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CARLOS

La mia vita è come un fuoco che cresce lentamente diventando sempre più potente, e cosa più importante, brucia.

Sono forte. Potente. Sono io.

L'Avana è la mia città, in tutti i sensi. Vuoi un favore? Chiami Carlos Gardosa. Hai un problema? Chiami sempre e soltanto Carlos Gardosa.

L'unica cosa che la gente non deve mai fare è...rompermi il cazzo.

Odio le perdite di tempo, i giri di parole e cosa più importante odio le bugie.

Per mia fortuna le riconosco, è una dote, e per questo devo ringraziare il mio passato. Le persone mentono continuamente, talmente abituate a mentire che non riconoscono più la verità, ma io si.

Basta osservarle attentamente, studiare i loro movimenti, il respiro, lo sguardo, e il gioco è fatto.

Prendiamo in esempio questo preciso istante. Ho davanti l'ennesimo coglione senza palle.

È il titolare del Club Diablo, forse dovrei dire il mio Club, ma per varie ragioni ho usato un prestanome, e ora la sottospecie di uomo davanti a me crede di avere voce in capitolo.

L'ho già detto che odio quando la gente mi rompe il cazzo? Forse si, ma lo ripeto. Lo odio.

Mi manda letteralmente su tutte le furie e questo non è una buona cosa. Non voglio essere violento, cattivo si, violento no.

Eppure l'uomo davanti a me sta facendo di tutto, istigandomi così alla violenza.

Gran pezzo di merda.

«Lei non può...», protesta, ma la mia mano si alza di scatto verso di lui, un gesto che nessuno può confondere.

Chiudi quella cazzo di bocca.

Mi alzo in piedi e abbottono la giacca del mio completo blu.

Vediamo di ricordargli chi sono.

«Chiariamo una volta per tutte la situazione Diaz.»

Giro intorno alla scrivania con calma poi mi fermi quando gli sono abbastanza vicino.

Leggo la tensione nei suoi occhi. Se la sta facendo sotto.

«La prossima volta che porti il tuo culo in questo ufficio e mi manchi di rispetto, ti taglio le palle e te le faccio ingoiare.»

Lui sgrana gli occhi. La cosa mi diverte perché so quanto posso mettere paura.

«Signor Gardosa», mormora abbassando lo sguardo.

Che coglione.

«Non mi cercare, non rompermi i coglioni un'altra volta. Ogni mese ricevi il tuo compenso e per nessuna ragione tu devi interferire con le decisioni del Club. Sono stato chiaro?», ringhio.

Il mio sguardo truce lo trafigge quando mi guarda nuovamente.

«Porta fuori il culo, ora.»

Diaz esce dal mio ufficio richiudendo la porta e allora mi rilasso.

Dimmi tu se devo perdere tempo con queste cazzate. Devo darmi una calmata, ne va del mio benessere.

Decido di controllare le fatture del mese appena concluso, giusto per ammazzare il tempo in attesa dell'appuntamento con il nuovo pilota.

Mentre osservo i documenti annoiato, picchietto la penna sulla superficie della scrivania. L'incasso di questo mese è maggiore, bene. Come potrebbe essere altrimenti. Ogni cosa scivola liscia come l'olio nella mia vita. Eppure un tempo non era così, ho dovuto imparare a vivere all'inferno e ora ne sono il capo, il diablo.

DARK MAN (Serie Falco Vol.1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora