Secondo Capitolo
La lezione non durò molto. Il cielo era pressantemente ricoperto da nuvole grigie pronte a scaricare un sacco di pioggia. Quando il suono nasale della campanella risuonò per l’intero collegio mi alzai riponendo i libri in pila in modo di poterli prendere per bene, e mi permisi di sbirciare di nuovo fuori alla finestra. Credevo che William se ne fosse andato, a meno che non gli piacesse rimanere zuppo di pioggia ma, con mio stupore lo trovai ancora lì. Era inginocchiato sul verde tagliuzzando una siepe, eliminando le erbacce secche con una velocità da vero esperto; siccome non mi stava osservando decisi di avanzare di più verso la finestra. Ma nemmeno un secondo dopo, proprio in quel momento, alzò gli occhi verso la mia direzione. Colta di sorpresa indietreggiai incespicando nelle gambe della sedia e caddi all’indietro. Chiusi gli occhi e arricciai la bocca come se ciò mi evitasse di provare dolore alla base della nuca, dolore che arrivò un istante dopo.-“Oddio, Emily! Ti sei fatta male?”, si agitò improvvisamente una voce stridula. Mugolai qualcosa senza riaprire gli occhi.
-“Credo sia svenuta!”, urlò la stessa voce. Mentre cercavo di sbiascicare qualcosa per dire che stavo bene sentii dei passi riecheggiare nel mio orecchio.
-“Emily Collins, alzati immediatamente!”, mi ordinarono. Quando la mia mente diede un volto e un nome a quella voce prepotente scattai in piedi non curante del giramento di testa. La preside teneva le braccia conserte e il suo volto severo esigeva una spiegazione.
-“Sono... inciampata e ho sbattuto la testa”, confessai,-“ma sto bene”, aggiunsi come se poteva importarle qualcosa.
-“Ci sono altre ragazze che devono frequentare lezioni in questa classe. Quando suona la campanella bisogna sgomberare. Ora raggiunti la tua prossima aula, muoviti.”
Assentii senza fiatare e un braccio scheletrico mi cinse le spalle sussurrandomi qualcosa nell’orecchio.
-“Andiamo, forza.” Era Nic. -”Prima o poi ti metterai nei guai”, disse come per rimproverarmi. Non c’era presagio più vero. La Delacour prima o poi mi avrebbe sicuramente spedita nel suo ufficio, era matematico: i guai in genere mi trovavano sempre. Rabbrividii al solo pensiero.
Quando io e Nicole entrammo nella nuova classe la lezione era iniziata da ben cinque minuti; fortunatamente il professore di biologia non c rimproverò, sicché mi trattenne alla cattedra per consegnarmi un libro antico quanto l’istituto che ci ospitava. Non feci in tempo a mettermi seduta che subito dovetti rialzarmi: il prof Bennet ebbe la meravigliosa idea di trasportarci in biblioteca per avvantaggiarsi riguardo una ricerca sugli atomi che le mie compagne avevano iniziato una settimana prima del mio arrivo.
Mi unii a Nicole per ricreare una mappa concettuale da consegnare al nostro docente e, tra una chiacchiera sussurrata e l’altra, l’intera classe consegnò i propri lavori un quarto d’ora prima. E con cosa venimmo ricompensate? Con la lettura libera. A casa di mia nonna mi piaceva rifugiarmi nei libri, cullarmi nelle storie che contenevano l’imprevisto di una lacrima o la gradita sensazione di leggere i propri sentimenti dalla penna di un altro essere umano; ad ogni modo m’inoltrai nella vasta biblioteca osservando con divertimento i riccioli castani de professore muoversi di scaffale in scaffale, dalla sezione scolastica a quella dei romanzi. Jamie afferrò due romanzi e schizzò via dal mio campo visivo in modo tanto celere che non riuscii ad individuare i titoli. In compenso lessi quello della compagna che mi sedeva affianco. Guarda caso, un libro sui vampiri. Con la pelle d’oca pensai a quel vociferare sul fatto che la famiglia Delacour fosse stata perseguitata da alcuni cacciatori secoli fa, in quanto affetta da vampirismo. E sul presunto libro oramai andato perduto che ritraeva una donna incredibilmente somigliante alla preside, libro scomparso dal giorno in cui iniziarono a circolar quelle voci.
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Going Under
Vampire[DA REVISIONARE] Quando la giovane Emily Collins mette piede nel collegio più cupo e spaventoso di Londra non sa che la sua vita sta per cadere in un mondo oscuro fatto di sangue e creature che credeva vivere solo nei suoi incubi. Quando pensa che l...