25 ."BUGIE"

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Rimasi per qualche minuto appoggiata al mio armadietto. Rimurginai un po' su quello che avevo sentito. Non solo avevo appena scoperto che Scotty il beta, altro non era che una vero alpha, ma avevo scoperto che Deucalion mi dava la caccia. O almeno credo.
Insomma, non mi era mai venuto a cercare, non aveva mai tentato di ucciere qualcuno che amavo, cosa che da parte sua mi aspettavo.

In quel momento alle mie orecchie giunse un urlo. Un urlo disumano, non potevo definirlo un urlo di terrore, perché come ho già detto prima non era umanamente possibile che un essere umano avesse potuto emettere un suono di una frequenza del genere.
Ovviamente non lo sentii solo io, infatti vidi tutti gli studenti, che in quel momento stavano camminando per il corridoio, girarsi verso la porta dell'aula di storia.

Non ci pensai due volte ed iniziai a correre verso l'origine del grido facendomi largo tra la calca di persone che si era formata. Quando arrivai alla meta, vidi Lydia che parlava, anzi urlava in faccia alla Blake.
Al suo fianco c'era Aiden e non capivo veramente come facesse Lydia tollerare la sua presenza dopo quello che aveva fatto a Boyd e a Cora.

"Non servirà a niente. Gliel'ho detto è scomparso, come gli altri. Rapito"
In quel momento sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla e quando mi girai notai che Scott mi aveva Finalmente raggiunto.

"Tutto ciò che sappiamo è che il professor Westover non è venuto a lezione" la Blake continuava a controbattere e controbattere, ma sapeva anche lei la verità, mi chiesi come mai non volesse accettarla.

"L'ultima volta è successo con Harris. Avrete più avuto sue notizie? È scomparso" Lydia si girò verso la lavagna e in quel momento mi accorsi che sopra ci era disegnato un simbolo, sembravano cinque cerchi. Sul cerchio a destra era raffigurato un due, la ragazza lo indicò e ricominciò a parlare. "E lui sarà la seconda vittima"

"Ma Lydia, hai scritto tu quel numero"
Un mare di mormorii iniziò a levarsi alle mie spalle, ma decisi di continuare a prestare attenzione alla conversazione senza saltare a conclusioni affrettate.

"Si è vero. Sono sensitiva"
Wow, non pensavo lo avrebbe mai detto.

"Sensitiva?"

"sono qualcosa!" Urlò Lydia frustata. Non mi ero mai chiesta come fosse per lei non sapere che cosa il morso di Peter l'aveva fatta diventare. Era ovvio che non da una sensazione piacevole non sapere la verità, e questo lo sapevo bene.

Intanto Ethan ci raggiunse e affiancò me e Scott. "Il vicesceriffo era un insegnante, qual è lo schema?"
Mormorò il gemello alpha al mio orecchio.

"Non lo so"

Uscii dall'aula intenta a cercare stiles, che sembrava scomparso da quella mattina, così come Allison ed Isaac.
Andare a scuola sembrava diventato un optional.

Ormai le lezioni erano finite e mi sentii abbastanza offesa dall'esser stata esclusa dal mio ragazzo per qualunque fosse stato il suo folle piano.
Presi il telefono dalla tasca posteriore dei miei jeans e cercai il suo numero in rubrica.

"Stiles è successo un casino"
Iniziai la conversazione con la mia solita finezza. " Anche quì" rispose lui quasi combattuto. "Perchè, cosa è successo?"
"Cora..."
"Cora cosa? Dai parla!"
"Io-io credo stia morendo"
A quelle parole mi si gelò il sangue nelle vene. Per quanto quella ragazza non mi andasse molto a genio per motivi abbastanza evidenti, non avrei mai permesso che morisse anche lei.
"Vieni in ospedale" detto questo riattaccò.

__________

Lo vidi in mezzo all calca di persone nel corridoio dell'ospedale, con quell'espressione che conoscevo fin troppo bene. Aveva subito abbastanza lutti e non voleva che Cora fosse uno di quelli. Per quanto lui continuasse a dire di odiare gli Hale era evidente che invece era tutto il contrario. Derek era suo amico e così anche Cora e per quanto lui possa negarlo, vuole bene ad entrambi.
Forse vuole bene persino a Peter...
No ritiro tutto scusate.

𝓗𝓲𝓼 𝓔𝔂𝓮𝓼 // 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora