Eleonor

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«In Giappone, da anni, una leggenda narra di un filo rosso. Ma non parliamo di un comune filo, di quelli che si utilizzano per il cucito o che compongono uno dei nostri maglioni preferiti. Questo filo rosso è speciale. Questo filo rosso è un filo conduttore che, secondo la tradizione giapponese, riesce a collegare due anime destinate l'una all'altra. Questo filo invisibile avvolge il mignolo di una persona, la quale è inconsapevole che l'altra estremità sarà legata al mignolo di un'altra persona per sempre. Tali anime presto o tardi, in un modo o nell'altro, riusciranno a trovarsi e, forse, anche a riconoscersi.»

Il filo rosso avvolto attorno al mignolo di una piccola ragazza dai lunghi capelli castani e gli occhi color verde speranza, congiungerà un po' per gioco la vita di più persone, stravolgendo i piani di ognuna di loro e donando una nuova visione del mondo a due occhi color oceano.

Chapter 1- Eleonor
I cambiamenti, talvolta, sono essenziali per ricominciare. Se si vuole abbandonare una vecchia parte di sé per scoprirne una nuova, magari più consapevole e meno vulnerabile, spesso sono proprio i cambiamenti a fare la differenza in ognuno di noi.
Questo Eleonor lo aveva imparato da quando aveva deciso di voler dare una svolta alla sua vita e perciò di andare a lavorare nella pasticceria dei suoi nonni assieme ad i suoi genitori, così da poter mettere per la prima volta piede nel vero e proprio mondo degli adulti, nonostante i suoi soli diciassette anni. Non che facesse molto, ma almeno si sentiva utile ad aiutare sua madre a servire i clienti, mentre suo padre sfornava ancora ed ancora dolci a non finire, di ogni tipo e di ogni sapore.
Pochi mesi prima aveva deciso a suo malgrado di interrompere il proprio percorso scolastico a causa di alcuni problemi personali con i professori e con i propri compagni, che la portavano spesso ad inventarsi scuse banali per non partecipare alle lezioni, facendola arrivare a prendere anche più di tre materie da recuperare alla fine di ogni anno. Aveva anche rischiato più volte la bocciatura perciò, stanca delle solite ramanzine che ogni volta i professori le facevano di fronte ai genitori ai colloqui, si era ritirata definitivamente, esattamente alla fine del terzo anno.
Suo padre quindi, non trovando giusto il fatto di doverla mantenere senza che lei facesse nulla, le aveva proposto di andare a lavorare nell'attività di famiglia e Eleonor ne rimase felicissima, non esitando nemmeno un secondo ad accettare, nonostante avrebbe sicuramente preferito ambire ad altro.
Quel lunedì mattina era particolarmente movimentato e i clienti non facevano che andare e venire, così da non concederle nemmeno il tempo di potersi bere un bicchiere d'acqua.
-Ecco a lei i suoi mignon al cioccolato signora Brown- passò il sacchetto alla vecchietta in questione, la quale stava riponendo il resto dei soldi dentro il suo portamonete
-Oh grazie mille!- sorrise cordialmente
-Buona giornata signora Brown- la salutò in modo solare Laura, la madre di Eleonor, che stava facendo pagare un altro anziano signore in quel momento
-Buona giornata a voi-
La signora uscì definitivamente dal negozio, chiudendosi la porta alle spalle, facendo suonare il campanellino che si trovava sopra di essa.
-Pss, mamma?- Eleonor richiamò l'attenzione della propria madre in un sussurro
-Cosa c'è El?- le chiese, più che attenta a digitare i numeri sulla cassa
-Posso prendermi cinque minuti per respirare?- la pregò, facendole notare l'assenza di ulteriori clienti.
Dopo essersi congedata dall'anziano, Laura portò i suoi occhi nocciola in quelli verdi smeraldo della figlia.
-Stai servendo dei dolci tesoro, non stai zappando la terra- la sfotté senza malizia.
Eleonor roteò gli occhi, scocciata da quella risposta priva di senso.
-Non ci sono clienti in questo momento e credo di potermi concedere due minuti per un bicchiere d'acqua e per un giretto su Instagram-
-Per l'acqua non c'è nessun problema, per Instagram so già come andrebbe a finire, perciò dovresti evitare- la donna riprese a concentrarsi sulla cassa, stavolta per contare i soldi
-Mamma, so di non essere a casa e so prendere seriamente il mio lavoro, non mi gingillerò più di tanto sui social- unì le mani in segno di preghiera, sporgendo il labbro inferiore, con l'intento di intenerirla
-Sai che fare il labbruccio con me non funziona-
Eleonor si arrese, beccandosi una scherzosa linguaccia da parte della madre, dirigendosi poi al minifrigo accanto alla porta che conduceva alla cucina. Da lì tirò fuori una bottiglietta d'acqua naturale e bevve velocemente, data la giusta freschezza del contenuto. Si sentì subito rigenerata.
-Penso che oggi pomeriggio andrò a farmi un giro in centro- parlò rivolgendosi alla madre, mentre riponeva la bottiglietta su uno scaffale
-Va bene- acconsentì Laura, dandole finalmente attenzione, diminuendo la distanza che le separava
-Se vuoi andiamo a fare del puro e selvaggio shopping questo pomeriggio, io tu e Claire- le propose, citando anche l'altra figlia.
Sul volto di Eleonor si fece immediatamente spazio un sorriso a trentadue denti.
-Si mamy, si- saltellò contenta, sapendo già dove andare e cosa comprare
-Perfetto allora andremo-
-Sei la migliore mamma- sorrise nuovamente la ragazza, pronta a rimettersi al lavoro
-Ehi, mi hai sempre detto che il migliore sono io! Lo prendo come un tradimento- improvvisamente Dylan, il padre di Eleonor, uscì dalla cucina raggiungendole.
Ciò che disse fece ridere le due.
-Lo sai che ti adoro papy- la castana inclinò il viso di poco, mostrando una dolce fossetta all'uomo
-Sei una ruffiana- la indicò scuotendo il capo -dove andate di bello?-
-Pensavo di portare lei e Claire a fare un po' di shopping, è da un po' che non ci concediamo un pomeriggio tra donne- rispose Laura al marito
-E poi da quel che so oggi tua madre voleva venire a dare una mano al negozio assieme a Chrissie, quindi posso saltare un paio d'ore- citò la nonna e la cugina di Eleonor
-Ma certo che puoi amore, sei quella che mi aiuta più di tutti e nessuno più di te merita del riposo ogni tanto- disse Dylan, afferrando amorevolmente la mano della moglie.
Eleonor sorrise guardandoli, trovandosi a pensare a quanto fossero belli insieme. Spesso le sembravano una coppia di fidanzatini alle superiori e il suo più grande desiderio era quello di trovare un ragazzo che la guardasse nello stesso modo in cui suo padre guardava sua madre.
Il suo cuore si sciolse definitivamente alla vista del candido bacio a fior di labbra che i due si diedero.
-El, tu domattina hai la mattinata libera, perché verrà James a darci una mano- le annunciò Dylan chiamando in causa un loro collaboratore
-Perfetto, ne approfitterò per dormire un po' e per farmi un giro- alzò il pollice contenta, per poi andare velocemente a servire una signora che era appena entrata e che stava guardando incuriosita i vari dolci.

The Only Exception // R.M.T.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora