Fifty-one

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Justin

Rimasi immobile mentre cercavo in tutti i modi di non mettermi ad urlare. I ragazzi mi circondavano guardandomi con una strana espressione, ma in quel momento non ci feci molto caso visto che il mio primo pensiero fu rivolto ad Ellen. Mi chiedevo dove fosse, e l’idea che lei credesse che io fossi stato al gioco di quella puttana di mia spontanea volontà mi faceva salire i sensi di colpa. Sapere che lei stava soffrendo mi opprimeva, non sapevo cosa fare e la prima cosa che pensai fu che Ellen avrebbe potuto fare un incidente o cacciarsi in qualche guaio, e io non me lo sarei mai perdonato.

-Mi serve la tua macchina- dissi all’improvviso girandomi verso Derek che scosse la testa.

-No Justin- rispose deciso passandosi una mano sul viso.

Sentii i miei muscoli tendersi mentre perdevo del tempo che avrei potuto usare per trovare Ellen –Chaz?- chiesi sperando rivolgendomi al mio amico, che dopo avermi lanciato uno sguardo dispiaciuto sospirò –Mi dispiace- mormorò distogliendo lo sguardo.

Strinsi le mani in due pugni –Qualcuno può prestarmi la sua fottuta macchina?- urlai guardando i ragazzi uno per uno, tutti con la stessa espressione.

Alzai gli occhi al cielo per poi dare un pugno al muro –Si può sapere cosa diavolo c’è di sbagliato in voi?- gridai esasperato, sentendo che tutto il mondo avesse deciso di girare nel verso sbagliato.

Derek mi guardò di sottecchi prima di parlare –Dan la troverà e non penso che in questo momento lei ti voglia vedere Justin, lascia stare almeno per il momento- disse dandomi una pacca sulla spalla.

Mi ritrassi sgranando gli occhi –Voi pensate davvero che io abbia deciso di tradire Ellen di mia spontanea volontà? – chiesi non potendo credere all’idea che i miei amici potessero crederci. Io amavo Ellen più di me stesso e tutti loro lo sapevano, così come sapevano che Celine per me ormai non era più niente.

Chaz sospirò –Amico non devi dare spiegazioni a noi, devi solo lasciare che tutto si calmi e poi saremmo i primi ad appoggiarti con Ellen- mormorò tentando un lieve sorriso.

Risi non potendo credere a tutto quello, per poi alzare le braccia al cielo –Cazzo grazie, voi si che siete degli amici!- esclamai sarcasticamente alzando il tono della voce.

-Justin..- tentò Ryan, ma lo fermai con un cenno della mano.

-No ho capito- dissi annuendo –Come sempre devo fare tutto da solo- aggiunsi aggrottando la fronte per poi entrare in camera. Tutti loro mi seguirono osservandomi mentre mi infilavo un paio di pantaloni della tuta e una felpa. Afferrai il cellulare per poi uscire dalla stanza spostando di lato i ragazzi che mi bloccavano il passaggio.

-Dove stai andando?- chiese Chaz scendendo le scale insieme a tutti gli altri. Ignorai la sua domanda fino a quando Derek non si posizionò davanti alla porta impedendomi di uscire.

-Vado a cercare Ellen, ora levati o giuro che ti sposto con la forza- dissi con più calma possibile, ma Derek non si spostò di un millimetro.

-Posso capire che tu sia pentito e preoccupato e che tu voglia parlare con lei, ma non penso sia il momento giusto visto che ora sarà sicuramente arrabbiata e l’ultima persona che vorrà vedere sei proprio tu- disse con tono deciso.

Persi del tutto la pazienza. Piegai il braccio per poi dargli un pugno –Porca troia quella stronza mi ha drogato e tutto quello che sapete fare è accusarmi! Pensavo foste miei amici ma mi sbagliavo e come sempre devo sbrigarmela da solo. Non voglio il vostro appoggio ma almeno fatevi i cazzi vostri- urlai aprendo la porta e uscendo di corsa, sbattendola per richiuderla.

Non ci vedevo più dalla rabbia e all’ansia per Ellen si aggiungeva anche l’irritazione, la frustrazione e la stranissima idea che i miei amici mi avessero tradito. Mi aspettavo che almeno loro mi avrebbero creduto, invece avevano dimostrato l’esatto contrario lasciandomi solo.

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