I raggi solari filtrano delicatamente attraverso la mia finestra, baciando i miei occhi e risvegliandomi da un sonno placido e sereno.
Alzandomi, sfrego lentamente le palpebre, realizzando poi di non aver rimosso il trucco la sera precedente. Con un piccolo sospiro, mi avvio verso il bagno, lanciando un occhio verso l'orologio che indica le 9:23.
Dopo una doccia veloce e rinfrescante, esco per prendere biancheria intima e vestiti. Mi lascio i capelli sciolti sulle spalle, ancora umidi dalla doccia.
Apro la porta della camera e mi appresto a scendere le scale, ma vedo Owen scendere lentamente aggrappandosi alla parete. Mi avvicino a lui e prendo il suo braccio destro.
«Ti aiuto io» dico, un piccolo sorriso sul viso, «Grazie mille.» risponde lui.
Scendiamo lentamente le scale e ci dirigiamo verso la cucina. Si siede a fatica, lasciando la gamba distesa, poi inizia a guardarmi.
«Cosa?» dico ridendo, mentre divento leggermente rossa.
«Stavo pensando e se ti insegnassi a usare le armi e a combattere?» domanda.
«Non so che dire ma dopo ieri... vorrei imparare molto volentieri.» rispondo sorridendo.
«Perfetto, dammi un giorno o due e sono operativo e naturalmente al tuo servizio.» dice facendomi l'occhiolino. E' chiaramente di buon umore, nonostante il risvolto della serata precedente.
Sento le guance arrossire e decido di girarmi per dirigermi verso il frigorifero. Lo apro, prendo un succo e una mela.
«Vuoi qualcosa Owen?- chiedo, ancora con la testa immersa nel frigo «C'è uno yogurt?- domanda «Con le fragole.-
«Prendilo.-
Afferro anche lo yogurt e prendo un cucchiaio. Poi li passo ad Owen e mi metto vicino a lui.
«Quando hai finito vai a fare le valigie, partiamo appena hai fatto.» dice finendo il suo yogurt.
Annuisco tristemente e lo sento sospirare.
«Comprendo che non sia semplice, anch'io ho attraversato situazioni simili. Ma è importante fare questo piccolo sforzo, è per il tuo bene» afferma.
Lo guardo rivolgendogli un sorriso triste. Posai il bicchiere vuoto che prima conteneva il succo e mi avviai verso le scale, salendo fino alla mia camera.
Dopo aver aperto l'armadio, tirai fuori la valigia e iniziai a riempirla con i miei vestiti.
Vista la scarsa capienza della prima valigia, ne presi un'altra e continuai a sistemare il resto degli indumenti.
Chiudendo le valigie, presi uno zaino e iniziai a metterci dentro le cuffiette, il portafogli e la foto di famiglia sul comodino.
Scesi le scale con le valigie e lo zaino.
La mia famiglia tutta riunita con al fianco Owen, vestito elegantemente con una stampella sotto l'ascella.
«Ti aiuto» Derek si avvicina, prendendo le due valigie.
Gli occhi lucidi di mio padre mi fissano e, senza bisogno di ulteriori parole, corro verso di lui e lo abbraccio forte
«Mi mancherai tanto, piccola mia.» disse, accarezzandomi i capelli.
«Anche tu, papà.» risposi, iniziando a piangere.
Ci stacchiamo leggermente e il bacio sulla fronte mi fa tornare il sorriso.
Guardo mia madre, il cui volto è privo di emozioni.
«Ci vediamo, mamma.» dico sorridendo e cercando di abbracciarla, ma si allontana bruscamente.

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Bodyguard [in revisione]
Romance[𝐁𝐨𝐝𝐲𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝] - 𝙰𝚖𝚎𝚕𝚒𝚊 𝚂𝚑𝚎𝚙𝚑𝚎𝚛𝚍, figlia del famoso attore William e di sua moglie, stilista , Carolyn, vive in una villa a Seattle. Derek e Colin sono i suoi due fratelli maggiori, entrambi gemelli e iperprotettivi con la sorell...