.^Capitolo 12^.

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I minuti all'università passavano e l'unico rumore che accompagnava la voce della professoressa di informatica era il ticchettio dell'orologio.
Le matite degli studenti erano perennemente in movimento sui fogli e gli appunti non erano mai troppi per loro.
Anche Dipper aveva già occupato due facciate di una pagina con tutte le informazioni date dalla professoressa.
Anche nelle prime due ore, per chimica aveva preparato un quaderno apposito che aveva già riempito con formule, appunti e schemi di ogni tipo.
Pacifica, che era accanto a lei, non era da meno: la sua scrittura rendeva quel semplice foglio bianco a righe un elegante manoscritto, un insieme coeso e calcolato di parole e punti, significati ed elementi.
La calligrafia della ragazza era sempre piacevole da leggere.
La professoressa continuava a spiegare con precisione ogni passaggio e ogni codice da imparare a memoria, la sua voce per Dipper era ipnotica, carica di nuovi elementi da trasmettere agli studenti.
Come le due ore di chimica, anche l'ora di informatica si concluse al suono della campanella e tutti gli studenti misero nei loro zaini il materiale utilizzato e uscirono dalla classe.

"Andiamo a dare un'occhiata al club?" Chiese Pacifica infilando i libri e i quaderni nella borsa che usava come zaino.

Dipper annuì energicamente e chiuse lo zaino, uscendo dall'aula con Pacifica e avviandosi verso il piano superiore.
L'edificio era composto da quattro piani, uno per ogni tipo di attività.
Salirono fino al terzo piano e diedero un'occhiata alle targhette sulle porte, cercando disperatamente il club dell'ignoto.
Ormai Dipper moriva dalla voglia di vedere questo club con i suoi occhi e di partecipare alle loro attività.
Oltre al club dell'ignoto, vi erano molteplici aule dove gli studenti potevano svolgere le loro attività di ricerca e studio, come la biblioteca, i vari laboratori e l'aula di informatica.
Vagarono per un paio di minuti e infine arrivarono davanti alla porta tanto agognata, quella del club.
Essa era dipinta di un blu notte, con appiccicato un cartello bianco con una scritta in lettere eleganti e inclinate, "Club dell'ignoto".

"Ci siamo... Vuoi entrare?" Disse la bionda rivolgendosi a Dipper.

Quando posò lo sguardo sull'amico, ella notò una scintilla di euforia presente nelle sue iridi scure posate sulla scritta che indicava il club.
Pacifica rise lievemente e mise una mano sulla spalla a Dipper, risvegliandolo.

"... E-eh...? Ah, sì! Sono sveglio, sono sveglio." Rispose il moro con le gote tinte di rosso per l'imbarazzo.

Pacifica gli sorrise, ma subito dopo il suo sguardo si posò su un soggetto alle spalle di Dipper.
Così anch'egli si girò.
Dietro di loro vi era un ragazzo giovane e piuttosto alto, ben vestito in camicia e jeans, con un portamento quasi da uomo adulto.
I suoi capelli rossi ricci ricadevano alla rinfusa sulla fronte, facendo risaltare i suoi bellissimi occhi verdi e le lentiggini sparse sul suo viso.
Osservava i due ragazzi con un amichevole sorriso.

"Siete interessati al club dell'ignoto?" Chiese con una voce abbastanza acuta.

"Sì... Sei il fondatore del club?" Disse Dipper.

"Oh, no, no. Il fondatore del club è Isaac. Io sono solo uno dei membri, il mio nome è Alexander, piacere!" - Rispose il rosso tendendo la mano ai due. - "Potete anche chiamarmi Alex." Disse.

Entrambi i giovani strinsero la mano ad Alex e si presentarono, notando quanto fosse bella e genuina la sua voce.
Spiegò brevemente le attività del club e i vari membri presenti in esso, dando qualche accenno anche al fondatore, nonché questo fantomatico Isaac.
Prima di aprire la porta, però, Alex notò la voglia a forma di Grande Carro sulla fronte di Dipper, anche se era coperta abbastanza bene dalla frangia.

"Quella... Voglia..." Mormorò Alex, avvicinando una mano verso la fronte del moro.

Dipper sobbalzò a fece uno scatto all'indietro per colpa di quel contatto inaspettato, facendo preoccupare la bionda e il ragazzo.
Subito si accorse della reazione esagerata e scosse leggermente la testa.

"Ah, questa? Scusa... La copro sempre perché ho paura di ciò che la gente potrebbe dire... Sai, non è normale avere il Grande Carro stampato sulla fronte." Rise.

Alex sorrise all'affermazione e annuì, aprendo subito dopo la porta del club ai due ragazzi.
All'interno si poteva notare un lungo tavolo circondato da sedie, mentre ai lati della stanza delle librerie piene di libri di ogni tipo invadevano la zona rimanente, ovviamente lasciando lo spazio per far entrare la luce dalle finestre.
Dei ragazzi universitari, ovviamente membri del club, avevano sotto mano o dei computer per fare ricerche o dei libri di paranormale o di anomalie da leggere e da studiare.
Sembravano concentrati nelle loro attività, quando alcuni dei ragazzi si girarono verso la porta e salutarono calorosamente il rosso, posando subito dopo lo sguardo sui nuovi arrivati.
Dipper e Pacifica salutarono con un tono pacato, rispettando il silenzio che regnava in quella stanza.

"Ah, ragazzi, vi presento Dipper e Pacifica. Sono interessati al club!" Esclamò Alex con felicità, battendo i palmi delle mani come un bambino.

I componenti risero e nel mentre un ragazzo dai capelli neri si alzò dalla sedia, lasciando riposare il laptop che stava utilizzando.
Al suo orecchio destro penzolava un piccolo orecchino che raffigurava una croce argentata.
Si avvicinò ai due nuovi arrivati e li scrutò con i suoi occhi color del mare, fino a rivolgere loro un sorriso di benvenuto.

"Benvenuti! Ci fa sempre piacere sapere che delle persone sono interessate al nostro club. Mi chiamo Isaac e sono il fondatore." Disse il moro mettendosi una mano sul fianco destro.

Dipper annuì e osservò con aria affascinata quell'ambiente così accogliente quando misterioso.
Le pareti scure si abbinavano perfettamente alle librerie piene di volumi riguardanti anomalie mondiali e creature di ogni tipo.

"Avete qualsiasi tipo di volume sul paranormale... Anche libri recenti e manoscritti antichi! Diamine..." Mormorò Dipper passando avidamente le dita sulle copertine dei libri.

"Vedo che hai già trovato il tuo angolo di paradiso." Commentò Pacifica sorridendo.

Il castano lasciò andare una lieve risata e diede un'occhiata a tutti i ragazzi presenti in quella stanza, per ultimo Isaac che prese la parola in quel silenzio religioso.

"Bene, Dipper... Vuoi far parte del club dell'ignoto? Ti daremo poi gli orari degli incontri e delle attività se deciderai di entrare." Spiegò il ragazzo.

Dipper annuì e questo gesto fece sorridere Isaac ancora di più.
Si avvicinò e gli strinse la mano in segno di ringraziamento, sempre con un sorriso a labbra chiuse sul viso.
Pacifica osservava il tutto.

"Bene... Benvenuto nel club, Dipper!" Esclamò.

Oh ma buongiorno amici favolosi e magici :D
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Finalmente Dipper si è unito al club dell'ignoto, il suo sogno è stato coronato :D
Chissà però cosa penserà un certo demone, fuhuhu~
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo alla prossima! Cya a tutti :3

Non puoi resistermi, Pinetree - Bill Cipher x Dipper PinesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora