La sveglia strappò Damiano dal suo sonno. Aprì gli occhi seccato, rendendosi conto di essersi svegliato di colpo: di solito percepiva chiaramente la pesantezza del sonno abbandonare
il suo corpo e lentamente diveniva cosciente del suo stesso risveglio. Solitamente rimaneva lì a cullarsi in quella sensazione di torpore, sprofondando di più la testa nel cuscino e godendosi il calore dei corpi degli altri due vicino a sé.
Quando, come in quel caso, finiva per lo svegliarsi di botto, si alzava dal letto di cattivo umore, conscio di non avere potuto attingere alla giusta carica per affrontare la giornata: Aurora e
Leonardo erano la sua carica, la sua linfa vitale e, probabilmente, quel giorno avrebbe contato i secondi che
l'avrebbero tenuto separato da loro, restando come in apnea, cercando di domare l'ansia.Scivolò ai piedi del letto, facendo attenzione a non svegliare Leonardo, che sicuramente era da poco rincasato dal suo turno in ospedale e si fermò lì, sul bordo, sentendo sulla pelle l'improvviso gelo della separazione.
Vide Aurora svegliarsi e girarsi alla ricerca della sveglia, la mise a tacere e si sollevò a sedere: si fissarono negli occhi.Per Aurora quello sarebbe stato il grande giorno. La osservò mentre allungava l'altra mano ad accarezzare dolcemente un fianco di Leonardo, prima di lasciarsi scivolare verso di lui.
Avrebbe potuto approfittarne per scendere comodamente dal suo lato del letto, ma l'abitudine a svegliarsi nel mezzo aveva fatto sì che, sia lui che Aurora, preferissero scendere dal letto
lasciandosi scivolare verso il basso.Tornati vicini, si scambiarono un fugace bacio e rimasero avvinghiati nel loro abbraccio per qualche secondo.
Poi, la routine mattutina prese inizio: si sciolsero dall'abbraccio e si regalarono un sorrisino birichino, ben consci di ciò che stava per accadere. Aurora sgusciò per prima giù dal letto e si fiondò verso la porta del bagno che avevano in camera; Damiano, cercando di fare il più possibile silenzio per non svegliare
Leonardo, si catapultò verso di lei nel tentativo di intercettarla e di precederla nel bagno.
Lottarono un po', cercando di affermarsi, spingersi e superare l'altro; sempre stando attenti a non lasciarsi scappare urletti, di non fare cadere cose a forza di urtare involontariamente ciò che li circondava.Alla fine, vinse Aurora: lo spinse di lato, Damiano sollevò le braccia agitandole intorno alla testa per non cadere; la sua compagna lo afferrò per la maglia del pigiama, aiutandolo e proprio mentre lui riusciva a tornare stabile, lei corse a chiudersi nel bagno.
Poco dopo, il giovane sentì lo scrosciare
dell'acqua della doccia. Tutto quel teatrino per nulla: nel corridoio vi era un secondo bagno con doccia, ma recarsi direttamente lì senza quel loro giochetto mattutino non sarebbe di certo stato lo stesso: la loro vita era fatta soprattutto di cose come quella, piccole, forse insignificanti, ma per loro irrinunciabili.Quando Damiano fu pronto, uscì dal bagno e si lasciò guidare dall'aroma del caffè verso la cucina.
-Buongiorno!- esclamò, entrando nella stanza.
-Buongiorno, amore!- lo salutò Aurora voltandosi verso di lui per ricevere il suo bacio.
-Vieni con me allo studio?- le domandò Damiano, sedendosi a tavola per fare colazione.-No, sono di nuovo in tribunale. Da lì dovrei finire per mezzogiorno, ma ho chiesto alla Cavitolo un'ora di permesso
per non rischiare di arrivare in ritardo all'appuntamento che ho con mio padre: quindi vado direttamente da lui, senza tornare in ufficio-
-Le hai detto che avevi appuntamento con lui?-
-No, le ho semplicemente chiesto un'ora di permesso-
-Bene, così saprò cosa dirle in caso dovesse chiedermi qualcosa a riguardo-
-Non credo che ti chiederà nulla: se sinora siamo stati bravi come sempre abbiamo pensato di essere, non dovrebbe avere motivo alcuno di chiederti informazioni sul mio conto-
-So che ai suoi occhi siamo solo due colleghi come tanti, ma ogni tanto ha qualche sparata che mi lascia un po' perplesso-

STAI LEGGENDO
INVISIBILI
RomanceAurora, Damiano e Leonardo si amano: ciò che li lega è un sentimento forte, vero, passionale, sincero, ma relegato al loro piccolo mondo. Sono INVISIBILI e non potrebbe essere diversamente: tutti e tre vivono di paure e incertezze, anche quando si...