Le due figure maschili travestite da angelo e da demone si fecero strada nella folla composta da invitati e si avvicinarono alle uniche persone che conoscevano, intente ad osservarli con stupore.
Tom e Marco li guardavano con un sorriso divertito e meravigliato, mentre le tre donzelle della comitiva erano intente a scambiarsi sguardi complici e a fissare i due maschi vestiti da angelo e da demone con stupore."Eccoci, scusate davvero tanto per il tempo che abbiamo impiegato a vestirci." Affermò Dipper grattandosi il retro della nuca con la mano libera sinistra, anche se la destra era comunque accessibile dato che la sua manica non era così rigida come quella che indossava il biondo.
"Dunque avete guardato nei vestiti speciali, eh?" Chiese Tom con un sorriso.
"Mi ero dimenticato che tu hai queste cose particolari, Tom." Affermò Bill sfoggiando un sorrisetto malizioso.
Egli sembrava, ed effettivamente lo era, un demone fuoriuscito direttamente dai meandri più viscidi dell'inferno, subito dopo aver fatto una chiacchierata con Lucifero in persona.
A meno che non fosse proprio Bill la rappresentazione del signore degli Inferi, il che non era poi così strano da pensare.
Dipper stava osservando il demone con uno sguardo incantato e le labbra socchiuse, divorandolo letteralmente con gli occhi.
Alla fine non era l'unico che lo stava facendo, dato che molte altre donne dai vestiti di mille colori e anche alcuni uomini con completi eccentrici e maschere particolari lo stavano fissando con grande desiderio, cercando di non farsi notare.
Ma Bill era consapevole di quegli sguardi su di sé, sapeva perfettamente che gli umani presenti stavano nutrendo nella loro mente immagini e pensieri poco casti su di lui.
Aveva notato anche lo sguardo del castano, dell'angelo che aveva spogliato e vestito nel guardaroba.
Della creatura che in quel momento rappresentava un essere puro e innocente, ma che trasmetteva una grande lussuria dal suo sguardo candido.
Bill allora si morse il labbro e si girò di poco verso di lui, mettendo la mano libera sul fianco e dando un'ottima visuale del suo petto volgarmente scoperto, adatto ad uno stile demoniaco come il suo.
I suoi canini erano visibili dato che aveva afferrato il labbro inferiore tra i denti e quel suo sguardo malizioso che Dipper aveva visto più e più volte lo stava mandando di nuovo in tilt.
Il suo viso serafico venne tinto di un porpora chiaro e distolse velocemente lo sguardo, facendo finta di sistemarsi la maschera angelica per non far insospettire gli altri presenti."Dipper! Quello sì che è un costume, fratellino!" Affermò la sorella sorridendo e facendo due pollici in su.
Il castano arrossì di poco e si grattò il retro della nuca, notando la presenza della seconda bionda unitasi al gruppo, l'amica di Tom e Marco.
"Piacere, Star!" Affermò la ragazza con un enorme sorriso afferrando la mano libera dell'umano e scuotendola con frenesia.
Dipper ebbe la stessa reazione della sorella quando Star le strinse la mano e ridacchiò leggermente, rivolgendo un sorriso alla bionda vestita di rosa e bianco.
"Mi chiamo Dipper, il piacere è mio." Disse.
Insieme a Bill e Dipper, la comitiva ricominciò la chiacchierata che avevano iniziato prima.
Continuarono a parlare del più e del meno, delle loro passioni, dei loro hobby e di varie cose, proprio come un normale gruppo di amici.
Dipper però si sentì abbastanza in colpa, a parlare così tranquillamente in mezzo a quelle persone, insieme a sua sorella e a Pacifica.
Non sapeva esattamente il perché, sentiva solo di avere un grande peso sul petto comparso da chissà dove.
Forse era il fatto che le due ragazze accanto a lui non sapevano della vera entità di Bill, e che lui stava semplicemente facendo il suo gioco.
Sempre se quello fosse stato veramente un gioco.
Oppure era il fatto che Bill lo avesse preso in giro nel guardaroba, mostrando il suo lato più sensuale che avesse potuto esprimere in sua presenza.
Lo sguardo lussurioso, i gesti eleganti ma sporchi, i suoi sorrisi perversi e meravigliosi.
Dipper ormai aveva perso la testa per quella creatura dalle cattive intenzioni, il solo e unico demone dei sogni, privo di pietà e razionalità.
Sapeva perfettamente della sua natura, di tutto ciò che aveva fatto in passato, di quello che gli aveva fatto passare.
Le continue bugie, lo scambio dei corpi, il tentato omicidio.
Era fin troppo consapevole delle sue azioni, ma non riusciva più a concepire come una creatura così viscida come Bill fosse anche la più bella, la più affascinante.
Il suo tono di voce serafico, il suo sguardo penetrante e il suo perenne sorriso malizioso lo rendevano vulnerabile davanti a lui, in ogni situazione.
Il peso nel petto che sentiva era la sensazione di volerlo tutto per sé, di provare a dimenticare le cose successe nel passato e di voler andare avanti.
Ma i ricordi dell'estate da quasi adolescente di Dipper tornavano sempre a galla, pronti a ricordargli che Bill era in realtà un mostro e che lo sarebbe stato, anche in quelle vesti così seducenti.
STAI LEGGENDO
Non puoi resistermi, Pinetree - Bill Cipher x Dipper Pines
Hayran KurguDipper Pines, ormai a sette anni di distanza dagli avvenimenti di Gravity Falls, gestisce con sua sorella gemella, Mabel Pines, un bar nelle strade di New York. Tutto va per il meglio: il locale è amato dai newyorchesi, i ricavi economici vanno per...