Capitolo 14

190 10 0
                                    

Colby.

Sono in palestra che mi alleno con Jon, continuo a fissare la porta del ufficio di Ginevra e mi domando per quale ragione ci stia mettendo così tanto con Finn. Continuo ad allenarmi mentre la vedo uscire, non mi rivolge neanche uno sguardo ed io aumento l'intensità del mio allenamento.

"Rischi di farti venire un infarto." Dice Jon cercando di farmi rallentare ma peggiora le cose. Continuo senza sosta, lei è ferma sul uscìo della porta, forse starà aspettando Aurora ma ad un certo punto le si avvicina Finn ed insieme escono dalla palestra. Mi scivola il peso dalle mani ed il suono della caduta rimbomba in tutta la palestra, gli altri si girano ed io sono una furia.

"Che cazzo fai?" Jon mi strantona per un braccio portandomi in un angolo isolato della palestra.
"Che vuoi Good? Cosa vuoi?" Lo spingo.
"Non ti dò un destro in faccia solo perché sei il mio migliore amico." Mi offre una bottiglia d'acqua "Mi spieghi che ti passa per questa testa?" Inizia a camminare avanti ed indietro per il corridoio e sembra più nervoso di me.
"Devo andare da lei!" Indico la porta.
"Non puoi, non davanti a tutti. Tutti loro sanno che sei fidanzato, Sasha è amica di Sarah glielo direbbe subito."
"Anche tu sei fidanzato ma ti si legge negli occhi quanto vorresti farti la sua amica. Non mi importa di Sasha, di Sarah, devo andare da lei. Perché è andata via con Finn?" Mi lego i capelli.
"Non puoi fare queste scenate! Non state insieme e rischi di farle perdere il posto di lavoro prima di subito. Torniamo ad allenarci, fuori di qui risolverai la cosa, soprattutto quando sarai lontano da loro." Indica gli altri atleti che ancora mi guardano ed io vorrei spaccargli la faccia ad uno ad uno.
Torniamo ad allenarci ma il mio sguardo è perennemente rivolto a quella porta, vedo rientrare Joshua ed Aurora ma di lei non c'è traccia. Guardo Jon e lui inizia a scuotere la testa come se già sapesse cosa volessi fare.

"Dov'è la tua amica?" Mi avvicino ad Aurora.
"Non credo siano affari tuoi."
"Dov'è??" Alzo la voce.
"Non mi fai paura e più alzi la voce e peggio sarà." Mi sfida con lo sguardo.
"Dimmi dov'è e perché sta con lui."
"Cosa importa? Sei fidanzato, lasciala stare." Si intromette Joshua, vorrei mettergli le mani addosso ma Jon mi porta via, di nuovo.
Ora siamo fuori dalla palestra, fuori dalla federazione ed io ho solo voglia di urlare.

"Porca puttana!!" Inizio a prendere a calci qualsiasi cosa mi passi sotto agli occhi.
"Datti una calmata, man! Non hai reagito così neanche quando hai scoperto Sarah a letto con un altro." Jon si gira ed il suo volto cambia espressione, cerca di portarmi via da lì ma ormai è troppo tardi. Mi ritrovo di fronte Ginevra e Finn che ridono e scherzano come se si conoscessero da sempre.
"Ti sei divertita?" Guardo prima lei e poi lui "Cosa avete fatto??" Continuo a guardarli.
"Tutto bene, amico?" Domanda Finn.
"No! Devo parlare con lei." E senza aspettare una sua risposta, la prendo per il braccio e la porto in una via nascosta, lontano da tutto e da tutti.

"Ma tu sei un pazzo!" Inizia a picchiarmi, per modo di dire, sul braccio "Lasciami, mi fai male!" Cerca di svincolarsi dalla mia presa ma senza riuscirci. Ma solo quando raggiungo un punto esatto del cortile che mollo la presa.
"Cosa hai fatto con Finn?" Cerco di mantenere la calma.
"Tu non sei normale! Cosa ti importa?"
"Dimmi cosa cavolo avete fatto!" Urlo e lei sembra quasi volersi nascondere. La guardo per cercare una risposta ed il suo sguardo è cupo, di nuovo, come in aeroporto quando le risposi male. Non so per quale motivo facesse così, forse c'entrava qualcosa il suo passato ma questo io non lo sapevo, non potevo saperlo. Cerco di guardarla negli occhi ma fa resistenza, mi allontano un po' forse ha bisogno solo di tranquillizzarsi. Mi volto per vedere cosa stia facendo e la ritrovo accasciata a terra con la testa tra le mani come se stesse avendo un attacco di panico, decido di raggiungerla ed i suoi occhi, i suoi splendidi occhi, sono pieni di lacrime.

"Non volevo.." Mi metto di fronte a lei, cercando di tranquillizzarla.
"Ti odio." Sussurra.
"Perché?" Cerco in qualche modo di farla aprire con me.
"Non c'è un motivo." Continua ad avere la testa abbassata.
"Come no." Allargo le gambe e la tiro verso di me in modo da poterla abbracciare, se solo avesse voluto.
"Ti odio e non immagini quanto!" Dice appoggiando la sua testa sulla mia spalla ed io inizio ad accarezzarle i capelli, posso sentire il suo cuore battere all'impazzata o forse è il mio.
"Prova a spiegarmi il perché." Le dò un bacio tra i capelli.
"Lascia stare, non capiresti mai." Si distacca ed i nostri sguardi si incastrano alla perfezione. Nessuno dei due dice niente, continuiamo a guardarci, continuiamo a mangiarci soltanto con gli occhi, forse sarà sempre così, forse resterà solo una cosa platonica. Vorrei darle un bacio, anche due, sembra mi stia leggendo nel pensiero perché avverto la stessa voglia anche da parte sua. Mi avvicino alle sue labbra, lei si allontana, le sorrido, ha la faccia da furba. Ora è lei che vuole baciarmi e si avvicina alle mie labbra ma stavolta mi allontano io, sorride e senza darle tempo le do un bacio a stampo.
"ECCOLI LI HO TROVATI!" La voce di Aurora ci riporta alla realtà e nel giro di mezzo secondo si distacca da me. La guardo allontanarsi mentre si stringe nella sua felpa nera, si volta un'ultima volta e prima di sparire dalla mia vista, mi mostra il dito medio.

Salvami. Save me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora