The black sheep

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Chapter 22- The black sheep
Roger quella mattina sentiva il bisogno di passare un po' di tempo con i suoi genitori, così intorno alle nove li raggiunse portando loro la colazione.
Jade e Patrick vedendolo gioirono come non mai, contenti di avere con loro il figlio, che da ormai più di metà mese abitava da solo e non più assieme a loro. Perfino Shelly esternò la sua gioia nel rivederlo, strusciandosi con insistenza tra le caviglie del biondo, che le concesse delle brevi coccole prima di mangiare.
Roger ne approfittò anche per sfogarsi con i due, dato che erano da sempre i suoi confidenti per eccellenza. Raccontò loro direttamente delle paranoie di Eleonor e dei pensieri di Dylan, che sorpresero Patrick, ma non più di tanto Jade.
-Io non lo facevo un tipo così geloso- l'uomo, dopo aver detto la sua, morse la propria brioche con desiderio
-Credimi, nemmeno io- sbuffò Roger sconfortato portando gli occhi a sua madre
-Tu non dici nulla?- le domandò
-Io comprendo entrambi- ammise
-Posso dirti che non avevo dubbi?- le disse il figlio
-Amore mio, ragionaci un attimo. Si tratta della prima relazione di Eleonor, è normale che lei sia spaventata e che Dylan sia in pensiero per lei, è suo padre e lei è la più piccola delle sue due figlie- provò a farlo ragionare
-E questo cosa c'entra? Questo motivo non giustifica affatto il suo desiderio di intralciare la felicità di sua figlia-
-Lui non vuole intralciare la sua felicità, Rog- ribadì Jade esasperata
-Vuole proteggerla, è diverso. Tu non sai se ci sono altri motivi che lo spingono a comportarsi così. Da quanto ne sappiamo potrebbe aver vissuto qualcosa di veramente brutto e ciò giustificherebbe la reazione di Dylan-
-Ciò non giustifica lo stesso le sue parole contro Roger, però- le ricordò Patrick
-In un momento di nervosismo le parole non vanno prese in considerazione. Una mente annebbiata dal nervosismo non ragiona in maniera lucida, Dylan non odia Roger, Dylan odia l'idea che Eleonor possa star male-
-Mamma, perché devi essere sempre così vomitevolmente buona?- le domandò Roger senza parole
-Io non accetto le sue parole nei miei confronti, io non farei mai soffrire El- ripeté indignato, versandosi del succo di frutta nel bicchiere che il padre gli aveva passato.
Jade alzò gli occhi al cielo.
-Mh, quel gesto non significa niente di buono- annunciò Patrick fingendosi terrorizzato
-Dimostraglielo allora e fai come ti hanno detto i ragazzi, combatti per lei- gli puntò un dito contro la donna
-Ad esempio, oggi perché sei qui? È il vostro mesiversario e dovresti già essere con lei a quest'ora-
-E' complicato mamma, non so nemmeno se siamo ancora fidanzati o no-
-Deduco che non lo sappia nemmeno lei, dato il modo in cui vi siete "salutati" ieri sera- intervenne Patrick mimando delle virgolette con le mani
-Se suo padre non ti accetta, non dare la colpa a lei. D'altronde non gli ha neanche mentito, quando non stavate assieme tu facevi quello stile di vita, cosa avrebbe dovuto dirgli?-
Roger rimase in silenzio, riflettendoci.
-Ora le stai facendo scontare una pena che non merita, sei ingiusto. Quella ragazza ci tiene a te, ha abbattuto molti dei tuoi muri, ha lottato per te contro lo spettro onnipresente di Rupert, ci ha aiutati a rivederti contento. Noi glielo abbiamo letto negli occhi Roger-
-Che cosa?- domandò confuso
-Quanto ci tiene a te, testone. Tutto era contro di te, non c'erano prove che ti scarcerassero, eppure lei ti ha creduto-
-Non oso immaginare come stia- il biondo sbuffò dando voce ai suoi pensieri
-Sarà triste ed abbattuta, sicuramente convinta che tu l'abbia lasciata dopo le parole di ieri sera- ipotizzò il padre
-Non voglio neanche pensarci- si intristì immaginandola assorta nella sua malinconia
-Vai da lei, sciocco- lo spronò Jade
-Ho il timore di essere respinto-
-Un attimo, ho sentito bene? Tu, Roger Taylor, temi qualcosa?- lo sfotté giocosamente Patrick strappandogli un piccolo sorriso
-Con lei mi capita spesso e questa cosa mi irrita il sistema nervoso-
-E perché?- lo interrogò la madre
-Mi fa sentire un idiota sentimentale, mamma! Passare dal fregarsene di chiunque all'essere continuamente apprensivo con qualcuno è destabilizzante- il biondo portò lo sguardo a suo padre, che lo scrutò con fare interrogativo
-Ti prego, dimmi che è normale sentirsi un completo imbecille in questi casi-
-Oh, non prendere me come esempio, io mi sono innamorato di tua madre al primo sguardo- l'uomo alzò le braccia in segno di resa
-Sorprendentemente, dato che se ne andava a groupie quanto te- fece una smorfia Jade divertendo il marito
-Mi ha rubato il cuore, lei aveva qualcosa che le altre non avevano-
Roger sorrise ad entrambi, ritrovandosi un po' nelle parole di suo padre, spaventandosi di conseguenza. I sentimenti lo terrorizzavano da sempre, oltre a sembrargli qualcosa di realmente inutile. Per il biondo un sentimento come l'amore era qualcosa di totalmente estraneo, qualcosa di impensabile.
-Chi non amerebbe mamma?- domandò ovvio
-E chi non amerebbe Eleonor?- Patrick imitò il suo tono, come a volerlo sfidare
-Fidati di me, vai da lei e godetevi questa giornata. Andatevene lontani da casa sua, lontani da Dylan, portala in un posto dove sarete solo voi due- gli consigliò Jade afferrandogli le mani.
Roger guardò sia il padre che la madre, sospirando arreso.
-Sapete essere davvero persuasivi quando volete, ne siete consapevoli?-
-Talento naturale- si pavoneggiò il padre
-Ora però non perdere altro tempo, va da lei-
Il biondo annuì, abbassandosi per lasciare un bacio sulla guancia di sua madre.
-Non saprei che fare senza di voi- li fece sorridere spontaneamente dando loro ascolto.

The Only Exception // R.M.T.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora