VIII

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"Chat noir? E tu che ci fai qua?"

"Ho bisogno di parlarti" afferma, per poi prendermi per un braccio e tirarmi fuori.

Luka fa per protestare ma gli faccio segno di lasciar stare, cosi chiude la porta e mi lascia da sola con chat.

"Allora? Cosa succede? E soprattutto, come facevi a sapere dov'ero?"

"Non è importante, quello che importa è che ti devi presentare a questo indirizzo alle 8 di sta sera" mi consegna un bigliettino e se ne va, senza aggiungere altro.

Scioccata apro il bigliettino e leggo il nome di una via vicino a casa mia, ripiego il pezzo di carta e lo rimetto in tasca, per poi rientrare in casa.

Luka è ancora seduto sul divano, e appena sente il rumore della porta che si chiude si gira verso di me.

"Allora? Che voleva?" mi chiede.

"Nulla, solo... devo andare" affermo, per poi recuperare le mie cose e rimettermi le scarpe.

"Ti scrivo appena sono a casa" gli lascio un bacio sulla guancia e me ne vado, camminando lentamente verso casa.

Sono le sette quando entro in boulangerie, servo i pochi clienti arrivati all'ultimo per comprare il pane per la cena e poi chiudo il negozio, pulendo e mettendo in ordine.

Finalmente ho un po' di tempo per me stessa, tra tutte le cose che sono successe in questi giorni mi sono trascurata.

Salgo in camera mia e mi chiudo in bagno, metto un po' di crema idratante sul viso e sistemo i capelli, arricciandoli in dei boccoli.

Copro le occhiaie con del correttore e ripasso un altro po' di mascara, senza esagerare.

Mi cambio, mettendo un paio di jeans neri strappati ed una canottiera grigia.

Resto li a guardarmi allo specchio fino a quando il promemoria che avevo impostato al telefono suona, ricordandomi che tra un quarto d'ora avrei avuto quel misterioso incontro con Chat noir.

Scendo in soggiorno ed infilo le scarpe, saluto i miei che mi fanno mille raccomandazioni, ma li rassicuro dicendo che avrei avuto un passaggio a casa.

Prendo la borsa ed esco, camminando tranquillamente verso il luogo dell'incontro.

Una volta arrivata mi ritrovo davanti Adrien, seduto su una panchina con addosso una camicia bianca estiva, che mette in risalto il suo fisico.

"Adrien? E tu che ci fai qui?" domando basita.

"Volevo parlarti Marinette."

"E come mai mi hai mandato Chat noir? Fino ad una settimana fa lui era sparito" rispondo, sedendomi vicino a lui.

"Perchè non ho trovato il coraggio di chiedertelo di persona, e chat è un mio amico, diciamo che conosco la sua identità."

"Beh, allora dimmi tutto" affermo, ho fretta di andarmene da questa situazione imbarazzante.

"Io volevo solo chiederti scusa per il mio comportamento.
Tutte le cose che ti ho detto non le pensavo davvero, Chloe mi ha fatto il lavaggio del cervello ed io non potevo allontanarla per degli affari di mio padre con il suo.
Tu sei la mia migliore amica Mari, la persona più bella che io conosca.
Sei speciale e non ti meritavi tutto quello che ho detto" dice lui, ed io mi ritrovo costretta a trattenere le lacrime.

"Spero solo di riuscire a recuperare il nostro rapporto, un'amicizia come la nostra non svanisce cosi."

Lo ascolto, ma la parola che mi rimbomba in testa è "amicizia", e tutto ciò mi da parecchio fastidio.

Treat you better - Lukanette AU Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora