Capitolo 11

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"L'amore e' un bellissimo fiore, ma bisogna avere il coraggio di coglierlo sull'orlo di un precipizio."

Stendhal

POV CLAUDIO

Apro gli occhi, attorno a me e' tutto buio, vengo improvvisamente colto da un terribile mal di testa. Mi giro e noto che Alice dorme profondamente accanto a me, ma mi da la schiena, pian piano cominciano a riaffiorare I ricordi della sera precedente. Ha ragione come sempre, sono un vigliacco e davanti ai problemi riesco solo a scappare. Guardo la sveglia, sono le 3:07, non riesco a rimanere a letto, domani c'e' l'udienza. Decido di alzarmi, ho bisogno di bere e di qualcosa che mi facia passare rapidamente il mal di testa. Esco dalla camera ed imbocco il corridoio, ma anziche' dirigermi verso la cucina, i miei piedi si muovono quasi autonomamente verso la stanza che ho adibito a palestra/ripostiglio.

Mi appoggio allo stipite della porta, senza varcare la soglia, e comincio ad immaginare come potrebbe essere bella questa stanza arredata per una ragazzina. Potrebbe scegliere lei I colori delle pareti, compreremmo un letto ad una piazza e mezza, un bell'armadio capiente, una scrivania perche' avra' bisogno di studiare e tutto cio' che le sara' utile. C'e' una bella finestra ampia che rende l'ambiente Luminoso ed e' proprio vicino al bagno degli ospiti, avrebbe tutta la privacy che desidera. In un attimo mi rendo conto che io in fondo al cuore la mia decisione l'ho gia' presa, certo non e' la piu' giusta da un punto di vista razionale, ma e' quello che sento di dover fare. Non sara' semplice lo so, ma finche la mia Sacrofano sara' al mio fianco ce la faremo, d'altronde noi insieme funzioniamo.

Eccitato all'ennesima Potenza mi dirigo in cucina, bevo, prendo un'aspirina ed in punta di piedi torno in camera per recuperare il mio cellulare. Sono quasi le 4, e' un crimine svegliare Stefano, il mio amico di vecchia data che mi stava aiutando a sistemare le pratiche legali, ma non posso aspettare oltre, abbiamo 6 ore per cambiare completamente la mia dichiarazione. Risponde dopo un numero infinito di squilli e mi da appuntamento per le 6 a casa sua, non dopo avermi massacrato di insulti, ma prima di concludere la telefonata si congratula con me per essere finalmente rinsavito.

Mi fiondo in camera da letto, felice come un bambino la mattina di Natale, e sveglio Alice dolcemente.

"Sacrofano, sveglia! Ho un annuncio importante da fare, anzi la definirei piu' una proposta!"

"Mmmmm... Ma uno dopo una sbronza non dovrebbe essere sfatto? Perche' tu sei cosi' attivo e soprattutto cosi' felice? E poi che diavolo di ore sono?"

"Calma, calma! Troppe domande. Sono le 4 e ti comunico che ho ufficialmente deciso di prendere in affido Aurora. Signorina Alice Allevi in arte Sacrofano mi darebbe l'onore di affrontare questa pazzia insieme a me? Senza di te non ce la farei, ti prego!"

Mi guarda perplessa, forse crede di sognare perche' continua a darsi pizzicotti sulle braccia. Dopo avermi scrutato in silenzio si Lancia tra le mie braccia e comincia a baciarmi. Ora I bambini pronti a scartare I regali sono diventati 2!

Con un'enorme fatica sono riuscito a convincere Alice a rimettersi a letto, pur consapevole del fatto che felice come e' non chiudera' occhio. Ora sono in macchina, e mi sto dirigendo a casa di Stefano, ho immaginato tutti gli scenari possibili da quello piu' felice a quello piu' disastroso e nonostante tutti I contro di questa scelta sono sempre piu' convinto. Mi presento con cornetti e caffe' e trovo il mio amico gia' intento a studiare I documenti, ma la mia attenzione viene attirata da una cartellina gialla che non avevo mai visto durante I nostri incontri precedenti.

"Mi ero gia' preparato all'eventualita' che cambiassi idea e mi ero portato Avanti col lavoro" mi dice lui divertito, seguendo il mio sguardo.

"Non so se essere arrabbiato oppure esserti grato. Siccome oggi sono felice scegliero' la seconda" e ci mettiamo subito al lavoro.

L'allieva 3: AA-CC-ACDove le storie prendono vita. Scoprilo ora