32."STANNO TUTTI BENE"

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"No senti, tu non tornerai da loro"
Dissi a Scott puntandogli il dito contro. "Ho fatto un accordo con Deucalion"

"Chi altro pensa che sia come una accordo con il diavolo?" Chiese Stiles alzando la mano, ma quando vide che nessuno fece altrettanto la abbassò imbarazzato. " Che ti importa dell'accordo?" Chiese Isaac. "Non credo che possiamo sconfiggere Jennifer da soli"

"Per favore gli dica che sta sparando cazzate" dissi a Deaton piazzandomi davanti a lui. "In realtà credo che in circostanze come questa, è necessario schierarsi anche con persone che consideriamo nemiche. Non dico che dovete fidarvi di lui, ma potreste usarlo a vostro vantaggio"

Il momento, diamo tutti torto a Jane, fu interrotto dal rumore della porta della clinica veterinaria. Mi aspettavo di vedere chiunque tranne Aiden, anzi, in verità mi sarei aspettata di vedere di più Ethan. Insomma, è sempre lui quello che cerca di calmare l'altro.

"Sono quì per Lydia"

"Che cosa vuoi?"

"Mi serve il tuo aiuto"

"Solo io penso che queste frasi così vaghe abbiano un po' stancato tutti? Vuoi andare dritto al punto o no?" Possiamo dire che tutto il branco mi guardò male, ma ne era valsa la pena, perchè Finalmente Aiden si decise a parlare.

"Impedire a mio fratello e a Kali, di uccidere Derek"

"Ma tu guarda che strano, qualcuno vuole uccidere Derek" commentò stiles buttando l'asciugamano su in carrello delle medicine vuoto.

Alla fine tutti lo ignorammo e cercano di organizzare un piano sensato. Anche se alla fine fu Stiles a pensare a tutto. Come sempre.

"Lydia è una banshee no? Andrà a casa Hale con Aiden per cercare di capire se ci schiatterà qualcuno e a distrarre gli alpha mentre Cora e Derek se la danno a gambe. Jane, Isaac, Scott ed Allison andrete a recuperare qualche oggetto dei nostri genitori per memorizzare l'odore. Io inizio ad andare nella riserva per vedere se trovo qualcosa"

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"Stiles non annuserò i boxer di tuo padre" come sempre stiles finiva sempre per farmi parlare al telefono le mezz'ore per convincerlo di qualcosa. "Ma è il capo di abbigliamento che emana l'odore più forte" insistette lui, ma potevo vedere, anche senza guardarlo dal vivo, il ghigno che era stampato sulla sua faccia.
"Fottiti"

Sbadigliai per l'ennesima volta sorseggiando un bicchiere extra large di caffè amaro. Stavo davvero per collassare sul vialetto di casa, quando la voce del mio... ehm, ragazzo?, risuonò di nuovo nelle mie orecchie.
"Allora annusa i calzini"
Decisi che non avrei insistito oltre, avrei annusato una semplice maglietta e lui non lo avrebbe mai saputo.

"Vada per i calzini"

"Grande!" Detto questo chiuse la chiamata e subito Dopo io finii di bere il mio caffè. "Oh no ti prego" iniziai a scuotere il bicchiere di carta marroncina alla ricerca di una singola goccia in più.

"Jane?" Mi irrigidii sul posto. Non tornavo a casa da ben tre giorni, e in così poco tempo avevo scoperto di tutto. Chris non aveva ucciso mio padre, dopodiché, avevo ottenuto una confessione, barra non confessione, da Deucalion. In poche parole: prima ho detto una cagata. Non ho scoperto niente. So ancora meno di quello che pensavo prima di venire ad abitare quì. E non ne avevo ancora parlato con mia madre...

"James, che piacere!" Feci un falso sorriso guardando il mio patrigno.

Indossava una vestaglia e aveva in mano un sacco della spazzatura pieno zeppo.

"Sei stata via tre giorni, e l'unica cosa che ci hai detto era che dormivi da Lydia" esatto, Lydia, mia mamma credeva ancora che fosse stato Argent ad uccidere mio padre. Direi che sarebbe stato surreale dirle che andavo a dormire nella casa di un killer con la licenza.

𝓗𝓲𝓼 𝓔𝔂𝓮𝓼 // 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora