Thirty-six

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Sobbalzai quando sentii qualcuno toccarmi la spalla

Aprii gli occhi lentamente guardandomi intorno spaesata, fino a quando non inquadrai Derek che mi guardava sorridendo –E’ tardi, domani hai scuola. Torna a casa, stiamo io e Chaz con Justin- disse a bassa voce.

Mi girai verso il lettino, notando Justin profondamente addormentato.

Tornai a guardare Derek –Non voglio andare a scuola, voglio rimanere qui con lui- ribattei con una smorfia, sembravo quasi una bambina che faceva i capricci con i propri genitori, il che mi fece ripensare al fatto che non sentivo i miei da tanto, forse anche troppo.

-Non se ne parla, voi due avete già saltato troppi giorni e l’ultima cosa che voglio è vedervi ripetere l’anno. Vai a casa e riposati, domani appena esci potrai venire qui- ordinò con un tono che non ammetteva repliche.

Sbuffai -Vabbene papà- risposi sottolineando l’ultima parola.

Lui ridacchiò spingendomi verso la porta.

Uscii raggiungendo Ryan, che circondò le mie spalle con il proprio braccio, per poi avviarsi verso il parcheggio dell’ospedale seguito da tutti gli altri.

Sbadigliai salendo in macchina, per poi poggiare la mia testa al finestrino. Solo in quel momento mi resi conto di quanto fossi stanca, Derek aveva fatto bene a mandarmi a casa, anche se avrei preferito rimanere lì con Justin. Per quanto la sedia dell’ospedale fosse scomoda, mi dava un senso di sicurezza sapere che Justin era lì con me, avrei potuto assicurarmi di persona che stesse bene.

Scacciando quei pensieri, sospirai rimanendo ad occhi chiusi fino a quando la macchina non si fermò.

Scesi guardandomi intorno, ormai dormivo in piedi.

-Buonanotte- dissi salutando i ragazzi, che ricambiarono con un cenno del capo ed un sorriso.

Raggiunsi le ragazze, che si stavano trascinando verso la porta di casa.

-Dio, sto morendo di sonno- si lamentò Jenna stiracchiandosi.

Annuii –Si, anche io- concordai mentre entravo dentro casa.

Salimmo le scale in silenzio, per poi darci la buonanotte.

-che palle, domani dobbiamo pure andare a scuola- imprecò Alex guardandomi sconsolata.

Sbuffai –Almeno tu stai all’ultimo anno, io mi devo sopportare altri due anni dopo la fine di questo. E’ parecchio deprimente- risposi.

Lei ridacchiò –Giusto- disse annuendo, prima di entrare in camera.

Mi spogliai infilandomi una maglietta larga e bianca, prima di buttarmi a peso morto sul letto addormentandomi all’istante.

-Svegliati, dai Ellen!-

Erano   dieci fottuti minuti che Alex e Jenna continuavano ad urlare come due galline isteriche, ignorando i miei tentativi di  convincerle a lasciarmi dormire in santa pace.

-O ti alzi, o ti giuro che ti faccio alzare con la forza- mi minacciò Abby entrando in camera come una furia.

Per tutta risposta grugnii, girandomi dall’altra parte per poi nascondere la testa sotto il cuscino.

-Olivia!- urlarono tutte e tre in coro.

Dopo seguì il silenzio, e io sorrisi credendo che avessero finalmente deciso di lasciarmi dormire.

Lanciai un urlo quando qualcosa di gelido bagnò me e tutto il letto.

Mi alzai guardando quelle tre cretine che ridevano come delle matte, Olivia con in mano un secchio ormai vuoto.  –Ma porca puttana!- gridai alzando le braccia al cielo.

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