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Amelia POV

Arizona mi ha fatto conoscere un ragazzo.

Il suo nome è Atticus, ma tutto lo chiamano Link.

Dopo aver fatto una videochiamata insieme ad Arizona, ci siamo iniziati a scrivere.

Abbiamo fate videochiamate, e lui ha cominciato a dirmi delle cose dolci e una cosa tira l'altra e abbiamo deciso di fidanzarci.

Sono 3 settimane che siamo una coppia, e usciamo quasi ogni giorno.

Naturalmente con Owen che ci guarda a 3 metri di distanza, ma è comunque qualcosa.

Adesso sono nella sua casa, sdraiata nel letto con Link.
Lui che mi massaggia dolcemente i capelli e io che gioco la corda della sua felpa.

-Tra una settimana è Natale. Vogliamo fare qualcosa?- mi chiede baciandomi la fronte.

-Con il mio bodyguard non è semplicissimo.- dico.

-Allora ti faccio un regalo in anticipo.- dice e con un colpo secco mi porta sopra di lui.

-Che fai?- dico ridendo.

-La nostra prima volta insieme.- dice baciandomi e affondando la sua lingua dentro la mia bocca.

Mi sfila la maglia velocemente e io faccio lo stesso con la sua maglia.

Stranamente le immagini dello stupro non si fanno avanti, rovinando questo momento.

Forse perché con lui sto bene, mi fa sentire amata e rispettata.

Una volta nudi, lui con uno scatto entra dentro di me.

E io non posso fare altro che gustarmi fino in fondo questo momento.

Vengo e poco dopo anche lui dentro di me, e in quel preciso istante mi sento completa e avvicinandomi al suo orecchio gli sussurro un "ti amo."

-Ti amo anch'io piccola.- dice accarezzandomi i capelli.

Rimaniamo attaccati per ore, godendoci ogni minuto insieme.

-Devo andare. Ci sentiamo su Whatsapp.- dico baciandolo a stampo.

-Ti amo.- dice sulle mie labbra.

Sorrido poi mi allontano, e poco dopo sono fuori dalla casa.

Scendo fino ad arrivare alla macchina di Owen parcheggia proprio sotto il palazzo.

-Ciao, possiamo andare a casa.- dico.

-Potevi aggiustarti il trucco almeno.- dice mettendo in moto.

Mi guardo nello specchietto e vedo tutto il mio rossetto sbavato.

-Cazzo..- sussurro pulendomi la bocca con un tovagliolo imbevuto d'acqua.

-Pensi che sia stupido. Cristo li ho avuti anche io diciott'anni e anch'io avevo gli ormoni a mille.- dice sbattendo le mani contro il manubrio.

-Puoi stare zitto?- dico mettendo le cuffie.

Lo sento sbuffare pesantemente e accelerare.

Arriviamo dopo qualche secondo alla CIA e senza dire una parola entriamo nell'appartamento.

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Oggi è la vigilia di Natale, mi metto sul bordo, e nonostante la nausea che mi affligge sin da quando mi sono alzata, stampo un sorriso sul viso ed esco dalla stanza.

Noto Owen seduto sul divano intento scrivere qualcosa sul suo computer.

-Buona Vigilia  Amelia.- dice guardandomi abbastanza triste.

Bodyguard [in revisione] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora