Prologo

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Attenzione: in questa storia Marinette sarà diversa, non parlo del carattere ma dello stile, scordatevi il rosa e la sua dolcezza diabetica.
I personaggi hanno tutti 17 anni, Luka ne ha 19 ed ha ormai finito la scuola.
Sono in classi diverse, Adrien è con Nino e Marinette è con Alya.
Ladybug e Chat Noir hanno sconfitto Papillon da ormai un anno, per poi mettere da parte i loro alterego e nascondere i miraculous in un luogo sicuro.

¡Questa è una storia Lukanette, se non vi piace la ship non leggete e basta, grazie!

In questo prologo troverete l'ultimo incontro con Papillon.

Buona lettura ❤

-●-●-●-

"Chat, dovremmo essere nel posto giusto! Sbrigati!"
"Arrivo my lady."

Il mio partner mi affianca, afferrandomi la mano ed entrando con me in un vicolo buio.

Sta piovendo e ormai si è fatta quasi mezzanotte, io e Chat Noir stavamo facendo una breve ricognizione in giro per Parigi quando abbiamo visto un'akuma svolazzare e l'abbiamo seguita fino ad un bar.

Una volta arrivati li, una strana signora coperta da un ombrello ed un impermeabile nero ci ha informati del fatto che c'era qualcuno che ci stava aspettando.

"Allora ce l'avete fatta" una voce sicura e forte ci fa sussultare dalla paura.

Davanti a noi c'è Papillon in persona, sta in piedi e nella mano sinistra stringe il suo bastone, mentre tiene la mano destra appoggiata al petto.

"Papillon! Ci hai teso una trappola!" esclamo io, facendo roteare freneticamente il mio yo-yo.

"Calmati Ladybug, non è una trappola.
Sto sventolando bandiera bianca, mi arrendo.
Sono stanco di questa situazione, siete stati abbastanza coraggiosi ed ostinati da farmi rinunciare al mio Miraculous.
È passato molto tempo, ed io oramai sono davvero troppo vecchio per questo genere di cose, ho perso le speranze" afferma lui.

Ci osserva per un attimo, poi con le mani che tremano si stacca la spilla a forma di farfalla dal petto.

Vengo accecata da un lampo di luce viola e, una volta ritornato il buio a cui i miei occhi si sono abituati, rimango scioccata alla visione di Gabriel Agreste.

Ha la testa china mentre la pioggia gli scorre addosso, tiene la mano tesa verso di me con il piccolo Miraculous della farfalla appoggiato sul palmo.

"Signor... Agreste? Non ci posso credere."

"Ladybug, non farmi vergognare più di quanto non lo faccia già, prendi il Miraculous e vattene."

Mi giro verso Chat Noir, e mi stupisco a vederlo fermo con la bocca aperta e gli occhi lucidi, i capelli bagnati appiccicati alla fronte.

Lo ignoro momentaneamente, prendendo il Miraculous del signor Agreste con le mani che mi tremano.

Lo stringo nella mano sinistra, mentre con la destra uso lo yo-yo per salire sul tetto di un edificio.

Chat noir, dopo qualche secondo, sale e si siede di fianco a me, io apro la mano e guardo la piccola spilla, ancora sconvolta.

Guardo di nuovo il mio partner, per cercare di capire come stesse elaborando la situazione, e lo sorprendo a seguire con lo sguardo il signor Agreste, che sta salendo in una delle sue costose automobili.

Sfioro il Miraculous con le dita, pensando che ora, dopo tanto tempo, sarebbe finito tutto.

Mi giro verso il mio partner, che ha lo sguardo spento e le orecchie e la coda abbassate.

"Mi mancherai, Chaton" lo stringo in un forte abbraccio, che lui ricambia.

"Cosa vuol dire mi mancherai? Noi due continueremo a vederci!" esclama lui, preoccupato.

"Non credo, io... è meglio se lasciamo i nostri Miraculous al sicuro e, con loro, lasciamo da parte anche i nostri alterego."

"Ma My lady, io non posso rinunciare a te! Non posso mettere da parte un pezzo della mia vita, e non posso mettere da parte la ragazza di cui sono innamorato!"

Le sue parole mi lusingano e mi rattristano contemporaneamente, ma sarebbe troppo rischioso per entrambi continuare ad usare i Miraculous.

"Lo so Chat, ma io amo un'altro ragazzo, e non voglio più rischiare la mia vita nei panni di Ladybug.
Che tu sia d'accordo o meno, questa è la cosa giusta. Addio Chaton" affermo, con le lacrime che scendono lungo le mie guance e si mescolano con la pioggia.

Lo guardo negli occhi un ultima volta, poi mi alzo e mi lascio cadere giù dall'edificio, agganciando lo yo-yo su un'altro palazzo e salendoci sopra, per poi correre via, saltando da un tetto all'altro.

Quella sera un gatto nero ed una coccinella rientrarono per l'ultima volta a casa loro, passando per la finestra.

Il primo, una volta sciolta la trasformazione, corse ad abbracciare il padre, il quale, incerto e stupito, ricambiò.

La seconda, non appena fece rientro nell'ambiente asciutto ed accogliente, chiuse la finestra e si accasciò a terra iniziando a singhiozzare, tra le mani teneva ancora il Miraculous della farfalla.

I due gioielli principali vennero messi sotto chiave dai rispettivi possessori, mentre quello della farfalla venne restituito al Maestro Fu, che finalmente trovò un po' di pace.

- Revisionato -

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