Amelia POV
-Svegliati piccola.- dice una voce familiare e nel mentre sento una mano accarezzarmi i capelli.
Apro gli occhi lentamente e quello che mi trovo davanti è tutto tranne che familiare.
È la copia di Owen, ma non è lui. Bensì suo padre.
-Come ti senti?- mi chiede sorridendo.
-Che ti importa?- chiedo tirandomi indietro.
E mi accorgo di essere sdraiata su un letto.
-Non si parla così alle persone, nessuno te la insegnato?- chiede.
-E nessuno ti ha insegnato che le persone non si rapiscono?!- dico schietta.
-Senti tesoro, vedi di parlarmi un'altra volta così e il tuo bambino sarà solo un ricordo.- dice estraendo un coltello a serramanico dalla fodera.
Annuisco spaventata mentre mi porto le mani sopra il pancione.
-Che sbadato! Non mi sono presentato.- dice dopo poco.
-Sono Ian Hunt.- dice sedendosi sul letto accanto a me.
-Che cosa vuoi da me?- chiedo con le lacrime che minacciano di uscire.
-Volevo utilizzare la figlia del mio peggior nemico per degli esperimenti, ma dopo ho visto la sua bellezza e mi sono ricreduto.- dice mettendo una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio.
Rabbrividisco al suo tocco e serro gli occhi.
-Quindi appena nascerà il tuo bambino, lo prenderò e utilizzerò lui.- dice sorridendomi.
-Cosa?! Non toccherai mai mia figlia!- grido allontanandomi bruscamente da lui.
-È una femmina? Dio sarà ancora più bello!- dice facendosi scappare una risata.
-Sei un mostro!- dico scoppiando a piangere.
Mi alzo dal letto e vado verso la porta, ma vengo preceduta da Ian che mi afferra per il collo, sbattendomi contro il muro.
-Dove credi di andare? Noi due abbiamo da fare in questo momento.- dice sorridendo maliziosamente.
Mi butta sul letto e si mette sopra di me.
Divarica le mie gambe con una mano, mentre l'altra tiene le mie braccia sopra la mia testa.
-Mmh ci sarà da divertirsi.- dice cominciando a baciare il mio collo.
Mi dimeno, ma tutto ciò che ricevo sono degli schiaffi in pieno viso.
Mi spoglia ma prima di fare qualunque altra cosa viene interrotto da un uomo che presumo sia uno dei suoi.
-Capo! Il paziente della stanza 128 ha aggradito due dei nostri.- dice bussando alla porta.
Sbuffa alzandosi da me.
Mi lascia un bacio sulle labbra e poi si dirige verso la porta.
-Non ti conviene uscire da qui, ci sono degli uomini a sorvegliare la porta. Ci vediamo tra un po' piccola.- dice sorridendo.
Appena esce dalla stanza, mi rannicchio in me stessa e comincio a singhiozzare.
Esperimenti sulla mia bambina? Dovranno passare sul mio corpo.
Voglio qui Owen.
Voglio abbracciarlo.
Sentire il suo profumo e farlo rimanere nei miei vestiti.
Voglio lui.
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Owen POV
-Owen svegliati.- dice una voce che conosco alla perfezione .
Un forte dolore alla testa mi perseguita.
Apro lentamente gli occhi, per ritrovarmi Nathan chinato vicino a me.
-È tornato tra noi.- dice alzando la testa.
-Amelia?!- dico alzandomi di scatto.
-Calmati. Tuo padre l'ha presa.- dice Jackson avvicinandosi a me.
-Porca puttana.- dico alzandomi.
Un giramento di testa mi impedisce di fare qualsiasi movimento.
Nathan si accorge e mi prende sotto spalla.
-Andiamo. La squadra è pronta, attacchiamo!- dico.
-Owen ma ti senti? Non riesci a stare in piedi, riesci ad attaccare un laboratorio?! Ora torniamo a casa, ti fai una dormita e andremo all'edificio dove si trova tuo padre.- spiega Nathan.
-Mi prendi per il culo?! Devo salvare lei e sua figlia!- dico andando verso di lui.
-Aspetta è incinta?- chiede.
-Si, di cinque mesi.- dico mettendomi le mani dietro la nuca.
-Andiamo. Jackson tu prendi le mute, e tutto l'occorrente. Io e Owen ti raggiungiamo al punto di raccolta con le armi.- dice Nathan guidandomi verso la sua macchina.
Saliamo e dopo poco, mette in moto e partiamo.
-Come ti senti?- mi chiede.
-Ho dei giramenti di testa per la forte botta alla nuca, ma per il resto sto bene.- dico controllando il mio corpo.
-Bene, perché mentre io piazzerò le cariche in quel posto del cazzo, tu dovrai recuperare Amelia.- dice.
-Lo so. So anche che faremo morire delle persone innocenti.- dico passandomi una mano tra i capelli.
-Cosa vuoi fare? Vuoi salvare Amelia e la sua bambina o metterti a salvare più di 4000 persone?!- dice infastidito.
-Amelia, senza ombra di dubbio. Siamo stronzi però...- dico.
-Fa parte del nostro lavoro.- dice.
-Si...- dico.
-Sei sicuro della tua scelta?- mi chiede.
-Più che sicuro.- dico.
-Non so fino a che Jackson ti potrà coprire.- dice.
-So anche quello, ma devo farlo. Non c'è altro modo.- dico.
-Sai che ti voglio bene vero?- dice dopo qualche minuto di silenzio.
-Certo che lo so.- dico dandogli una leggere spinta.
-Ci sono delle lettere, nel mio comodino. Il nome del destinatario è scritto sul foglio. Puoi consegnarle?- chiedo.
-Certo.- dice.
-Grazie fratello.- dico.
Annuisce silenzioso e so che non approva la mia scelta.
Lo ignoro e dopo qualche minuto arriviamo su una spiaggia, dove accanto si trova un capannone abbandonato, o non del tutto.
Andiamo dentro e prendiamo l'occorrente.
Armi silenziate, maschere, bombole, pinne e fiamma ossidrica che resista all'acqua.
Torniamo alla riva e dopo qualche minuto arriva Jackson.
-Ok, indossate le mute e il resto.- dice passandoci i vestiti.
Indosso la muta, metto la maschera e carico sulla schiena la bombola d'ossigeno.
-Sul gommone.- dice Nathan.
Saliamo e dopo poco partiamo.
Dio.
Spero solo che tutto vada secondo i miei piani.
PERDONATE GLI EVENTUALI ERRORI
Intostreet

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Bodyguard [in revisione]
Romance[𝐁𝐨𝐝𝐲𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝] - 𝙰𝚖𝚎𝚕𝚒𝚊 𝚂𝚑𝚎𝚙𝚑𝚎𝚛𝚍, figlia del famoso attore William e di sua moglie, stilista , Carolyn, vive in una villa a Seattle. Derek e Colin sono i suoi due fratelli maggiori, entrambi gemelli e iperprotettivi con la sorell...