Capitolo 25

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"Tutto il mondo è fatto di fede e di fiducia, e polvere fatata".

                               Peter Pan

POV AURORA

Attorno a me sento un sacco di rumori, c'e' una luce che mi sta accecando e ho dolore dappertutto, come se un camion mi fosse passato addosso ripetute volte. Non riesco a capire dove sono, nulla di cio' che intravedo mi sembra familiare. Provo percio' a pensare cosa stessi facendo prima di finire in questo luogo a me sconosciuto, mi tornano alla mente flash veloci: io che litigo con Alice, Claudio che rientra, il cellulare rotto e ogni volta che mi sforzo nel far riaffiorare quanti piu' dettagli e' possibile vengo letteralmente Travolta dall' immagine di me che Rotolo a terra per diversi metri, una mano che stringe la mia e delle urla. Pian piano comincio a comporre il puzzle con I frammenti di memoria che ho e quando dopo diversi tentativi, ho rimesso insieme tutti I pezzi apro gli occhi, mi alzo di scatto e richiamo tutte le mie forze per chiedere:

"Rodrigo? Dov e'? Come sta?" questo scatto mi costa un mal di testa lancinante e mi sembra quasi di poter morire a causa del dolore al braccio.

"Calma Aurora, Rodrigo sta bene, se l'e' cavata anche meglio di te, lo stanno medicando e tra un po' potrai vederlo" mi dice una donna alta, mora e riccia che pero' non indossa un camice. Mi sembra di averla gia' vista... Certo! E' la mamma di Rodrigo nonche' collega di Claudio.

"Allora signora ha avvertito lei I familiari della ragazza? Mentre arrivano noi cominciamo a sottoporla agli esami necessari. Temiamo una lussazione alla spalla, serviranno una radiografia e una risonanza magnetica" un medico bassino ed in carne comincia a spingere la mai barella. Io con questo qui non ci vado, e poi la risonanza e' quella cosa che si fa nel tubo? Nemmeno morta, mi devo sottrarre a tutti I costi.

"No un momento, fermi! Voglio Claudio, senza di lui non faccio nulla, ho paura. Ti prego Beatrice, chiamalo!" piagniucolo nella direzione dell'anatomopatologa. "Sa mio fratello e' medico, mi puo' curare anche lui, e poi sto benissimo!" faccio per alzarmi, ma mi devo subito arrendere al dolore troppo forte che proviene dalla spalla.

"Signora faccia in fretta, se e' come pensiamo la spalla va sistemata subito e la ragazzina e' minorenne e rifiuta le cura. Si sbrighi" l'anziano dottore mi sembra piu' spazientito che preoccupato, non sara' nulla di grave, mi convinco.

POV CLAUDIO

"Dai amore che ne dici di uscire da questa vasca, renderci presentabili e scusarci col mostriciattolo?" dico ad un' Alice che non ne vuole piu' sapere di interrompere questo momento di pace solo per noi.

"Cinque minuti dai! Cosa saranno mai 5 giri di lancetta rispetto agli anni che ci aspettano ad implorare il suo perdono? Ce la fara' pagare cara comunque, tanto vale spassarsela un po'!" mi dice schizzandomi dell'acqua con la mano.

Mentre comincia a balenare nella mia mente l'idea di rientrare nella vasca con lei il mio cellulare prende a squillare. Leggo rapidamente il nome sullo schermo e mimo con le labbra "BEATRICE" quando Alice mi guarda per cercare di capire chi sia.

"Pronto Beatrice dimmi!" rispondo dopo un po' di squilli, incontrando lo sguardo spazientito della mia Allieva.

"Claudio non ti allarmare, va tutto bene, e' solo qualche graffio" comincia lei

"Hai bevuto per caso? Cosa stai cercando di dirmi? Sappi che non ci ho capito nulla" dovrei forse preoccuparmi? Le premesse ci sono tutte!

"Rodrigo e Aurora hanno avuto un incidente in motorino, siamo al Policlinico Umberto I, raggiungici il prima possibile ma stai calmo, stanno bene" mi sento improvvisamente senza forze. Comincio a percorrere il corridoio diretto nella stanza della ragazzina.

L'allieva 3: AA-CC-ACDove le storie prendono vita. Scoprilo ora