My heart will always be yours

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Mi svegliai in una stanza buia, con le pareti bianche e con un'unica lampadina accesa che emanava luce fredda.
Mi guardai intorno e solo in quel momento notai dei macchinari affianco al mio letto. Abbassai lo sguardo verso il mio corpo e mi resi conto di indossare un camice ospedaliero.
Ma cosa?
Balzai in piedi e camminai per la stanza, provando a capire perché fossi lì.
Non riuscivo a ricordare niente, avevo completamente rimosso tutto ciò che era successo prima di svegliarmi in questa stanza.
Mentre provavo ancora a mettere a fuoco la situazione, notai che non ero sola.
Un uomo mi rivolgeva le spalle e guardava fuori alla finestra, con una sigaretta tra le dita.

«Zayn?» non sapevo perché, ma istintivamente pensai che fosse lui, anzi ne ero certa.
Lui si voltò sbuffando una nuvola di fumo e guardandomi con il suo solito sorrisino bastardo che avevo imparato ad amare.

«Che ci faccio qui?» chiesi, ancora confusa.
Zayn sembrò divertito e mi guardò con sarcasmo, fissando gli occhi verso i miei piedi.
Istintivamente abbassai anche io lo sguardo e vidi un lago di sangue sul pavimento.
Mi guardai le mani ed erano completamente insanguinate come il mio camice ormai pieno di macchie.
Ma come era possibile?
Io stavo bene, da dove veniva tutto quel sangue?
Provai a parlare per chiedere spiegazioni, ma la voce era bloccata in gola e mi impediva di parlare.
Guardai Zayn con gli occhi pieni di lacrime e di terrore, cercando aiuto, ma lui non sembrò essere interessato a ciò che mi stava succedendo.
Volevo muovermi, andare via da quella stanza, scappare per chiedere aiuto, ma le gambe erano immobilizzate.
Zayn! Fa qualcosa Zayn. Ho bisogno del tuo aiuto, ho paura.
Non so cosa mi sta succedendo, non so cosa fare, ti prego, fa qualcosa.
Ma lui restò fermo a guardarmi, senza muovere un dito.
Semplicemente fumava la sua sigaretta e mi guardava mentre stavo cadendo a pezzi.

«Meghan.» sentii la sua voce, ma la sua bocca non si stava muovendo.
Il respiro iniziava a mancarmi nei polmoni e provavo ad urlare il suo nome, ma non usciva niente dalle mie labbra.

«Meghan.» le gambe mi cedettero e caddi a terra nella pozza del mio sangue mentre un forte dolore mi avvolse tutto il corpo.
Basta, basta, basta.

«Meghan!» spalancai gli occhi e la bocca per poter prendere finalmente una boccata d'aria.
Il cuore mi batteva a mille ed ancora tremavo come una foglia.
Quell'incubo continuava a bloccarmi la voce in gola ed i singhiozzi mi scuotevano il petto.
Sembrava tutto così vero.

«Ehi, calma, sono qui.» mi strinse tra le sue braccia e mi accarezzò la testa dolcemente. Quel contatto mi fece rilassare e pian piano mi ripresi, ma non del tutto. Era stato davvero orrendo.

«Stai tremando.» sussurrò e adesso la sua voce la sentii più chiara.
Non mi sembrava affatto quella di Harry.
Aprii gli occhi e guardai le braccia che mi stringevano, riconoscendo i tatuaggi.
No, non era affatto Harry.
Mi staccai immediatamente da quell'abbraccio nonostante fosse così rassicurante.
Lo guardai in volto ed il mio cuore fece una capriola.
Il mio incubo si era concretizzato davanti ai miei occhi.
Mi guardai intorno freneticamente e mi resi conto di non essere nella mia stanza, ma in un letto che non conoscevo, indossando una maglietta non mia e senza i pantaloni.
Cosa diamine era successo ieri sera?
Perché non ero a casa mia e perché ero mezza nuda nel letto con Zayn?
Lui mi guardò in silenzio, aspettando che io dicessi qualcosa.
Io al contrario lo squadrai attentamente, notando che aveva solo dei boxer addosso ed i suoi capelli erano arruffati come se si fosse appena svegliato.
Mio dio, questo doveva essere un altro sogno.
Non poteva essere vero.
Non era possibile.
Come ero passata dal volerlo cacciare dalla mia vita a trovarmi nel suo letto?
Mi passai le mani sul volto e provai a ricordare cosa fosse successo, ma l'unica cosa evidente era che avevo bevuto troppo.
E questo mal di testa ne era la prova schiacciante.

Yūgen 2 [Z.M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora