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Owen POV

Finalmente riesco a respirare autonomamente e il tubo che portavo mi è stato rimosso.

-Amelia.- dico schiarendomi la voce ancora roca.

-Dimmi.- dice lei alzando la testa dal mio petto.

-Fatti accompagnare alla CIA da Jackson e resta lì.- dico.

-No, voglio rimanere qui con te.- dice con voce ferrea.

-Non serve, sto bene.- dico sorridendo lievemente.

-Non mi importa, io resto qui proprio come hai fatto tu.- dice.

Scuoto la testa ridendo e stiracchio il mio corpo dolorante.

-Non dovevi fare riabilitazione tu?- chiedo.

-Si, la faccio quasi ogni mattina. Viene l'infermiera a cambiarmi e poi mi fa fare allenamento per il collo.- dice sorridendo.

-E va tutto bene vero?- chiedo preoccupato.

-Si tranquillo.- dice scompigliandomi i capelli.

Vediamo aprire la porta e all'interno della stanza entra il mio medico.

-Salve signor Hunt, la volevo informare che questo pomeriggio la dimetteremo. Ma non dovrà fare sforzi per almeno un giorno intero. Sono stato chiaro?- dice severo.

-Chiarissimo.- dico sorridendo.

Appena esce Amelia mi bacia la fronte.

-Sono la ragazza più contenta di questo mondo!- dice euforica.

-Sdraiati accanto a me.- dico scuotendo la testa sorridendo.

Si mette accanto a me e inizia a pizzicare la mia barba.

-Fermati.- borbotto.

-No.- dice ridendo.

Ridiamo e scherziamo, sino a quando entrambi non cadiamo in un sonno profondo.

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Amelia POV

Siamo appena tornati a casa, dopo ore e ore seduti nell'ufficio del medico curante di Owen per le varie raccomandazioni.

Sentiamo bussare ripetutamente alla porta, così mi alzo dal divano e appena vado ad aprire, dentro la stanza entra Jackson seguito da un'altro uomo.

-Owen alzati da quel cazzo di divano e vieni a vedere.- dice Jackson posando il computer sul tavolo.

Owen si alza lentamente e si siede vicino a Jackson.

Guarda lo schermo attentamente e vedo che il suo corpo inizia a irrigidirsi.

-Porca puttana!- strilla sbattendo un pugno sul tavolo.

-Owen calmati, non sforzarti troppo.- dice l'uomo vicino a Jackson.

-Cazzo non dirmi di calmarmi Nathan!- ringhia guardandolo in cagnesco.

-Che cosa succede?- chiedo avvicinandomi a loro.

Si guardano tutti e tre, poi Owen inizia a parlare.

-Siamo riusciti a risalire alle minacce e provengono da mio padre.- dice.

-Sapete dove si trova in questo momento?- domando.

-Si ma non ne siamo sicuri, infatti, ho chiamato un nostro collega. Ti presento Nathan Riggs.- dice Jackson presentandomi l'uomo vicino a lui.

-Jackson dammi almeno 4 giorni. Poi sono operativo.- dice Owen.

-Dobbiamo organizzare il tutto, non possiamo presentarci senza un piano.- dice Nathan.

Bodyguard [in revisione] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora