You are drunk

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Credevo di aver provato già tutto il dolore possibile durante questo ultimo anno, ma dopo aver visto gli occhi di Zayn intrisi di odio e risentimento mentre mi urlava di sparire dalla sua vita, mi ero resa conto che non avevo ancora toccato il fondo fino a quel momento.

Ero devastata.

Prima di adesso mi ero mossa per inerzia, mi ero imposta di andare avanti, di lavorare, di uscire, di fingere di stare bene, ma ora che avevo perso Zayn definitivamente il mio corpo e la mia mente si rifiutavano di reagire.

Del resto che senso aveva fingere ancora?
Mi ero appena distrutta in mille pezzi, non aveva alcun senso mentire a me stessa e agli altri.

Non avevo più le forze per combattere.

La notte continuavo a non dormire, ogni tanto mi appisolavo solo per svegliarmi in preda al panico a causa di un incubo.
Avevo smesso di andare a lavoro e a stento uscivo dal letto per andare in bagno o per mangiucchiare qualcosa, giusto per non far allarmare troppo Harry.
Ma ovviamente non riuscii ad evitare la sua preoccupazione, del resto mi ero ridotta uno straccio, era evidente.

Così la notte iniziò a dormire con me, per assicurarsi che non facessi incubi orrendi.
Mi preparava delle tisane per calmarmi e mi abbracciava ogni volta che mi vedeva crollare più del solito.
Apprezzavo moltissimo il suo aiuto e mi sentivo fortunata ad avere ancora qualcuno che mi volesse bene, ma i suoi sforzi erano malauguratamente inutili.

«Meggie, come va oggi? Sei riuscita a riposare?» mi chiese quando tornò da lavoro, trovandomi come sempre stesa sul mio letto.

«Prossima domanda?» biascicai e lui accennò un sorriso forzato mentre si toglieva le scarpe, per poi sedersi al mio fianco.

«Ti ho preso delle compresse contro l'insonnia, magari riesci a calmarti e a dormire meglio.» mi disse ed io mi passai le mani sul volto, sospirando.

«Grazie, Haz.» affermai sinceramente, ringraziandolo un po' per tutto.
Lui mi sorrise e poi si fece spazio sotto le coperte, avvolgendomi le spalle.
Restammo in silenzio per un bel po', d'altronde non c'era molto da dire.
Apprezzavo già enormemente il fatto che non mi avesse abbandonata nonostante quello che avevo fatto.
Gli avevo raccontato tutto, dall'aborto al litigio con Zayn, e lui nonostante questo non mi aveva giudicata e tantomeno rimproverata.
Mi aveva compresa e mi fece capire di poter contare sempre su di lui, senza alcun dubbio.
Per questo provai ad ascoltarlo quando iniziò a consigliarmi su come dovevo comportarmi con Zayn.

«Meghan, lo sai che io ci sarò sempre per te, ma forse dovresti provare a parlare con Zayn.» disse con calma, accarezzandomi il braccio dolcemente.
Presi un grosso respiro e mi mordicchiai il labbro nervosamente. Solo sentire il suo nome mi faceva bruciare il cuore.

«Mi ha detto esplicitamente che non vuole più vedermi.» ripetei le sue parole, anche se ricordarle mi faceva ancora male.

«Era arrabbiato e sconvolto, non l'ha detto seriamente.» ribatté, ma io scossi il capo.

«Sì, invece. L'ho visto nei suoi occhi, lui mi odia e mi vuole fuori dalla sua vita.» dissi, con lo stomaco annodato dal dolore.

«Quante volte gli hai detto di sparire dalla tua vita?» mi fece notare e in effetti erano state davvero tante. Restai in silenzio ed aspettai che finisse di parlare, del resto non avevo alcun materiale con cui ribattere.

«E quante volte lui ti ha dato ascolto?» continuò, rubandomi un sorriso.

«Davvero poche, direi.» ammisi ed anche lui sorrise, stringendomi più forte tra le sue braccia.

«Vedi? Lui non ha mai smesso di provarci anche se tu gli urlavi contro le peggiori cose. Lui ci riprovava ogni maledetta volta, ricevendo anche porte in faccia e non pochi insulti. Questo perché ti ama, Meggie. Ti ama davvero tanto e per quanto possa essere incazzato, deluso e dispiaciuto, infondo non ti vorrà mai fuori dalla sua vita.» tentò di convincermi, ma trovavo davvero difficile riuscire a rimettere in piedi il nostro rapporto.
Avevamo dato il peggio di noi durante quel litigio, avevo detto cose orribili e lui aveva fatto ricadere tutte le colpe su di me, ignorando quanto mi sentissi già uno schifo.
Eravamo arrivati al capolinea, era impossibile ricominciare.

Yūgen 2 [Z.M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora