11.INCONGRUO

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Mi ero messa il pigiama e fui costretta a vestirmi, anche se non era un occasione formale non mi sembrava carino stare in pigiama alla cena decisiva in cui stiles avrebbe conosciuto James. Mi vestii comunque come tutti i giorni perchè, si sa, Jane e l'eleganza si odiano.

Sentii suonare il campanello alle 20 in punto e quando udii la voce di Stiles che parlava con mia madre iniziò ad aumentare l'ansia.
"Buona sera signora Montgomery"

"Ciao stiles Jane è in camera sua puoi aspettarla in salotto"
Corsi giù per le scale e lo raggiunsi per poi salutarlo con un bacio sulla guancia, James ci guardava in modo strano dalla cucina.
"Ti metterà alla prova"
Gli dissi con tono serio.

"Già in effetto fa un po' paura"
Disse lui sorridendo, sembrava felice, ma anche se non avessi potuto sentire il suo odore avrei capito che non era affatto felice.
Gli presi la mano e raggiungendo il tavolo della cucina.

La cena sembrava andare bene, Stiles continuava a congratularsi con mia madre per le lasagne buonissime mentre James se ne stava in un angolo e non parlava.

"Allora stiles vuoi una birra?"
Chiese il mio patrigno tendendogli un tranello, ma stiles è difficile da ingannare.

"No Grazie non bevo"
Go stiles go.
Disse lui sicuro.
Ci fu una pausa poi James continuò a parlare.

"Oggi mi è capitato sentire delle urla provenire da camera tua"
Disse James come se niente fosse. A quelle parole mi andò di traverso l'acqua che stavo bevendo e cominciai a tossire.

"Ehm... niente di che ho discusso con un mio amico"
Rispose il povero ragazzo, non vorrei mai esser stata al posto suo in quel momento.

"Beh ho sentito anche dei rumori"
Disse il mio patrigno con disinvoltura mente beveva il suo bicchiere di birra con sguardo inquietante.

"A sì, mi è sono caduto il portatile e si sono staccati tutti i fili dal muro"
Lo disse con così tanta sicurezza che se non avessi sentito i battiti del suo cuore aumentare di velocità gli avrei creduto.

"A ok sono felice che non sia successo niente di brutto. Come va a scuola?"
Continuò James cambiando argomento.
Per fortuna.

"Bene"

"Beh Jane va davvero male in chimica"
"Stia tranquillo l'auiterò io"
Disse lui facendomi il solito occhiolino tattico.

"Come stanno i suoi genitori?"
Chiese mia madre, guardando male James.

"B-bene"
Sta volta fu lui ad iniziare a tossire per l'acqua di traverso.

"Di a tua madre che un giorno ci beviamo un caffè insieme"
Stiles abbassò lo sguardo sul suo piatto se dopo qualche secondo di silenzio si alzò velocemente e corse in bagno.

Sta volta fu James a guardare male mia madre che evidentemente lavorando alla centrale aveva saputo di Claudia.
Io seguii stiles in bagno e lo trovai con i palmi delle mani appoggiate al lavandino e la testa bassa, aprì l'acqua e si sciaquò la faccia, poi mi guardò e mi sorrise.

"È tutto a posto ci sono abituato"
Disse lui per poi prendermi per mano e tornare in cucina.

Il resto della serata andò bene, non ci furono più interrogatori o conversazioni strane. Stiles tornò a casa verso le 22 e rimasi da sola con mia madre in cucina mentre la aiutavo a pulire.

"Mi spiace per prima, io non lo sapevo"
Disse lei, aveva un espressione triste allora l'abbracciai e le dissi:" Tranquilla come potevi saperlo? e poi ci è abituato, ci siamo abituati"
Mi corressi.

𝓗𝓲𝓼 𝓔𝔂𝓮𝓼 // 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora