Capitolo 21

138 5 2
                                    

Ginevra.

"Ehi dormigliona, è ora di fare colazione." La voce di Fergal mi fa saltare nel sonno.
"Non è come sembra! Posso spiegarti!" Esclamo ancora rimbambita dal sonno.
"Non è come sembra, cosa?" Mi guarda in modo perplesso ed è solo in quel preciso istante che mi accorgo che Colby non è qui con me.
"Pensavo che stessi ancora sognando." Accenno un sorriso.
"Tutto bene? Mi sembri strana." Mi si avvicina.
"Meglio di così." Faccio spallucce.
"Ti aspetto per fare colazione?"
"Inizia ad andare, ti raggiungo."
"Come preferisci." Mi da un bacio sulla guancia e sparisce dalla stanza. Così come è sparito il suo amico. Non capisco davvero perché abbia fatto così, non abbiamo fatto niente ma probabilmente era proprio questo il punto. Non gli ho permesso di andare oltre.
Prendo le prime cose che trovo e raggiungo Fergal per fare colazione. Continua a studiarmi e spero che la smetta al più presto ma non demorde.

"È successo qualcosa?" Nego con un gesto del capo. "Non dirmi stronzate, ormai ti conosco. C'entra Colby?" Guardo in basso. "Santo cielo, parla!" Mi accarezza la mano per tranquillizzarmi.
"Sì come sempre, come da un mese a questa parte."
"Che altro è successo?" Alza gli occhi al cielo.
"Ieri sera è venuto in camera, abbiamo parlato un po' e.."
"L'avete fatto?" Mi interrompe facendomi quasi strozzare con la spremuta d'arancia.
"Mi meraviglio che tu l'abbia pensato." Faccio l'offesa.
"Conosco il soggetto, so che non sei come le altre." Mi sorride.
"Ah pensavo." Ricambio il sorriso. "Comunque ci siamo baciati, alla fine era rimasto a dormire con me."
"Ma se prima non c'era." Mi interrompe di nuovo.
"È quello che sto cercando di spiegarti." La mia attenzione cade su Jon e sul suo amico, ha uno sguardo che quasi mi fa paura. Mi passa accanto e neanche mi degna di uno sguardo o di un qualcosa, nulla il vuoto cosmico. Non capisco davvero cosa sia successo e cosa sia potuto cambiare nel giro di poche ore. Mi hanno sempre definito come una persona lunatica ma penso di aver trovato chi mi supera. Continuo a guardarlo con la speranza che mi faccia capire qualcosa ma niente, è freddo come il ghiaccio.

"Ti dispiace se.."
"Se vai in bagno? No vai tranquilla." Mi guarda dolcemente il mio irlandese preferito.
Appena arrivo in bagno, inizio a dar di stomaco, troppe tensioni mi portano a questo ma la mia attenzione viene catturata da alcune voci.

"Hai sentito di Colby?"
"Della scommessa che ha fatto con Sasha?"
"Quale scommessa? Non so mai niente."
"Colby aveva scommesso che stanotte si sarebbe fatto la fotografa."
"Oddio e ci è riuscito?"
"Ovvio, stiamo parlando di Lopez."
Non credo alle mie orecchie, ha mentito. Ieri sera mi ha solo presa per il culo.

"Dite al vostro amico di sparare meno cazzate. Non è successo nulla ieri sera." Esco dal bagno come una furia pronta ad abbattermi sul Mr stronzo. Fergal mi guarda impaurito.

"Non ne vale la pena, l'ho appena saputo." Lo fulmino con lo sguardo. "Ti prego" prova a bloccarmi ma fallisce.
"Sei solo un lurido schifoso." Mi avvicino a Colby stampandogli una manata sul suo volto. "Fai schifo." Resta immobile a massaggiarsi la guancia, non ha neanche il coraggio di guardarmi negli occhi.
Salgo di corsa nella mia stanza, Fergal mi raggiunge.

"Dove vai ora??"
Esco dalla stanza senza rispondergli, sono davvero incazzata nera. Odio le persone che giocano così con i miei sentimenti e lui si è dimostrato per quello che è, una merda.

"Aspetta!" Fergal mi ferma nella hall davanti a tutti, sento gli occhi puntati su di me. "Si può risolvere." Continua l'irlandese.
"Oh si certo, infatti ora vado a Stamford, do le dimissioni e me ne ritorno a Roma." Guardo prima Colby e poi Fergal per poi sparire dentro ad un taxi.

Scusate con tutto il cuore per questa lunga assenza ma tutti questi gossip, veri o presunti, mi hanno un po' destabilizzato. Cioè tuttora mi sento abbastanza confusa. Comunque questo è un nuovo capitolo e spero vi sia piaciuto.

A presto ❤

Salvami. Save me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora