Don't touch him!

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Chapter 15- Don't touch him!
Dopo aver parlato molto con Edward, analizzando l'intera situazione nel dettaglio insieme a lui, la confusione di Eleonor non fece che aumentare a dismisura. Il ragazzo, infatti, non era a conoscenza di nessun piano architettato da Sam per mettere zizzania tra lei e Roger, ma neanche di un'ipotetica conversazione avvenuta tra i due cugini, dalla quale era teoricamente venuta fuori quella traccia audio, nata da un casuale messaggio che Rupert Scott avrebbe dovuto inviare a chissà chi, proprio in quel preciso momento.
Eleonor era indecisa, confusa, spaesata.
Semplicemente, Eleonor non sapeva a chi credere.
Forse Sam non le aveva mentito riguardo alle cattive intenzioni di Roger nei suoi confronti, ma le aveva comunque mentito riguardo al mittente del messaggio, dettaglio banale, ma lo stesso rilevante per la castana, che sembrava alla disperata ricerca di un particolare, un dettaglio, anche la minima cazzata che avesse potuto scarcerare Roger.
Lui le mancava, da morire, ed Eleonor se ne era accorta da una sciocchezza che le era accaduta dopo essere tornata a casa dall'incontro con Edward.
Durante il tragitto, difatti, la ragazza si era imbattuta in un gruppo di bambini intenti, nonostante il freddo pungente, a giocare a palla. Curiosa si era fermata per un po' ad osservarli, quando d'un tratto uno di loro aveva deciso di prendersi una piccola pausa per bere una Coca Cola, a prima vista molto fredda, venendo prontamente bloccato da una sua amichetta, che apprensivamente gli aveva consigliato di non berla in quel momento.
"E' troppo fredda, se decidi di bere, bevi piano. E poi mettiti meglio la sciarpa, finirai per prendere freddo sciocco."
Gli aveva detto la bambina, facendo accapponare la pelle ad Eleonor, ricordandole l'ultima sera passata al Middle con Roger, riuscendo quasi a commuoverla, specie quando il bambino, che aveva i capelli biondi dorati esattamente come Roger, si era avvicinato alla piccola schioccandole un bacio sulla guancia riconoscente.
Tale scena l'aveva fatta rincasare con il magone, togliendole anche la voglia di parlare con la sua famiglia intenta a conversare animatamente e ad organizzare il pranzo. La castana, infatti, se ne stava seduta su uno sgabello e appoggiata al piano cucina, giocherellando svogliatamente con il proprio cellulare, ignorando i vari messaggi che Sam stava continuando ad inviarle a raffica. L'unica cosa che Eleonor avrebbe voluto fare in quel momento sarebbe stato scrivere a Roger qualcosa, anche una frase banale, un noioso ​mi manchi​, un qualcosa che potesse smuoverlo e restituirgli un minimo di voglia di ricominciare a parlare con lei, per potersi chiarire e tornare, magari, più forti di prima.
Talvolta ad Eleonor, quando si ritrovava a farsi certi pensieri, sembrava di starci assieme piuttosto che essergli semplicemente amica, ma d'altronde se lo erano sempre detti che il loro era un rapporto speciale. Quasi troppo speciale per essere definito una semplice amicizia.
-Se ti metto in mano un blocchetto di banconote, me lo fai un sorriso?- George si avvicinò alla sorella non potendone più di vederla così afflitta e silenziosa
-Dipende, quanto mi offri?- ridacchiò leggermente lei
-Quanto vuoi, l'importante è che tu sorrida- le disse dolcemente
-Sto bene George, non devi preoccuparti-
-Benissimo- precisò ironica Claire alle spalle del fratello
-E' solo un periodo di confusione, ma sto bene-
-Smettila di fingere, siamo la tua famiglia e lo vediamo che non sei tu- si intromise Laura nella conversazione
-Già, le parole di un idiota non fanno la tua persona, ricordalo- George si riferì a Roger irritato, non essendo a conoscenza di tutti i fatti
-George!- lo riprese la madre
-Se ti manca devi farglielo sapere- disse, invece, Claire diretta ad Eleonor, che abbassò gli occhi di rimando
Quei maledetti occhi, fin troppo sinceri e chiacchieroni.
-Chi dovrebbe mancarle? Un idiota che le ha dato della poco di buono? Ma siete impazzite per caso?-
-Se non sai le cose non parlare George, fammi il favore- lo zittì malamente la mora
-Stai difendendo Taylor?- sbottò lui
-Mi baso su ciò che so, cazzo! È tutto un mistero e Roger è mio amico, io a differenza di Eleonor ragiono un minimo quando una situazione mi puzza, non punto il dito così a caso-
-Ma che mistero e mistero? È tutto chiaro! Quella è la voce di Roger e lui ha insultato tua sorella, Claire, come puoi schierarti dalla sua parte?- George era incredulo
-George, ti prego..- pronunciò flebilmente Eleonor
-Io non posso crederci. Da Eleonor mi aspetto un minimo di ingenuità, ha pur sempre diciassette anni, ma tu ne hai venti suonati e ragioni come una bambina-
-Ehi, il fatto che io abbia diciassette anni non fa di me una bambina stupida..-
-Ma si può sapere che vuoi, George? Sei una mummia di solito ed oggi hai deciso di intrometterti in faccende di cui sai poco e niente? Torna a fare il topo da biblioteca- gli tenne testa Claire senza demordere
-Ragazzi- provò nuovamente a mettere pace la castana
-La volete piantare?! Non farete star meglio vostra sorella così!- sbottò Laura spazientita nel sentirli litigare come bambini, venendo poi affiancata da Dylan
-In questa casa stiamo dando i numeri- scosse il capo George
-A partire da te- gli disse Claire
-Basta!- urlò loro il padre, udendo successivamente il citofono di casa suonare, facendo calare un improvviso silenzio tombale in casa Cooper
-Vado ad aprire, voi smettetela o giuro che torno e ci metto voi nella padella a cuocere- li minacciò Laura procurando una risatina ad Eleonor, che si stava interrogando mentalmente su chi potesse essere a quell'ora, sperando con tutta sé stessa che non si trattasse di Sam, non avendo in quel momento la forza e la voglia di affrontarlo
-Sei un cretino- disse la mora
-E tu una mocciosa- le rispose il fratello
-Basta! Non voglio essere costretto a mangiarvi oggi- si finse disperato Dylan circondando le spalle della figlia più piccola facendola ridere di gusto per ciò che aveva detto, essendosi ricollegato alla minaccia precedente della moglie
-Divertente vecchio Cooper- gli disse George prestando attenzione alle pietanze sui fornelli, volendo evitare che esse si bruciassero
-Eleonor- Laura rientrò velocemente in casa chiamando al rapporto la castana
Quest'ultima aggrottò le sopracciglia guardando il padre, il quale si strinse nelle spalle di rimando.
-Che succede mamma?- alzò il tono per essere sentita
-La famiglia Taylor desidera parlare con te, stanno arrivando- l'avvertì la donna sulla soglia della porta della cucina facendola scattare, portandosi repentinamente dritta sul posto, percependo il cuore batterle in gola
Roger era andato lì per parlarle insieme alla sua famiglia.
-C'è Patrick?- domandò istintivamente Dylan in preda al panico
-Si- annuì la moglie strizzando l'occhio
-Oh mio Dio, mi verrà un infarto, me lo sento- l'uomo si portò una mano sul cuore divertendo i figli
-Tranquillo amore- gli disse Laura sorridendo poi gentilmente ai nuovi arrivati, che varcarono l'entrata di casa Cooper con i loro soliti sorrisi cordiali
Eleonor, che era rimasta un po' più indietro rispetto alla madre, avanzò verso di loro attendendo l'entrata di Roger, perdendo, però, ogni speranza che lui arrivasse quando notò Laura chiudere la porta.
-Buon pomeriggio a tutti, scusate l'orario. Ciao Eleonor- Jade salutò allegramente la ragazza, la quale si fiondò dalla bionda scambiandoci due baci sulle guance
-Ti presento mio marito, Patrick-
-Molto piacere, famosa Eleonor- le sorrise l'uomo stringendole la mano
-Piacere mio, signor Taylor. Per me è un vero onore conoscerla-
-Dammi del tu, non preoccuparti, fingi che io sia un tuo amico di vecchia data piuttosto-
-Ci proverò- disse la castana arrossendo leggermente
-Posso offrirvi qualcosa? Stavo giusto preparando il pranzo, se volete favorire- li invitò Laura indicando loro la cucina, dalla cui porta stavano facendo capolino i restanti membri della famiglia
-Oh no, non preoccuparti, siamo apposto- la tranquillizzò Patrick riconoscente
-E' successo qualcosa Jade?- domandò ansiosamente Eleonor alla donna
-In realtà siamo venuti qui piuttosto urgentemente- le rispose la bionda
-E' accaduto qualcosa di grave? Possiamo esservi utili?- si interessò anche Laura
-C'entra Rog, vero?- chiese di getto Eleonor
-Siamo in serio pensiero- le comunicò il padre del biondo allarmandola maggiormente
-Accomodatevi- Laura li invitò a seguirla in soggiorno, dove la coppia si presentò gentilmente a tutta la famiglia Cooper, dovendo andarci cautamente con Dylan, che non appena si ritrovò faccia a faccia con Patrick per poco non svenne, abituandosi alla sua presenza pian piano, volendosi ricomporre per la gravità delle circostanze
Non appena i due si furono accomodati assieme ai Cooper intorno al tavolo, Eleonor intimò Jade di raccontarle tutto per filo e per segno.
-Dimmi Jade-
-Eleonor, so tutto, sappiamo tutto ciò che è successo- si corresse
-Cosa sapete di preciso?-
-Sappiamo ogni cosa. Sappiamo della traccia audio che ti hanno mandato e sappiamo della lite che hai avuto con nostro figlio, sappiamo anche del pezzo della batteria- elencò Patrick ridendo leggermente quando parlò dello strumento
-Ehm.. mi dispiace- si fece piccola piccola la castana vergognandosi del suo gesto
-Tranquilla tesoro, in quella circostanza chiunque avrebbe perso le staffe- tentò di calmarla Jade
-Che hai combinato El?- pretese spiegazioni Dylan pronto a bacchettarla
-Nulla di grave, non ti preoccupare- gli sorrise il padre di Roger tranquillizzandolo
-E' stato Roger ad avervi raccontato tutto?-
-Oh, magari cara Eleonor, è stato John assieme a Brian- le rispose la bionda
-Se non ci avessero detto tutto loro noi a quest'ora non sapremmo niente- aggiunse Patrick sospirando pesantemente
-Quindi lui..-
-Non sa che siamo qui-
-Possiamo esservi utili per qualcosa in particolare?- domandò loro Laura con la sua solita disponibilità
-Lui non sta bene in questi ultimi giorni, io lo vedo, gli occhi di una madre notano tutto, anche l'impercettibile all'occhio umano. Rientra ad orari improponibili, lascia pranzi interi nel piatto, fuma a più non posso e si frequenta con miriadi di ragazze. Giusto l'altro giorno una biondina si è presentata da me in lacrime chiedendomi disperatamente di lui-
Lo stomaco di Eleonor prese a bruciarle ascoltando quelle parole. Roger si stava lasciando andare alla sua vita sregolata, fregandosene di ogni tipo di conseguenza, e tutto questo stava accadendo da quando lei lo aveva insultato in quella stanza rompendo ogni legame esistente tra loro.
-Io l'ho visto ieri. Ci ho parlato, l'ho visto sciupato e stanco, quasi stremato. Lui però si è rifiutato di parlarmi, mi sfuggiva e mi diceva in continuazione di andare da Sam-
Patrick scosse la testa ridendo nervosamente udendo il nome del proprio nipote.
-Sam- disse proprio lui
-Chi è Sam?- domandò curioso George
-Non ti intromettere- lo riprese Claire
-Mio nipote, figlio di mia sorella- gli rispose Patrick più che disponibile
-C'è questa guerra tra loro e io non riesco a capire- disse loro esasperata Eleonor mentre sua madre le stava accarezzando una spalla in segno di conforto
-E' complicato El-
-Vorrei capire Jade, Rog mi ha parlato di problemi famigliari, ma ha sempre voluto evitare l'argomento Sam, limitandosi a dirmi di stargli alla larga-
-Dovresti davvero- le consigliò Patrick assumendo un'espressione tremendamente seria
-E' il ragazzo con cui ti frequenti?- la interrogò Laura
-Aspetta, tu ti frequenti con un ragazzo?- si mise in mezzo prontamente Dylan, che venne ignorato
-Si, è lui-
-Devi sapere Eleonor che Sam non è altro che la conseguenza di un amore infelice- le raccontò diretto l'uomo
-Patrick..- lo riprese la moglie
-E' così Jade e lo sappiamo bene entrambi. Io non sono venuto qui a gettare fango su mio nipote, né su mia sorella, voglio loro bene, ma sono venuto a preservare te. Tu sei una ragazza di nemmeno diciotto anni da ciò che so, sei bella e brillante, non voglio che tale luce venga spenta da Rupert Scott-
-Il padre di Sam deduco- chiese Eleonor in un sussurro
-Esattamente- annuì Jade
-Io conosco mio figlio, Eleonor. So che è un libertino, so che non è un tipo da relazioni serie, lo sappiamo tutti, anche tu immagino, ma so anche che è un ragazzo rispettoso e che non si permetterebbe mai di dire certe porcherie su una persona a cui tiene. Quando John mi ha riassunto ciò che questa traccia audio diceva mi sono venuti i brividi, perché io so che Roger, il mio Roger, non è così-
-E quindi, cosa pensate possa essere successo?- li interrogò Claire non capendo
-Ci dispiace dirlo, ma qui c'è di mezzo Sam- confessò loro la bionda
Eleonor, allora, strinse gli occhi percependo i propri dubbi farsi più insistenti.
-Ditemi di più, vi prego-
-Sam e Rupert sono una cosa sola, a mio malgrado. Sam schiocca le dita e il padre gli dà tutto, qualunque cosa lui gli chieda. Quel ragazzo ha la sfortuna di avere un padre senza scrupoli e pieno di conoscenze, avrà sicuramente ingaggiato qualcuno per incastrare Roger-
-Come?- domandò Dylan ormai totalmente preso dalla faccenda
-Sere fa, prima che tutto questo accadesse, Sam era da noi ed ha preso Roger in disparte e quando succede non va mai a finire bene. Roger si trattiene sempre, ma non è bravo a gestire la rabbia, così Sam gioca su questo e se ne approfitta per incastrarlo, non è la prima volta che lo incasina- raccontò Jade
-E' per questo che Deaky ne ha sempre parlato male allora..- disse più a sé stessa che ai presenti Claire
-Roger ha la fortuna di poter contare sempre su John- sorrise la madre del biondo venendo ricambiata amaramente dalla mora, che ripensò al riccio in questione sentendo la sua mancanza
-Noi siamo tentati di denunciare Sam alla polizia postale per calunnia verso nostro figlio- parlò Patrick
-Fatelo se lo ritenete giusto, si è inventato delle cose davvero gravi- acconsentì Laura
-Ne avete parlato con lui?-
-Si, ma ha dato di matto dicendoci di non impicciarci e ribadendoci che sta bene, ma noi sappiamo che non è così e se la verità non salta fuori noi faremo partire la denuncia- disse Jade quasi rassegnata
-Mi sembra giusto- li appoggiò totalmente George
-E' necessario?- chiese, invece, la castana mormorando leggermente in pensiero per Sam -Ma che domande fai El?- sbottò Claire
-Non è necessario cara, ma la verità deve uscire fuori, perché siamo stanchi di queste cospirazioni contro il nostro nucleo famigliare. Nostro figlio è ciò che di più importante abbiamo, lo proteggeremmo ad ogni costo-
-Indagherò io, scoprirò io la verità, d'altronde sono io il fulcro di questa situazione- si prese tale incarico Eleonor
-Sono già sulla buona strada, ma prima devo riuscire a riattaccare bottone con Rog-
-Come se ciò fosse difficile per te!- le ricordò la sorella
-No Claire, fidati, l'ultima volta che abbiamo parlato ha detto di non voler più saperne niente di me. Era arrabbiatissimo e se tutto ciò è una bugia non mi guarderà mai più in faccia, io lo so-
La mora sospirò tristemente.
-E' orgoglio mischiato alla delusione, nient'altro- la incoraggiò Jade accarezzandole una mano in modo materno
-Ci ha parlato tanto di te, ci ha raccontato di quando lo hai aiutato con il lavoro e ci ha detto che sei stata la prima a sapere di casa. Non parla di te come ci parla di altre persone, a te dedica sempre quel qualcosa in più. Non so cosa tu gli abbia fatto, ma mio figlio cambia espressione quando esce fuori il tuo nome- le fece l'occhiolino Patrick
-Ovviamente ci ha parlato anche di quanto Claire sia tosta e piena di carattere, nutre molta stima nei tuoi confronti. Solo che ve l'ho detto, con Eleonor è tutta un'altra persona-
-E' giusto sia così- sorrise loro la mora
-Noi pensavamo addirittura che si fosse innamorato- ridacchiò Jade facendo tossire nervosamente Eleonor per l'imbarazzo, gesto che divertì tutta la sua famiglia
-S.. siamo amici, migliori amici- boccheggiò malinconicamente
-Lo eravamo almeno-
"Te lo avevo detto, non guardo indietro. Buona fortuna con Sam cara, ne avrai bisogno."
Quelle parole avevano segnato la fine di tutto.
-Niente è perduto, se c'è questo legame magico tra voi riuscirai a trovare la soluzione, ne siamo convinti-
-Devi solo capire da dove cominciare- le suggerì dolcemente Laura
-Domani hanno le prove a casa di Brian, io lo avvertirò della tua presenza, vai lì e parla con Rog. Cederà, perché sono certo che tu saprai come abbassare le sue difese. Io sarò lì per appoggiarti, non ti devi preoccupare di niente- le diede l'input Patrick
-Io.. non lo so. Ieri è stato così freddo, io.. ho paura delle sue reazioni-
-Verrò anche io con te- la spalleggiò subito Claire facendo illuminare i volti dei signori Taylor che la scrutarono poi speranzosi
-Sempre insieme, comunque vada- aggiunse la mora
Anche il resto della famiglia le fece cenno con il capo di agire, sapendo che Eleonor sarebbe stata in grado di risolvere quell'intrigo, in un modo o nell'altro.
-Mi serve l'indirizzo di Brian- pronunciò determinata ottenendo un bacio sulla guancia dalla propria sorella ed incominciando già a pensare a quello che avrebbe dovuto fare o dire, non sapendo da dove cominciare, sperando che il suo istinto, anche stavolta, potesse fargliela scampare

The Only Exception // R.M.T.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora