L'allieva 3: AA-CC-AC

Capitolo 20

"Il progresso tecnologico è come un'ascia nelle  mani di un criminale patologico."

A.  Einstein

POV AURORA

E' sabato sera ed io mi sto preparando per passare la serata e la notte a Sacrofano. Claudio e Alice devono andare ad una cena di lavoro.

"Ma e' proprio necessario andare a dormire dalla nonna? Insomma ho 15 anni posso resistere una sera a casa da sola. Poi comunque voi ad una certa tornerete, no?" chiedo mentre metto lo spazzolino in borsa.

"Senti ne abbiamo gia' parlato, per favore, per una volta facci stare tranquilli!" risponde Claudio spazientito.

"Va bene. Ma solo perche' la nonna mi sta simpatica e sono stufa di essere rinchiusa in questa casa!" in fondo sono felice di passare un po' di tempo a Sacrofano.

"Come vuoi tu, basta che ti sbrighi!" mi sollecita.

In macchina cominciano con un'infinita' di raccomandazioni: "mangia senza fare capricci", "non rispondere male", "comportati bene". Manco avessi 5 anni, non li sopporto piu', per fortuna fino a domani mattina non dovro' vederli e poi la nonna Amalia e' un mito!

"Bella di nonna, a 15 anni di sabato sera ti tocca stare con una vecchia bacucca! Ci vuole un po' di pazienza" mi accoglie stritolandomi e baciandomi, la adoro.

"Nonna tranquilla mi diverto piu' con te che con questi due. Oggi e' la giornata piu' entusiasmante delle ultime 2 settimane!" ammetto compiaciuta.

"Hai ragione a nonna, vedrai che sara' una serata fantastica!"

"Signora Amalia mi raccomando si ricordi che non puo' usare il pc o il cellulare. E non si faccia convincere ad accenderle la TV, la ragazzina qui ci sa fare!" Claudio comincia a bombardare anche la nonna di Alice con le sue apprensioni.

"Ha ragiona Aurora, siete noiosi. Mi stava piu' simpatico prima, caro dottorino!" afferma e ci chiudiamo la porta alle spalle, lasciandoli liberi per godersi la serata.

Mentre la vecchina piu' in di Roma e provincia imbandisce la tavola con ogni tipo di prelibatezza, mi chiede come va la mia nuova vita.

"A parte la reclusione forzata delle ultime settimane, non sono proprio male Alice e mio fratello. Insomma sopravvivo, pero' lo vedi lui come fa? Non si fida di farmi uscire, non si fida di lasciarmi sola a casa. Mi sembra una lotta continua, pero' mi diverto a sfidarlo, un po' meno quando si incavola" queste cose non le ho mai confessate a nessuno, nemmeno ai miei amici, ma lei mi inspira fiducia.

"Si ho sentito di tutti i casini che combini, ma alla tua eta' e' normale sfidare il potere. Tra qualche anno ripenserete a questi momenti facendovi una risata. Ora vieni a tavola su, che sei sempre piu' deperita!"

Mentre mangiamo mi intrattiene con i ricordi di quando era giovane, mi racconta della storia d'amore con suo marito, di quanto fosse molto piu' severa con Guido, il papa' di Alice che con i suoi nipoti. Si lancia poi in una dettagliata descrizione della popolazione di Sacrofano, proponendomi addirittura di andare a messa con lei il giorno dopo cosi' mi puo' presentare alle sue comari del club del libro, mi fa sbellicare!

"Hey che ci fai tu qui? Ti hanno scaricata dalla nonna per poter andare alla cena, vero?" chiede Marco entrando dalla porta che da sul giardino.

"A quanto pare e' la stessa cosa che ha fatto Lara con te" scherzo

"Ho una fame!" e si siede a tavola con noi.

Quando sono qui con la famiglia di Alice mi sento cosi' leggera, riesco ad essere me stessa, senza sentire la necessita' di sforzarmi di dimostrare a tutti i costi che posso cavarmela da sola, sempre! Chiacchieriamo un sacco, Marco mi mostra le ultime foto che ha fatto e addirittura mi spiega i comandi base di Photoshop. L'arte mi e' sempre piaciuta ed ora sto scoprendo una bellissima passione, grazie a lui. La nonna inve e' intenta a vedere "C'e' posta per te" e ogni tanto si gira per commentare le storie. Quando si tratta di pettegolezzi non la batte nessuno, ecco da chi ha preso Alice! Alla pausa pubblicitaria si alza, va in cucina e torna con 3 piattini su cui troneggiano altrettante porzioni di tiramisu'.