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Nathan POV

Sistemo nuovamente la cravatta mentre mi guardo allo specchio.

Ho gli occhi rossi, uno spettacolo direi.

-Amore sei pronto?- chiede Allison venendo dietro di me.

-Si..-dico tirando su col naso.

-Guardami.- dice prendendomi il viso tra le mani.

Guardo mia moglie negli occhi mentre dalle sue labbra fuoriesce un "ti amo".

-Ti amo anch'io.- dico sporgendomi per baciarla.

La tengo stretta a me fino a quando Matt, mio figlio, non ci interrompe.

-Papà, è ora del funerale di zio Owen.- dice.

Annuisco prendendolo in braccio.

Afferro la mano di Allison e usciamo dalla stanza, dove incontriamo Jackson e April.

Lei singhiozza incontrollatamente mentre lui la stringe forte a se.

-Hey.- sussurra guardandoci.

-Hey.- ripeto la sua stessa parola.

Andiamo fuori dall'edificio della CIA, fino ad arrivare alla tomba posta davanti ad un piccolo leggio.

Li troviamo la mamma di Owen seduta vicino ad Amelia.

Megan che piange tra le braccia di Tom, e i diversi membri della CIA.

-Un po' di attenzione prego.- ci chiede il prete mettendosi davanti al leggio.

Tutti si siedono poi comincia a parlare.

-Owen Hunt era un bravo ragazzo. Da cappellano della CIA, posso dirvi che era una splendida persona.
Era amato da molte persone, e rimarrà sempre nei nostri cuori.
Passo la parola ora a Nathan Riggs.- dice.

Faccio un respiro profondo e sostituisco il cappellano.

-Owen, che dire di lui.
Era una persona testarda e arrogante, ma è proprio quell'arroganza che l'ha reso forte.
È riuscito ad affrontare un passato difficile.
Ha lottato con le unghie e con i denti per ottenere tutto quello che voleva.
Per me Owen era come un figlio, è sempre venuto da me quando ne aveva bisogno e questo ha reso la nostra amicizia ancora più forte.
Mi mancherà davvero tanto.- dico.

Vado verso Jackson che mi accoglie abbracciandomi.

-Ti voglio bene ragazzo.- dico stringendolo.

-Nathan, Amelia sta cominciando a parlare.- dice dopo poco.

Mi stacco da lui per voltarmi da lei.

Occhi rossi e occhiaie contornano i suo viso.

Si schiarisce la voce poi comincia a parlare.

-Owen era una persona magnifica, che a volte nel suo piccolo ti faceva perdere la testa, ma riusciva sempre a rimediare.
Mi è stato sempre accanto anche nei momenti più difficili, ed è grazie a lui e ai membri della CIA che sono rimasta lucida.
Con lui ho passato i momenti più belli e più brutti della mia vita, e forse è proprio questo che ha rafforzato il nostro legame.
Mi ha fatto conoscere persone che sono diventate la mia famiglia.
Lo ringrazio infinitamente perché ha sacrificato la sua vita per salvare la mia.- dice asciugandosi le ultime lacrime che le sono cadute sul viso.

Va verso Megan e l'abbraccia.

_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_

Sono passate 3 ore da quando è stata seppellita la bara di Owen.

Sono nel salotto con gli altri, ed è sceso un silenzio spaventoso.

Amelia si siede accanto a me posando la sua testa sulla mia spalla.

-Mancano pochi mesi al termine della gravidanza.- dice.

-Lo so.- dico circondandola con un braccio.

-Potete accompagnarmi tu e Jackson, quando mi si saranno rotte le acque? Ho bisogno di qualcuno con me e Arizona non può venire perché parte con Tom.- dice.

-Certo tesoro.- dico stringendola a me.

-Ti voglio bene Nathan.- dice singhiozzando.

-Non piangere.- dico afferrandole il viso e asciugando tutte le lacrime.

-Devi rimanere forte per la bambina. Lo sei stato in tutto questo tempo e devi continuarlo ad essere.- continuo dopo poco.

Annuisce e mi abbraccia.

-Sei una donna forte.- dico accarezzandole i capelli.

-E ti voglio bene anch'io.- affermo baciandole la testa.

-Siete una famiglia.- dice staccandosi da me.

-Prova a chiudere gli occhi. Tutto questo stress deve far male alla bambina.- dico.

-Caterine.- dice abbozzando un sorriso.

-Non fa bene a Caterine tutto questo stress.- le dico sorridendo.

Annuisce e appoggia la testa sulla mia spalla.

Guardo il suo viso addolcirsi mentre cerca di riposare.

Sorrido e poi chiudo anch'io gli occhi.

Ripensando a poche ore fa e al destino beffardo che si è preso un'altra vita.

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