𝓗𝓲𝓼 𝓔𝔂𝓮𝓼 // 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲

24.VOLANO SCARPE

I ricordi della notte passata riaffiorarono nella mia mente nel momento esatto in cui aprii gli occhi.
I baci, la nostra pelle sudata, i nostri gemiti mischiati gli uni con gli altri. Tutto.
Persino il fatto che lui avesse potuto vedere tutte le mie imperfezioni. Dai miei nei, alle smagliature, i fianchi larghi e tutto quello che odiavo di me stessa. Lui riusciva, in qualche modo a me sconosciuto, a trasformare quei difetti in pregi e ogni volta che mi diceva che ero bellissima il battito del suo cuore non accelerava di un minimo.

Richiusi quasi subito le palpebre per la troppa luce proveniente dalla finestra.
Mi girai su un fianco parandomi davanti la sua schiena nuda e puntellata di nei. Sarebbe banale dire che quella era stata la notte più bella della mia vita, ma lo era stata. Mi ero quasi dimenticata di quello che era successo prima, il cadavere del vicesceriffo, la sua rabbia, io che assorbivo il suo dolore involontariamente. Ancora mi chiedevo come era possibile che avessi assorbito il suo dolore emotivo.

Mi misi seduta appoggiando la schiena allo schienale del letto e staccai il telefono ormai carico dal cavo. Erano le 6:15, fra circa un quarto d'ora sarebbe suonata la sveglia e ovviamente chi ero io se non mi svegliavo almeno quindici minuti prima del tempo?

Avevo circa trenta messaggi non letti di Allison.
Jane
Perchè non rispondi?
Come sta Stiles?
Avevi detto che mi avresti fatto sapere
Il resto erano tutte lettere a caso che mi aveva mandato per farsi rispondere ai primi messaggi. A volte penso che io e quella ragazza ci somigliamo più del dovuto.

Sentii la porta di casa aprirsi e poi chiudersi. Come colta da una riflesso involintario, mi alzai dal letto, mi infilai una maglietta di stiles e gli slip, dopo di che mi infilai di nuovo sotto le coperte.
In quell'esatto momento entrò dalla porta lo sceriffo in tutta la sua eleganza e la divisa da lavoro. Aveva due occhiaie che potevano far invidia alle mie. Io feci una finta faccia sorpresa mentre, da brava attrice, fingevo si scrivere un messaggio picchiettando le dita sullo schermo spento.

"Buongiorno signor Stilinski" lo salutai con un sorriso, e lui con un enorme sbadiglio fece altrettanto. "Buongiorno Jane"

In quel momento stiles si girò nel letto accompagnato da un verso indefinito. Si scoprì praticamente tutta la gamba destra. Lo sceriffo sbarrò gli occhi per poi spostare lo sguardo dal figlio a me.
Mi diedi uno schiaffo sulla fronte mentre mettevo giù il telefono.
Ero quasi riuscita a non farci scoprire e lui aveva rovinato tutto mostrando a suo padre la sua magnifica gamba nuda sprovvista di pantaloni.

Lo sceriffo si mise a ridere sonoramente. Ma cos

Stiles si svegliò di scatto e all'incirca due secondi dopo suonò la sveglia, che io con un gesto rapido della mano spensi. Noah assunse un espressione molto simile al ghigno pervertito di mia madre. Alzò le braccia al cielo esultando. Vi prego ditemi che sto ancora sognando.

"Alleluia!"
Detto questo uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Io e stiles ci guardammo a bocca aperta. Avevo appena visto la cosa più strana di sempre. Scoppiammo a ridere nello stesso momento, continuammo per circa cinque minuti come degli ebeti.

Stiles si alzò dal letto infilandosi i boxer, mentre io mi avviai dall'altra parte della stanza per raggiungere i leggins che avevo messo la scorsa notte.
Non feci nemmeno in tempo a mettermeli, che la porta si aprì di nuovo. E no eh, ora basta.

"Stiles sono venuto a vedere come-"
Scott non fece nemmeno in tempo a finire la frase, che si ritrovò davanti una me che continuava ad abbassarsi il più possibile la maglietta sulle cosce scoperte e uno stiles mezzo nudo e incazzato.

Ci guardò scioccato per minuti interi poi finalmente si decise a dire qualcosa.
"Avete usato il preservativo vero?"

Mentre io gli urlavo di uscire, Stiles gli tirò una scarpa sul naso facendolo cadere a terra fuori dalla porta aperta.