31.COSE POCO CONSONE

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"Beh, dove è andato Isaac?"
Chiesi rientrando dal bagno.

Quindici ore.
Quindici lunghissime ore, e ancora non era successo niente. L'attesa si era fatta a dir poco estenuante e l'ansia non faceva altro che crescere minuto dopo minuto.

"A prendere da mangiare" mi rispose Lydia, che in quel momento stava osservando il viso di Allison come se fosse l'unica cosa che contasse.

Un po' mi sentivo in colpa. La loro amicizia era speciale ed io l'ho rovinata parlando del bacio con Allison. Ora la cacciatrice è arrabbiata con la sua migliore amica, e questo è solo colpa mia.

Deaton dormiva ancora beatamente e dalla sua bocca proveniva un lieve russare.

Io stringevo la felpa bianca di stiles che fino a poche ore prima avrei solo voluto bruciare. Aveva il suo profumo.

"Jane devi dormire" Mi disse Lydia mettendomi una mano sulla spalla.
"I nostri migliori amici stanno morendo ed io dovrei dormire? Non toccarmi" risposi quasi urlando.
In effetti la stanchezza mi stava uccidendo. I miei occhi bruciavano sotto la luce bianca dei neon e i muscoli mi fecavano male solo per lo sforzo di stare in piedi.

"Senti Jane, mi dispiace tantissimo ok? Non so cosa mi sia preso, non dovevo farlo"

"Questa non è una spiegazione plausibile"

"Hai ragione"
Si sedette sul divano, aveva gli occhi lucidi e non smetteva di mangiarsi le unghie. "È che io non so che cosa fare"
Era la prima volta che vedevo la forte Lydia Martin piangere. Non volevo perdonarla così facilmente, non dovevo e non se lo meritava.

"Posso solo dirti che non sono innamorata di stiles" tirai un sospiro di sollievo quando sentii il battito del suo cuore sempre regolare.

"Ma, hai mentito quando hai detto che lo avevi baciato per fermare l'attacco di panico"
Fece un respiro profondo.
"Non pensavo che lo avrei mai detto"
Quasi lo sussurrò, ma io la sentii comunque.

"Forse volevo baciarlo"

"Volevi baciarlo?!"

"Senti Jane, non è amore ok? Credo sia attrazione fisica"

"Attrazione fisica?! E dopo quanti anni eh? Lui è innamorato di te dalla terza elementare e tu ti accorgi della sua presenza solo dopo che si è fidanzato?"

Ero scoppiata. Per una volta nella mia vita, volevo avere il diritto di urlare in faccia a qualcuno. Dovevo riuscire a non provare pena per la ragazza che ora era di fronte a me con le lacrime sulle guance. Mi fermai solo quando vidi la sua espressione inorridirsi.

"Che hai da guardare?"
Lydia indietreggiò fino ad andare a sbattere contro il muro della stanza.
"Jane devi calmarti"

"Davvero Lydia? Davvero?!" Feci passi avanti fino a raggiungerla e lei si trovò in un secondo in trappola.

"Jane?" La nostra discussione fu interrotta dalla voce di Isaac. Era sulla soglia della porta, con in mano due buste di plastica con dentro dei panini.

Solo quando vidi nelle iridi verdi e spaventate della ragazza, i miei occhi giallo accesso, mi resi conto di quello che stavo facendo. I polpastrelli mi facevano male a causa della comparsa degli artigli e sentii con la lingua qualcosa di appuntito in bocca. Le zanne.

Indietreggiai senza smettere di guardare le mie mani che non avevano intenzione di disarmarsi. Non riuscivo più a rtrarre gli artigli ed iniziavo a non vedere più come una persona normale. Ma come un lupo.

"Scappa!" Urlai a Lydia. "Vattene Lydia!" Era tutto così strano. Era come tornare alle mie prime lune piene, quando sapevo controllarmi. Non ci riuscivo.

𝓗𝓲𝓼 𝓔𝔂𝓮𝓼 // 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora