16."TI AMO"

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"Scott ora ascoltami va bene. Tu non sei niente. Per me sei qualcosa, Scott sei il mio migliore amico e io ho bisogno di te. Scott sei mio fratello" detto questo, stiles iniziò a fare sempre più passi avanti ignorando completamente le mie suppliche. Lydia continuava a tenermi stretta, per quanto continuassi a divincolarmi lei non aveva nessuna intenzione di lasciarmi andare.

Continuò ad avvicinarsi al suo migliore amico finchè non fu anche lui sopra la pozza di benzina. Sollevò la mano e la portò al Bengala. Tremava come una foglia, e come biasimarlo, un solo passo falso e saremmo morti tutti.

"Quindi se vuoi fare questa cosa, credo che tu debba portarmi con te" quelle parole mi stesero letteralmente. Ora non provavo nemmeno più a convicerlo a tornare indietro. Ero lì immobile mentre fissavo la scena sconvolta.

Con un gesto veloce Stiles strappò il bengala dalle mani del beta e lo buttò a terra. Ripresi a respirare regolarmente, come se fino a quel momento avessi trattenuto il fiato. Ma un urlo mi distrasse da quel sollievo e con poco mi resi conto di quello che stava succedendo.

"No!" Finalmente Lydia mi liberò dalla sua presa. Senza pensarci due volte corsi nella direzione di Stiles e Scott.
Accadde tutto talmente in fretta che non me ne resi nemmeno conto.

Un secondo dopo mi ritrovai per terra sopra Stiles e di fianco a noi Lydia ed Allison avevano buttato a terra Scott.
Un rumore assordante si propagò alle mie spalle e mi resi conto che eravamo sopravvissuti per un pelo. Il veloce contatto del fuoco con il combustibile aveva causato un' esplosione.

Passarono i minuti, eravamo ancora tutti e cinque stesi a terra, come se fossimo troppo stanchi per rialzarci, o forse solo perché sapevamo che una volta in piedi saremmo tornati alla vita di prima.

Come risvegliato stiles si liberò dalla mia presa e corse da Scott. Il lupo era sconvolto, e non appena si alzò in piedi abbracciò il castano. "Amico se provi un'altra volta ad ucciderti giuro che ti uccido prima io"

Mi scappò un sorriso a quella vista. Quei momenti in Scott era in piedi su quella pozza di benzina sembravano interminabili e ora mi sentivo libera.
Non appena il loro abbraccio si sciolse, mi misi a correre e mi buttai letteralmente addosso e Stiles.

Quest' ultimo perse l'equilibrio ed un secondo dopo ci ritrovammo di nuovo abbracciati a terra. "Stiles Stilinski io ti odio" dissi cominciando a piangere sul suo petto. "Come hai potuto fare una cazzata così io-" non feci nemmeno in tempo a finire la frase che le sue labbra erano sulle mie.

Per un secondo avevo temuto di non poter più sentire il sapore delle sue labbra e invece eccoci quì. "Jane io-"
Non gli lasciai nemmeno finire la frase che capii subito quello che voleva dirmi. "Anche io ti amo"

Non lo avevo mai detto. Non lo avevo mai detto a nessuno. Mi strinse forte a se in un lungo abbraccio. "Siii lo sapevo" il grido di Allison mi riportò alla realtà. Mi girai immediatamente verso i nostri amici che osservavano la scena.

Sentii le mie guance andare a fuoco e mi alzai velocemente. Poco dopo Stiles mi raggiunse, prese a grattarsi la nuca come faceva quando era nervoso. guardavamo stupiti Allison che saltava e batteva le mani come una bambina.

Nel cortile di quel motel regnava un estenuante silenzio e non potei fare a meno di chiedermi come mai gli altri non si fossero svegliati, visto il casino che avevamo fatto. Guardai il cielo e mi accorsi che stavano comparendo le prime luci dell'alba.

Stiles guardò lo squallido edificio e poi guardò me. "Non pensarci nemmeno. Io la dentro non ci torno" dissi alzando le braccia al cielo. "Tutta la nostra roba è la dentro" disse Allison da dietro le mie spalle. Sbuffai rumorosamente e alla fine recuperai il più veloce possibile il mio zaino e corsi fuori dalla mia stanza come un fulmine.

𝓗𝓲𝓼 𝓔𝔂𝓮𝓼 // 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora