Perfume

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Chapter 12- Perfume
Quel dì Eleonor fu svegliata da un piccolo spiraglio di luce proveniente dalla finestra assieme al frastuono di alcune macchine che passavano nel suo quartiere. La castana fece fatica persino a portarsi seduta sul proprio letto a causa del forte mal di testa che continuava a tormentarla, ma nonostante ciò ci riuscì, poggiandosi comodamente alla testiera del letto, serrando gli occhi.
Con sua grande sorpresa, malgrado tutto l'alcool che aveva ingerito la sera precedente, si ricordava ogni dettaglio della serata. Dal suo arrivo al pub fino al suo addormentamento mano nella mano con Roger.
Proprio ripensando a quest'ultimo Eleonor aggrottò le sopracciglia, pensando nello specifico alla promessa che il biondo le aveva fatto. La promessa di restarle accanto, stavolta, nonostante le avversità e le loro profonde differenze caratteriali.
Nel non notarlo più lì accanto al letto, con in più la sedia girevole sistemata perfettamente al proprio posto, dei dubbi esistenziali iniziarono a farle venire l'ansia, temendo nuovamente che il ragazzo l'avesse solamente illusa con le sue parole.
Ma perché ad Eleonor premeva così tanto essere amica di Roger? La castana continuava a porsi quella domanda non riuscendo a trovare una risposta sensata. Sapeva di voler bene al biondo, come la sera prima lei stessa gli aveva detto, ma sarebbe stata veramente per sempre disposta a compiere ogni sorta di pazzia pur di averlo al suo fianco?
Nel tentativo di scacciare tutte quelle domande dal proprio cervello, Eleonor afferrò il cellulare dal comodino, notando parecchie notifiche di WhatsApp, sorridendo automaticamente nel vedere che tra esse vi era anche quella di un messaggio di Roger, anzi, tre.
Senza prestare attenzioni alle altre notifiche la castana aprì direttamente i tre messaggi in questione:
"Buongiorno Cooper, volevo tranquillizzarti dicendoti che oggi sono ancora tuo amico hahahah" -9:21
"A parte gli scherzi, ieri sera ho aspettato ti addormentassi e poi sono tornato a casa con John, non ti ho avvertita perché stavi dormendo beatamente e sarebbe stato da stronzo svegliarti" -9:22
"Io ora sto andando al lavoro, Freddie mi aspetta e se faccio tardi finisce che iniziamo a lanciarci le cose. Se vuoi e puoi passa lì.
Ps: russi" -9:23
Il cuore di Eleonor si alleggerì totalmente, nonostante quel "ps" l'avesse, in parte, indignata.
Roger sapeva essere contemporaneamente dolce e stronzo e questo finiva sempre per destabilizzarla.
"Buongiorno Taylor, sappi che dopo la tua rivelazione sul russare non so se verrò a trovarti"
Al messaggio aggiunse un dito medio, ridacchiando tra sé e sé, per poi cambiare chat, sorprendendosi nel vedere anche quella di Sam. La aprì in preda al timore, non sapendo vivamente cosa aspettarsi.
"Buongiorno El. Ieri sera ti ho vista abbastanza a pezzi e non ho voluto insistere nell'allontanarti da mio cugino, che sembrava essere la sola cosa che potesse farti star meglio.. come stai ora? Pensi che potremmo vederci oggi per mangiare un gelato? Xx" -9:15
La castana, per l'ennesima volta, si sentì titubante. Cosa avrebbe dovuto fare? Accettare l'invito a suo rischio e pericolo o chiudere una volta per tutte con Sam, così da non rischiare più di perdere Roger?
Quest'ultimo oramai, da lei, era considerato un vero e proprio migliore amico, quindi non avrebbe voluto rinunciare a lui per nessun motivo al mondo, ma spesso il cuore di Eleonor si ritrovava a gridare a gran voce anche il nome di Sam, il quale fin dal primo scambio di sguardi l'aveva ammaliata, facendole pensare che dentro di lei qualcosa ci fosse nei suoi confronti. Qualcosa che andava ben oltre l'amicizia.
"Buongiorno Sam! Mi dispiace un casino per ieri sera, ho esagerato con l'alcool e dovevo immaginare sarebbe finita così.. comunque dammi il tempo di parlare con mio padre e ti faccio sapere per l'uscita"
La risposta arrivò soltanto qualche momento successivo.
"Va bene, aspetto tue notizie principessa!"
Al messaggio in questione Sam aggiunse l'emoticon della rosa, mandando, se possibile,  maggiormente in panne la mente della castana.

-

Ripresasi totalmente dall'emicrania, Eleonor decise, dopo essersi gustata un buon pranzo sostanzioso, di recarsi all'Herrold Store per andare a trovare sia Roger che Freddie senza avvisarli, volendo far loro una sorpresa.
La castana, nel mentre camminava, respirava a pieni polmoni quella brezza ormai sempre più fredda di Londra, la sua amatissima città, dato che il mese di Ottobre era alle porte, costringendosi di tanto in tanto a stringersi maggiormente nel proprio cappotto al quale aveva abbinato una sciarpa bordeaux non troppo pesante.
Eleonor durante quella camminata aveva registrato vari video da mettere su Instagram, nei quali inquadrava dapprima i piedi e successivamente le strade di Londra, e mentre era intenta e selezione il migliore da pubblicare una voce poco familiare la richiamò, facendo sì che si voltasse di scatto.
-Ciao.. Eleonor giusto?-
La castana schiuse lievemente le labbra nel riconoscere la figura di Dafne, che non vedeva da tantissimo tempo.
-Si- confermò lei
-Tu sei Dafne, invece, se non mi ricordo male-
-Esattamente, la ragazza che ti ha attaccata al centro commerciale- ricordò la bionda seriamente e visibilmente in imbarazzo
-Ricordo- annuì Eleonor non tradendo emozioni
-Hai qualcosa da dirmi?-
-Veramente si. Io.. so cosa è successo con Charlie, so cosa ti ha fatto, o perlomeno cosa ha provato a farti..- iniziò titubante Dafne
-Non mi piace rimarcare certi ricordi..- la fermò prontamente Eleonor serrando gli occhi -Lo so, posso capirti meglio di chiunque altro..-
La bionda, senza aggiungere ulteriori parole, si tolse la sciarpa che stava indossando, mostrando chiaramente ad Eleonor un'infinita serie di lividi violacei a contornarle il collo e parte dello sterno, arrivando quasi al seno.
La castana spalancò gli occhi scrutando ogni singolo segno, guardando poi la ragazza di fronte a sé negli occhi. Entrambe li avevano lucidi al ricordi di quelle mani sui loro corpi.
-Mi dispiace così tanto- sussurrò flebilmente Eleonor
-No- la bloccò Dafne alzando le mani
-E' a me che dispiace. Mi dispiace di averti insultata senza nemmeno conoscerti e di averti attaccata per una belva che credevo essere la persona perfetta per me..-
-Dafne, non ce n'è bisogno, veramente..-
-No Eleonor, lascia che io mi scusi, è l'unica cosa sensata che io possa pensare di fare ora come ora. Sto male, non chiudo occhio da giorni, ho solamente in testa le sue sporche mani che mi toccano in maniera animalesca e le sue labbra che assaporano la mia pelle in un modo del tutto famelico e.. indelicato-
Alla castana si accapponò la pelle al risuonare di certe parole.
-In più mi ha fatta passare per una puttana, raccontando le cose peggiori del mondo su di me, cose che io non ho neanche mai pensato di fargli e tantomeno di farmi fare.. ora molti suoi amici mi cercano, mi scrivono proponendomi cose oscene, io voglio soltanto morire Eleonor- Dafne si ritrovò a sfogarsi più del dovuto con la castana, non aspettandosi nemmeno lei stessa di riuscire a parlare così con lei
-Tu ora devi soltanto riuscire a convincere per prima te stessa che non sei quella che Charlie ha descritto alle persone, tu sei tu, le parole di quel coglione valgono meno di zero in confronto-
-E' così difficile, ho perso tante di quelle persone a causa sua..- abbassò il capo la bionda -Saprai riscattarti e troverai qualcuno che riuscirà a farti sentire come vuoi sentirti, speciale-
-Io ho paura Eleonor- una lacrima sfuggì al controllo di Dafne
-Arriverà Dafne, te lo garantisco, dopo uno schiaffo di quel mostro arriverà quel qualcuno che ti accarezzerà il viso facendoti dimenticare tutto il resto- mentre pronunciava quelle parole ad Eleonor venne in mente in automatico il viso di Roger
-Ora devi essere forte e fiera di te, lo hai denunciato e hai salvato la pelle a tante ragazze- sorrise la castana
-Sai della denuncia..?-
-Stava provando ad abusare di me quella sera, ma sono venuti a prenderlo- deglutì rumorosamente Eleonor
-Oh mio Dio- si coprì le labbra con la mano la bionda
-Sono stata fortunata-
-Anche io in un certo senso-
-Come hai fatto a scamparla?- le chiese
-Lui voleva fare sesso, ma io non volevo, non sono la tipica che si concede con uno schiocco di dita nonostante tutto, però lui quella sera era sotto effetto di alcuni farmaci e di cocaina, così mi ha afferrata e mi ha bloccata sul divano di casa sua.. è stato un incubo..- prese a singhiozzare Dafne
-Piano- le accarezzò comprensiva un braccio la castana
La bionda prese un lungo respiro socchiudendo le palpebre, riniziando poi a raccontare.
-Provavo a divincolarmi, in ogni modo, cercavo di spingerlo via picchiandolo anche, ma lui era più forte di me.. urlavo e nessuno mi sentiva, i suoi non c'erano, il vicinato non poteva sentirmi.. mi sono sentita come un uccellino in gabbia, lui continuava a toccarmi come voleva senza scrupoli, ma poi ha ricevuto una chiamata, credo fosse uno dei suoi collaboratori per quanto riguarda la droga, e sono riuscita a scappare. Non chiedermi come, ho scavalcato il cancello, sono corsa mezza nuda per vari isolati, ma la voglia di allontanarmi da lui era più forte di tutto il resto..-
-Sei stata pazzesca- la elogiò Eleonor nel tentativo di calmarla, anche se leggermente
-Lui mi ha parlato di te El, mi ha detto che non lo volevi e che te l'avrebbe fatta pagare in qualunque modo, ma io non lo potevo permettere, non dopo quella sera, così sono andata da mia madre e lo abbiamo denunciato-
-Quindi, oltre che per te, lo hai fatto anche per salvare me?-
-Si- annuì la bionda abbozzando un sorriso tra le varie lacrime
Eleonor, senza proferire ulteriori parole superflue, si avvicinò alla ragazza, stringendola forte tra le proprie braccia, come se prima di allora tra di loro non ci fosse mai stata alcuna discussione, ma soltanto un'amicizia, che forse da quel preciso momento sarebbe veramente nata.
-Ti ringrazio così tanto. Non pensare più alla discussione al centro commerciale, per me questo gesto conta più di mille scuse-
Dafne sorrise spontaneamente a tali parole, stringendo la castana a sua volta e sentendosi, per la prima volta nella sua vita, realizzata nell'aver fatto del bene a qualcuno.

The Only Exception // R.M.T.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora