Amelia POV
-Ti prego altri cinque minuti.- dico pregando Nathan.
-Amelia.- dice estraendo dalla tasca il detonatore.
-Per favore.- dico singhiozzando.
-Mi dispiace.- dice premendo il pulsante.
Una serie di esplosioni avviene e lentamente il laboratorio cade su se stesso.
-No! NO!- grido piangendo e andando verso l'edificio.
-Ferma.- dice Jackson tirandomi verso di lui.
-Lasciami andare! Lasciami!- dico con la poca voce rimasta.
-Owen? Ci sei?- dice Nathan chiamandolo alla radio.
-Owen mi senti?- continua.
-Fanculo.- dice buttando a terra la radio.
-È morto.- continua sedendosi a terra.
-No!- dico staccandomi da Jackson.
Afferro la sua radio e provo a chiamarlo.
-Owen ti prego rispondi.- dico.
Niente.
-Owen rispondi.- ripeto.
Ancora niente.
-Per favore.- continuo singhiozzando.
-Amelia..- dice Nathan togliendomi dalle mani la radio.
-Non può essere morto.- dico stringendomi a lui.
-Andra tutto bene tesoro.- dice accarezzandomi i capelli.
-Non penso di farcela.- dico stringendo la sua muta.
-Si che ce la farai. Ci siamo noi.- dice tenendomi stretta.
-Sono arrivati gli altri.- ci avverte Jackson.
-Portiamola a casa.- dice Nathan.
Mi prende a mo di sposa e ci dirigiamo verso la macchina.
-Guida tu, rimango dietro con lei.- dice a Jackson.
Lui annuisce e ci sediamo sul sedile dietro.
-Andra tutto bene Amelia.- dice Nathan asciugandomi le lacrime sul viso.
Dopo diversi minuti torniamo all'edificio della CIA, e loro mi portano nella stanza mia e di Ow. Scusate, solo mia.
-Owen parlava di una lettera.- dico con un filo di voce.
-Si, so tutto.- dice Nathan aprendo il cassetto del suo comodino.
Dal suo interno estrae un pacchetto con delle lettere.
-Vado a darle a tutti, tu leggi la tua.- dice sorridendo tristemente.
Annuisco e vado in camera di Owen.
Prendo la lettera e mi sdraio sul suo letto.
Apro la busta ed estraggo il figlio di carta.
Hey pulce,
se stai leggendo questa lettera sarò già morto.
Volevo ringraziarti per aver cambiato la mia vita, per avermi fatto vivere dopo tutto quello che ho passato.
Hai cambiato il mio carattere, dallo stronzo e freddo alla persona che si è presa cura di te.
Ho trovato tutto con te, la mia casa, il mio vero e unico amore, ma abbiamo visto che il destino aveva altri piani.
Devo ringraziarti per aver fatto pace con me tutte quelle volte che abbiamo litigato.
Hai reso la mia vita meno pesante, e ti ringrazio infinitamente per questo.
Ogni volta che ti guardavo pensavo tra me e me 'cazzo se la amo' e poi sorridevo.
Ogni volta che ti guardavo si accendeva in me quella cosa che mi faceva brillare gli occhi, che mi faceva tremare il cuore.
Ogni volta che si accendeva, sentivo che era cresciuta.
Cresceva sempre di più.
Mai diminuiva. Come poteva...
Non sentirti giù per la mia morte.
Vai avanti anche se questa cosa farà male.
Pensa a tua figlia, e dille che la amo anche se non l'ho mai incontrata.
Sarà uguale a te quindi poco cambia.
Raccontale di me, digli che l'avrei voluta veder crescere.
Dille queste cose.
Mi mancherai ma questo lo sai già.
Ti amo,
Owen.P.S.: sul retro della busta troverai una nostra foto, quella che adoro.
Stringo il foglio di carta, mentre numerose lacrime cadono e rigano le mie guance.
Con le mani tremanti giro la busta e stacco la foto.
Mi asciugo gli occhi con la manica della felpa e giro la foto.
Noi due sdraiati sulle coperte dentro la piscina, il giorno di Natale.
Nuovamente le lacrime rigano il mio volto e a fatica riesco a controllarle.
Afferro il cuscino e lo stringo a me, mentre inalo il profumo inconfondibile di Owen.
Andrò avanti senza di lui?
Veramente ci riuscirò?
PERDONATE GLI EVENTUALI ERRORI
Intostreet

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Bodyguard [in revisione]
Romance[𝐁𝐨𝐝𝐲𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝] - 𝙰𝚖𝚎𝚕𝚒𝚊 𝚂𝚑𝚎𝚙𝚑𝚎𝚛𝚍, figlia del famoso attore William e di sua moglie, stilista , Carolyn, vive in una villa a Seattle. Derek e Colin sono i suoi due fratelli maggiori, entrambi gemelli e iperprotettivi con la sorell...