You're not worth it

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(Ogni riferimento medico all'interno del capitolo è puramente inventato da me, quindi nel caso leggeste assurdità viene tutto dalla mia testolina)
Piccola parentesi chiusa, buona lettura💕

Chapter 9- You're not worth it
Il locale quella sera pullulava di gente già dalle nove e Alesha aveva dovuto preparare tutto in fretta e furia insieme ad i suoi collaboratori, perché per loro si prospettava una serata realmente faticosa, dato che ci sarebbe stato l'ultimo concerto, per un po', di tempo della band di Bradley Taylor e nessuno degli accaniti seguaci se lo sarebbe voluto perdere per nessun motivo al mondo.
Tra le persone al pub erano già presenti anche John ed Eleonor, i quali si erano accordati di vedersi alle nove fuori casa della ragazza, che nuovamente si sarebbe dovuta far coprire dalla sorella per non far scoprire ai genitori che sarebbe uscita senza quest'ultima.
Era fortunata per il fatto che Dylan e Laura quelle due sere fossero impegnati in delle cene con amici, così aveva colto la palla al balzo, determinata a recuperare il suo rapporto con Roger, del quale ancora non vi era traccia nel locale.
-Tu sei proprio sicuro che verrà?- chiese per la centesima volta Eleonor a John, strofinando le mani a causa dell'ansia
-Ti ho detto di si El, basta chiedermelo all'infinito!- le ribadì stremato il riccio, non potendone più di doverle dare sempre la stessa risposta
-E allora dov'è? Sono le nove e mezza ed il concerto inizia alle nove e trequarti-
-E' raro che lui sia in orario- si strinse nelle spalle John
-A mio parere almeno stasera lo sarebbe stato, è l'ultima esibizione, deve essere successo qualcosa- la castana dentro di sé sentiva qualcosa di strano, aveva come il brutto presentimento che qualcosa di negativo potesse accadere da un momento all'altro
-Non preoccuparti El, è tutto apposto, l'ho sentito poco fa e mi ha detto che mi avrebbe raggiunto a momenti-
-Non gli hai detto che sono con te, giusto?-
-No non preoccuparti-
Eleonor gli sorrise riconoscente, ricominciando poi a cercare con gli occhi il biondo tra la gente, portandosi poi una mano sul volto.
-Che succede?- le domandò apprensivo John, credendo si sentisse male
-Succede che il tuo fottuto migliore amico mi sta facendo impazzire, mannaggia a me e alla sera in cui sono andata in quel maledetto bagno!-
-Non pensare che sia solo tu a prenderla così- tentò di tranquillizzarla
-In che senso?-
-Anche lui mi dice le stesse cose che mi dici tu, a volte mi sembra che siate la stessa persona, sul serio- se la rise il riccio
-Io non ci trovo niente di divertente in tutto questo Deacon-
-Vi siete affezionati in fretta l'uno all'altra, non c'è niente di male-
-Io non mi sono affezionata proprio a nessuno John!- gli disse scontrosa, mentendo in primis a sé stessa
-E allora perché sei qui?- la sfidò con un sorrisone, uscendone vincitore, dato che lei rimase in silenzio incrociando le braccia sotto il seno, non sapendo realmente cosa dire in sua difesa
-Il tuo silenzio mi dice tutto- le cinse successivamente la vita, portandola con sé il più vicino possibile al palco, dove le luci stavano iniziando ad accendersi gradualmente e la band si stava posizionando, con ogni membro pronto a dare il meglio di sé, incluso Roger, che era già pronto dietro alla batteria, malgrado le sue condizioni non fossero ottime
Eleonor sorrise non appena lo notò.
-C'è qualcosa di strano-
-Mh?- domandò stranita lei
-Rog non mi sembra in forma- le fece notare il riccio, osservando l'amico con il capo chino e con lo sguardo perso, di tanto in tanto, intorno a sé
-Cosa pensi che abbia?- gli chiese la castana leggermente nervosa
John sospirò pesantemente.
-Ho una mezza idea, ma voglio sperare che non sia ciò che sto pensando-
Eleonor lo scrutò ancor più ansiosa, portando poi i suoi occhi al palco, dove Bradley aveva iniziato a parlare da qualche minuto, presentando i vari membri e annunciando la loro pausa momentanea a causa dell'operazione di Edison, così si chiamava il bassista.
Anche Brian quella sera era presente all'esibizione del cugino e non appena notò John tra la folla lo raggiunse, salutandolo allegramente.
-Ehilà John!-
-Buonasera mister May!-
-Ciao Eleonor- il nuovo arrivato salutò la ragazza con due baci sulle guance, ricordandosi il suo nome, sorprendendola nel notare quanto fosse alto
-Ciao.. Brian giusto?- domandò lei nel tentativo di non fare figuracce
-Esatto- le sorrise cordialmente, venendo ricambiato
-Anche voi qui a vedere la pulce?- il riccio indicò con la nuca il palco, dove già da vari minuti la band aveva iniziato a darci dentro a suon di musica
-Sì, ma non è affatto in forma, dobbiamo rimanere vigili- lo avvertì John preoccupato, udendo che di tanto in tanto il biondo sbagliava qualche rintocco oppure attaccava in netto ritardo, il che non era affatto da Roger Taylor
-Infatti lo sento, sta facendo schifo- constatò Brian, guardando attentamente il cugino, realmente in difficoltà nel seguire la band
Ogni tanto Edison gli si avvicinava nel tentativo di fargli recuperare il ritmo con il suo basso, ma non c'era verso, perché Roger sentiva una morsa allo stomaco, mischiata a dei forti giramenti di testa che più di una volta gli avevano dato la sensazione di star per collassare sul posto. Le sue mani stavano suonando per conto loro, mentre il cervello sembrava essersene andato da tutta un'altra parte.
Ad un certo punto lo raggiunse anche Bradley, provando a farlo tornare in sé, lasciando cantare soltanto Edison e Mike, il chitarrista.
-Rog, che c'è?- gli chiese non ricevendo risposta, notandolo particolarmente pallido e con il viso fin troppo bagnato di sudore
Roger stava sudando freddo e il suo corpo aveva preso a tremare senza stop, facendo sì che il cugino si preoccupasse, cominciando a prendere in considerazione la drastica idea di mettere fine al concerto per paura che potesse succedergli qualcosa di grave.
Il ragazzo, però, non ebbe nemmeno il tempo di annunciare la triste notizia, perché il biondo era già crollato addosso alla batteria, creando un forte frastuono all'interno del locale e facendo prendere un infarto a John, Eleonor e Brian, che incominciarono a correre velocissimo verso di lui sgomitando tra la folla.
Non appena lo raggiunsero John gli prese il viso tra le mani, sentendo lo sguardo dei tre membri della band addosso, schiaffeggiandolo leggermente nel tentativo di fargli riprendere conoscenza, ma ogni suo tentativo fu vano.
-Che ha?- Eleonor si mise al fianco del riccio con il respiro affannato, sentendo gli occhi pizzicarle per la paura che a Roger potesse star succedendo qualcosa di davvero grave
-Rog!- lo chiamò a gran voce Bradley con le lacrime agli occhi, captando il suo fiato corto e vedendo i suoi occhi del tutto bianchi
-Che cosa avete preso?- chiese improvvisamente John a Bradley
-Eh?- domandò non capendo
-Che cosa cazzo vi siete presi prima di salire sul palco? Di cosa avete fatto uso?- la castana si sorprese del tono che il riccio stava usando nei confronti del ragazzo
-Io..- il biondo pareva spaventato di rispondere -Diccelo, merda!- si intromise Brian furioso con il cugino
-Avevamo messo da parte delle pillole..- ammise Bradley facendoli automaticamente sbiancare e pensare al peggio
John portò una mano al collo dell'amico, percependo il battito del suo cuore parecchio accelerato, nonostante il respiro fosse molto affannato e pesante.
-Ha la tachicardia- li avvertì il riccio
-Aiutami a sollevarlo un po' Brian-
Il riccio in questione si precipitò ad aiutare l'altro, portando così Roger via da quel palco, precisamente in un angolo nascosto dietro le quinte, poggiandolo con la schiena contro il muro, sentendolo eccessivamente tremante.
Il capo non gli si reggeva e ogni tanto crollava in avanti, ma Brian prontamente riusciva ad afferrarlo, portandolo nuovamente apposto contro il muro.
Eleonor per tutto il tempo non riuscì a proferire parola, sentendosi totalmente inutile non sapendo davvero cosa fare per vederlo star meglio.
Istintivamente allungò una mano verso la guancia del biondo, accarezzandogliela con premura.
-Cosa diavolo hai combinato Rog..- sussurrò lasciando cadere una lacrima sul suo volto, non sopportando di doverlo scrutare inerme e senza sensi
-Che facciamo?- la mente di Brian era in panne, proprio come quella di John, che si stava frustrando la chioma da attimi infiniti
-Chiamiamo un'ambulanza!- li raggiunse Bradley con il viso cosparso di lacrime, sentendosi, per ovvi motivi, l'assoluto colpevole del malore di suo cugino
-Ma sei pazzo? Passereste dei guai pazzeschi, il che non vi farebbe neanche male!- gli rispose a tono Brian pensando nel mentre a qualche soluzione
-El!- la chiamò John
La ragazza, ancora con il palmo sulla guancia di Roger, lo intimò di parlare.
-Tuo fratello è medico, giusto?-
-Si-
I tre ragazzi si guardarono speranzosi.
-Chiamalo-
-Cosa? John, sei impazzito?- gli chiese nel panico Bradley riflettendo sulle conseguenze
-Non me ne frega un cazzo delle conseguenze, preferisco Roger vivo!- il riccio spostò gli occhi sulla castana che, sebbene avesse paura della reazione del fratello, si era già portata il cellulare all'orecchio
-Pronto? El?-
-George, ho bisogno di te!- gli disse frettolosamente con la voce tremante
-Eleonor, che succede? Dove sei? Cos'è questo casino? Perché piangi?-
La riempì di domande peggiorando la situazione in maniera allucinante.
-Sono con John in un pub, mamma e papà non lo sanno, ma..-
-Cosa? Sei impazzita per caso?-
-Lasciami parlare ti prego!- urlò piangendo, udendo poi il fratello sospirare pesantemente, in reale pensiero per la sorella minore
-Dimmi che succede, devo venire a prenderti? Ti hanno fatto qualcosa?-
-No tranquillo, io sono con John e non ho nessun problema, ma un nostro amico si è sentito male non riusciamo a farlo riprendere lui.. lui non respira- la voce veniva spezzata di tanto in tanto dai singhiozzi
-Tranquilla, ora dimmi con calma cosa gli è successo. E' caduto sbattendo la testa?-
-No, io credo..- la castana guardò istintivamente John, che annuì, dandole il consenso di dire tutta la verità a George
-Ha fatto uso di alcune pillole-
-Oh mio dio El.. ma in che cazzo di situazioni ti metti?-
-Sei l'unico su cui posso contare George, ti supplico-
Il ragazzo sospirò.
-Da quanto ne ha fatto uso?-
Eleonor portò la sua attenzione a Bradley.
-Quanto tempo fa avete ingerito quella roba?- domandò seria
-Dieci minuti prima di salire sul palco-
-Le ha prese venticinque minuti fa, circa- comunicò al fratello
-C'è una possibilità che non sia richiesto alcun intervento medico, ma dovete essere rapidi, perché per ora la sostanza dovrebbe essere appena entrata allo stomaco..-
-Dimmi- lo incitò
-Fatelo vomitare, in qualunque modo, a seconda di ciò che ha preso potrebbe trattarsi solamente di un grave blocco stomacale. Lo stomaco non ha le proprietà adatte a sopportare quel tipo di sostanza e il fisico sta reagendo di conseguenza, sono processi complicatissimi da spiegare, ma provateci..-
-John! Brian! Dobbiamo farlo vomitare!- la castana avvertì subito i due, restando in contatto con il fratello, i quali si precipitarono subito sul ragazzo privo di sensi, scuotendolo un'ultima volta
-Reggilo saldo per la testa Bri, ci penso io-
Senza ulteriori esitazioni John spalancò la bocca del biondo, infilandogli due dita in gola, spingendosi abbastanza in profondità purché il suo metodo funzionasse.
Spinse varie volte, riuscendo solo alla terza ad ottenere ciò che voleva. Difatti Roger aveva violentemente gettato la testa in avanti, cominciando a rimettere rumorosamente qualunque sostanza avesse in corpo, sporcando inevitabilmente John, che in quel momento drammatico se ne sbatté altamente, sollevato di rivederlo attivo.
Eleonor anche, malgrado la scena non fosse delle migliori, sospirò di sollievo notandolo nuovamente cosciente con ancora il telefono incollato all'orecchio.
-Come sta?-
Le chiese George.
Roger ora se ne stava seduto a gambe incrociate a terra, ancora tremante e totalmente stremato. Brian lo stava sorreggendo per paura che svenisse, notandolo sotto shock.
-Ehi, è tutto ok, come ti senti?- gli si piazzò di fronte John parlandogli piano
-Ho mal di testa- rispose il biondo ancora confuso, specie quando vide Bradley piagnucolare come un bambino
-Cosa mi è successo?-
Il riccio non gli rispose, bensì lo attirò a sé, stringendolo forte tra le sue braccia, avvertendo i sensi farsi più calmi, pian piano, nel saperlo sano e salvo.
Eleonor sorrise dolcemente guardandoli.
-Sta bene George, grazie di tutto-

The Only Exception // R.M.T.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora