"Signorina, dobbiamo parlare" il vocione di mio padre mi sveglia all'improvviso, facendomi sobbalzare e prendere un infarto.
"Papà... sono le sette, non potevi aspettare almeno un'altra ora?" farfuglio, rigirandomi nel letto.
"No, non potevamo" afferma mia madre, mi sembra abbastanza incazzata quindi mi alzo, sedendomi sulla chaise-longue e invitando i miei genitori a fare lo stesso.
"Tesoro, io e tuo padre sappiamo bene come ci si sente.
Il primo ragazzo, esperienze nuove, emozioni nuove e tutto il resto.
Ma ci sembra che tu stia correndo troppo. Insomma, dormi da lui almeno cinque giorni a settimana, a volte non ti vediamo per un giorno intero.
Non ti chiediamo di lasciarlo o di ignorarlo, ti chiediamo di non ignorare noi.
Abbiamo bisogno di te, in boulangerie i conti non tornano e abbiamo perso dei clienti, ci servono due braccia in più ogni tanto" mi dice mio padre, facendomi intristire.Ah si, i miei avevano scoperto che in realtà non dormivo da Rose.
È bastata una semplice telefonata a far saltare la mia copertura, purtroppo.
Mi rendo conto solo ora che ero cosi occupata a pensare al mio ragazzo che non ho pensato al mio amore più grande, cioè i miei genitori.
"Mi dispiace Papà, cercherò di essere più presente.
Ho avuto anche io molto da fare, ma mi farò perdonare" affermo, alzandomi ed abbracciandolo.Una volta sciolto l'abbraccio, lui se ne va ma mia madre rimane seduta, con lo sguardo perso nel vuoto.
"Mamma? Tutto apposto? Sembri preoccupata"
"Si tesoro, solo... c'è qualcosa che non mi hai detto?
Qualcosa che è successo e che dovrei sapere?""Ehm... no? Alya è tornata, ma questo lo sai già da ieri..."
"Siediti dai, devo farti un discorso serio e penso che sia il momento adatto" afferma lei, invitando a sedermi battendo la mano sul tessuto della chaise-longue.
"Sai Mari, in un rapporto sono importanti molte cose.
Una di queste è il contatto fisico, tra cui baci, abbracci e qualcosa di più intimo.
Ora, non voglio farti il famoso discorso dell'ape e del fiore, perche penso che tu certe cose le sappia già.
Solo voglio ricordarti che non voglio diventare nonna così presto, aspetta almeno altri 5 anni" dice lei con tranquillità, mentre io arrossisco sempre di più."Ma-mamma! Scusami!
Che discorsi fai, oddio che imbarazzo!" esclamo, coprendomi il viso con le mani."Dai stai tranquilla, è nella natura umana e non solo!
Dovevo dirtelo io, se no lo avrebbe fatto tuo padre, e li si che sarebbe stato imbarazzante" continua lei, accarezzandomi la schiena mentre io sto morendo dentro."Va bene, ho capito.
Quando succederà, userò quello che devo usare.
Ora ti prego, lasciami dormire che Alya mi ha tenuta sveglia fino alle tre" mi lamento, alzandomi e ributtandomi sul letto."Va bene pigrona.
Alle 10 vieni giù però, abbiamo un ordine per un compleanno ed abbiamo bisogno di te.
Ti voglio bene" afferma lei, uscendo poi dalla mia camera e chiudendo la porta.Cosi riaccendo l'aria condizionata e mi rigiro nel letto numerose volte, senza però riuscire a chiudere occhio.
L'arrivo di un messaggio mi fa decidere ufficialmente di abbandonare il materasso, così mi alzo e vado in bagno a lavarmi il viso.
Una volta tornata in stanza recupero il telefono, sbloccandolo e ritrovandomi un messaggio da un numero sconosciuto.
X: Ciao. Dobbiamo parlare.
Vediamoci alle 11 all'inizio del Pont du Carrousel.
-L
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Treat you better - Lukanette AU
Fanfiction*FANFICTION LUKANETTE, SE NON VI PIACE LA SHIP EVITATE DI LEGGERE* "Correre dietro ad un'illusione, ecco cosa stavo facendo prima di quel giorno. Quel maledetto giorno in cui il mio miondo mi crollò addosso. All'inizio è stata dura, ma poi è arrivat...