1.NUOVA CITTÀ NUOVA VITA

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Ero appena entrata a scuola, tutti mi guardavano in modo strano e incuriosito, okay, ero nuova, ma non mi sembrava il caso di fissarmi in quel modo, odio quando la gente mi fissa senza un motivo logico.
Suonò la campanella ma nessuno sembrava averla sentita apparte me, rimanevano lì a fissarmi non so per quale insensato motivo ma sembravano in una specie di trance.

-Jane? Jane! Siamo quasi arrivati, ti sembra il caso di addormentarti proprio ora?- Sentii la voce di mia madre che mi urlava di svegliarmi. Dopo avermi cresciuta non aveva ancora capito che per svegliarmi non bastavano le sue urla, ma servivano i carri armati, non che ci fosse molta differenza.

Forse dovrei presentarmi, sono Jane Montgomery, sono una ragazza come tutte le altre, se tralasciamo alcuni dettagli. Io e mia mamma ci siamo dovute trasferire a causa del lavoro del suo stupido fidanzato, non che lo odi, sia chiaro però mi sta sempre addosso manco fossi la sua vera figlia. E  ovviamente spostandosi da una città grande e caotica come Seattle dove dovevamo andare a finire? In una piccola città come Beacon Hills.
Al contrario di tutte le protagoniste di tutte le storie che avete letto, non sono abituata a traslocare, questa era la prima volta e devo dire che non so davvero come facciano le persone che si spostano di continuo, io sto morendo dall' ansia, è tutta la settimana che faccio incubi su come andrà male il mio primo giorno di scuola.
Avevo visto solo qualche foto su Google di questa città non ci ero nemmeno mai stata, so solo che lo straordinario diminuire della sua popolazione mi spaventava abbastanza.

Mi svegliai  di colpo sbattendo la testa contro il finestrino, ottimo modo per iniziare la mia nuova vita.
- allora Jane, sei pronta?-
mi chiese il mio patrigno.
-per cosa?-

Dovete sapere che quando sono assonnata o appena sveglia non capisco mai niente, per un secondo mi ero pure dimenticata quanto era stata dura lasciare il mio migliore amico, che conoscevo da quando sono nata per venire quì.
- dai non scherzare mancano solo 5 minuti prima di arrivare a casa e fra 2 giorni inizierà la scuola, non sei antusiasta?-
Domandò mia madre, se c'è una cosa che non sopporto sono le persone troppo ottimiste e per mia sfortuna mia madre era fin troppo ottimista.
- non sai quanto-
Le risposi con la mia solita dose di sarcasmo.

Se c'è una cosa che mi distingue dagli altri è la mia capacità di scherzare nei momenti più brutti, voi direte:"che bella cosa dai"
NO

Più che altro sono quella che si mette a fare battute nei momenti meno opportuni  che di solito viene presa per deficiente.
E si, mi piace parlare da come potete vedere, visto che vi sto annoiando col presentarvi i tratti della mia orribile personalità invece di andare avanti con la storia.

Era ormai buio quando ci ritrovammo a passare lungo una strada deserta, O almeno lo sembrava.
Mi ritrovai davanti una scena abbastanza raccapricciante:
In mezzo alla strada c'erano 2 macchine ferme, una jeep azzurra e una Toyota blu, vidi 2 ragazze che sembrava avessero la mia età, ma non li vidi bene in faccia. Comunque, il barabrezza della Toyota era in frantumi
Ma la cosa più orribile era un cervo morto con la testa praticamente imbucata nel punto in cui ci sarebbe dovuto essere un vetro.
Poi vidi scendere dalla jeep 2 ragazzi, di cui uno mi aveva colpito, aveva i capelli tutti spettinati aveva un naso all'insù talmente dolce da farti sciogliere era alto e non poco muscoloso diciamocelo ma la cosa che mi era piaciuta di più di lui erano i suoi occhi erano marroni, ma che dico?! Erano più chiari si avvicinavano al giallo mi ricordavano tanto il colore del miele, si, i suoi occhi erano color del miele.
Ovviamente il semaforo diventò rosso e li sentimmo discutere.
- beh io non sto bene! Sono completamente nel panico, come ha fatto a venirci addosso!-
Sentii urlare una ragazza dai capelli rossi, era la più bassa del gruppo aveva gli occhi verdi ed era molto bella.

𝓗𝓲𝓼 𝓔𝔂𝓮𝓼 // 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora