Io e Zayn quel giorno nella sua camera da letto ci promettemmo di sorreggerci a vicenda e di lottare insieme, qualsiasi cosa fosse accaduta.
Potevamo cadere, crollare, spezzarci quando il vento soffiava troppo forte, potevamo perfino minacciare di rinunciarci, di mollare tutto e lasciarci travolgere dalle difficoltà, ma alla fine ci saremmo rialzati sempre insieme, provandoci più forte di prima.E così facemmo.
Non fu facile affrontare tutto ed ammettere di avere più problemi di quanto volessi dimostrare, ma pian piano, giorno dopo giorno, riuscii a raccogliere tutti i tasselli e ricomporre me stessa.
Accettai la realtà, mi resi conto di quanto avessi perso ed in così poco tempo, da Zayn ai miei amici al bambino, e capii che non serviva a niente nascondere le mie ferite, perché di certo non sarebbero guarite da sole.
Così lasciai che Zayn mi aiutasse e pensai più a me stessa, lavorando sui miei sensi di colpa.Gli incubi pian piano passarono, elaborai il lutto che mi rifiutavo di accettare e mi perdonai per aver nascosto tutto a Zayn.
Quando divenni più forte e mi sentii in grado di reggere ad un confronto così difficile come quello con i miei amici, decisi di andare a trovarli.
Non fu facile, per niente.
Mi sentivo in colpa sia per essermi rifatta una vita senza di loro, sia perché ero innamorata della persona che li aveva fatti arrestare.
Per non parlare poi del rimorso per averli abbandonati, non trovando la forza per tornare in quel posto infernale.Ma prima o poi dovevo fare anche questo passo, così mi feci forza e chiesi a Zayn di accompagnarmi al penitenziario.
Quel giorno fu probabilmente uno dei più difficili della mia vita.
Le gambe mi tremavano ed il cuore mi batteva come un tamburo nel petto mentre attendevo il momento di rivedere i miei amici.
Ero così nervosa che Zayn mi chiese se volessi farmi accompagnare fin dentro, ma non mi sembrò una buona idea presentarmi ai miei amici con lui al mio fianco.
Così strinsi i denti e affrontai le mie paure, mettendo anche in conto che avrebbero potuto odiarmi ormai.Il primo che incontrai fu Liam.
Il mio cuore si fermò per qualche istante quando lo vidi.
Era diverso.
Aveva i capelli rasati e la barba incolta, il suo viso era stanco e le guance erano incavate, ma quando i suoi occhi si fissarono nei miei riconobbi il mio vecchio Liam.
Era stupito di vedermi ed immediatamente vidi della commozione nei suoi occhi mista a felicità.
Ci sorridemmo e piangemmo, senza dirci niente per i primi cinque minuti, ma mai come in quel momento ci dimostrammo il nostro affetto.
Un vetro ci separava, ma con i nostri sguardi ci stavamo stringendo forte, tanto da farci mancare il fiato.
Quando ormai ero piena del suo amore e la paura era quasi sparita, gli parlai, prima impacciatamente, poi con più tranquillità.
Gli chiesi scusa per essere sparita dalla sua vita e gli raccontai tutto ciò che mi era successo. Si asciugò le lacrime quando tremando gli dissi dell'aborto e trattenne il fiato quando gli rivelai della mia storia con Zayn.
Per un attimo sembrò arrabbiato e mi mise in guardia, ma poi gli spiegai di come solo grazie a Zayn ero riuscita a venire qui e ad affrontare le mie paure e si sforzò di accettarlo.
C'eravamo mancati così tanto e fu difficile doverci salutare di nuovo, ma gli promisi che sarei tornata.Fu un incontro straziante, ma allo stesso tempo mi fece capire che la nostra amicizia era davvero forte ed autentica.
Andare a far visita ad Helen fu ancora più dura.
Lei era più fragile di Liam e noi eravamo cresciute insieme come sorelle, non era facile guardarci tramite un vetro senza sentire il cuore in una morsa.
I suoi occhi verdi erano più spenti, aveva il viso segnato dalla stanchezza e dalla preoccupazione e rividi la vecchia me in lei.
Quando mi vide scoppiò a piangere ed esclamò più volte il mio nome per lo stupore.
Piansi anche io con lei, ma questa volta solo per la felicità di rivederla e non più per la paura.
Al contrario di Liam, Helen mi bombardò subito di domande per sapere come stessi, del perché fossi sparita e soprattutto se avessi notizie di Liam.
Doveva essere così difficile per loro stare lontani senza potersi mai vedere, mi piangeva il cuore per loro.
Le assicurai che Liam stava bene, nonostante tutto, e poi le raccontai dei motivi della mia assenza, faticando ad ammettere la mia storia con Zayn.
Mi confortò e si dispiacque quando sentì del bambino, ma si chiuse in se stessa quando le dissi di Zayn.
Potevo capirlo, per colpa sua era stata divisa dall'amore della sua vita, era difficile accettare che io lo amassi.
Le chiesi scusa, ma vidi che non riuscì a reggere a quel colpo, quindi le concessi del tempo.
Del resto adesso toccava a me farmi perdonare.
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Yūgen 2 [Z.M.]
FanfictionSEQUEL DI YŪGEN. [Yūgen ( 幽玄- Giapponese) Un' indecifrabile profondità e bellezza nascosta, il fascino delle cose in penombra che non si riescono a comprendere perfettamente.] Dal testo: - «La devi smettere, Zayn. Smettila di piombare nella mia vit...