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Owen POV

-Ma buongiorno!- esclamo vedendo Amelia aprire gli occhi.

-Non gridare.- dice lei stropicciandosi gli occhi.

-In tempo per la colazione.- dico vedendo l'infermiere uscire dalla stanza.

-Non ho fame.- dice spostando il cuscino sopra il suo viso.

-E io non voglio sentire le tue lamentele, andiamo ti aiuto ad alzarti.- dico prendendo il cuscino e buttandolo sulla sedia.

Vedo che sorride e mi allunga le mani.

Le prendo e la faccio sedere sul lato del letto.

-Ci sei? Ti fa male qualcosa?- chiedo preoccupato.

-No, tranquillo.- dice.

Si mette lentamente in piedi con il mio aiuto, e la accompagno al tavolo dove la aspetta la sua colazione.

Apro la bustina con dentro il pane e ci spalmo sopra un po' di marmellata.

-Mangia.- dico passandogli il pane.

-Non ho fame.- dice posandolo sul vassoio.

-Non farmi incazzare.- dico sorridendo.

-Ma io non ho fame.- sbuffa.

-Se mangi, ti porto a fare un giro all'aperto.- dico.

-Non voglio uscire.- dice e improvvisamente diventa pallida.

Annuisco e poi indico il pane.

Sbuffa e inizia a mangiarlo.

Fa delle smorfie che le concedo, e finisce tutto in poco tempo.

-Vedi non era tanto difficile.- dico alzando le mani.

-Puoi chiamare l'infermiera di ieri per aiutarmi a prepararmi?- domanda.

-Si.- dico, e mi alzo per chiamare l'infermiera.

La vedo che entra dentro la stanza e poco dopo arriva Jackson.

-Ciao Owen. Prendiamo un caffè?- mi chiede circondandomi le spalle con un braccio.

-Si, offri tu?- dico ridendo.

-Si coglione.- dice e sorrido alla sua risposta.

Prendiamo il caffè e chiacchieriamo un po' della salute di Amelia e delle varie minacce.

-Dovrò starle dietro più del previsto.- dico sorridendo lievemente.

-Dai che alla fine ti piace.- dice ridendo.

-Cosa? Amelia?!- dico posando la tazzina sul tavolo.

-Non fare l'idiota.- dice.

-Si vede che ci tieni, e non in senso amichevole.- dice sorridendomi maliziosamente.

-Che cazzo dici?!- dico come se niente fosse.

-Sei rimasto tutto il tempo in ospedale con lei, ti preoccupi di farla mangiare, resti a dormire nella sua stanza. Ti piace e non lo puoi mettere in dubbio.- dice ovvio.

-Anche se mi piace non posso avere una relazione con lei. E Cristo, non puoi nemmeno immaginare quanto fa male.- dico.

-Fratello prova, cosa ti costa?- mi domanda.

-Non posso, sono il suo bodyguard. Comprometterebbe tutto.- dico abbassando lo sguardo.

-Non cambierebbe un cazzo. Magari aspetta questa sera, prima di andare a letto fai qualcosa.- dice.

Bodyguard [in revisione] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora