo percorro il corpo della mia dolce metà. Fortunatamente non sembra interessata alla mia telefonata, non mi piace coinvolgerla troppo nei miei affari, prima o poi la sua curiosità la caccerà in qualche guaio vero, lo sento.

«Ok, ci si vede», saluta chiudendo la chiamata.

Guardo il display sconcertato.

Mi ha chiuso il telefono in faccia?

Domani avrà una bella lavata di capo. Dov'è finito il rispetto per la mia anzianità? Sono il maggiore e sono in comando. Gli servirebbe proprio fare un bel giretto nell'esercito per capire come ci si comporta. Di questo passo non so proprio dove andremo a finire. Sono sempre stato accondiscendente con la mia famiglia, ma anche loro non devono mai dimenticare chi sono.

Jennifer

Io e Carlos ce ne stiamo sdraiati sotto il sole delle Bahamas sorseggiando un cocktail. Le palme frusciano mosse da una brezza rinfrescante e la spiaggia è un vero e proprio miraggio di sabbia bianca finissima, in splendido contrasto con l'indaco dell'oceano.

Mmh, Che meraviglia.

Non è facile passare da una vita all'altra e mi rendo conto che, talvolta, le cicatrici dell'anima tornino a fare male, esattamente come quelle del corpo, per questo qualche giorno fa mi ha colta di nuovo un attacco di panico, ma questa volta non ero sola. Quando sono tornata in me Carlos mi ha preso il viso tra le mani e mi ha detto che mi avrebbe portata in paradiso. Pensavo che parlasse di una sessione di sesso sfrenato, cosa che comunque mi sarebbe andata benissimo, invece, in meno di trenta minuti, ha preparato una valigia con il minimo indispensabile e mi ha comunicato che saremmo partiti.

In un primo momento sono rimasta di stucco, non riuscivo a ragionare, poi mi sono arresa e ho pensato: Al diavolo, lui sa come farmi stare bene.

E così è stato.

«Vuoi avere dei figli?» Mi interroga a bruciapelo scaraventandomi nella realtà.

Volto la testa e lo vedo sorseggiare tranquillamente il suo Cuba Libre come se non avesse detto niente d'importante.

DARK MAN (Serie Falco Vol.1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora