-Non ho nessuna intenzione di farmi mettere le mani addosso da un frocio!- urlò l'uomo, uscendo di corsa dallo studio del dottore.
Aurora osservò in silenzio la scena che le si parò davanti, anche se, inspiegabilmente, avrebbe di gran lunga preferito piantonarsi nel bel mezzo della corsa del tizio e spintonarlo, urlandogli in faccia una cosa come: "Non è frocio! Semmai, gay! Ma manco quello, dato ch'è bisessuale e io lo so con assoluta certezza!".Il perché volesse, a ogni modo, tentare di difendere il suo medico di base proprio non lo capiva, ma sì, la certezza riguardo le sue inclinazioni sessuali... quella era vera.
Dopotutto, il dottor Arturo Mezzatesta, era pur sempre un suo ex: precisamente, quello che aveva
mandato a puttane la sua precedente relazione poliamorosa, innamorandosi perdutamente di uno degli altri uomini coinvolti e scoprendosi non poi così propenso alla condivisione.Non che le importasse particolarmente, ma credeva che certe scenate melodrammatiche fossero quantomeno controproducenti. Non riusciva a scorgere cosa ci fosse di così incredibilmente importante nel sapere con chi qualcuno a cui ci si rivolge per un lavoro – uno specialista, un commesso, un muratore, un medico – dovesse rientrare anche nella propria idea di normalità sessuale per essere considerato anche bravo nel suo mestiere. Se Arturo fosse stato eterosessuale anziché bisessuale, al tizio che era uscito poco prima dal suo studio, urlando come un idendominato, sarebbe sembrato un medico più capace? Il Tizio in questione avrebbe provato una maggiore sicurezza nel farsi mettere le mani addosso da lui? E in base a cosa avrebbe provato una tale sicurezza?
Per un breve istante, Aurora, da donna, pensò al comune e diffuso imbarazzo – non era il suo caso, ovviamente – di altre come lei nell'avere un ginecologo di sesso opposto. E se la ginecologa fosse stata lesbica? Perché nessuno prendeva mai in considerazione una tale eventualità?
Leonardo, a esempio, essendo un chirurgo, aveva dalla sua parte pazienti di ogni sesso, genere, colore, età: eppure, non le sembrava che le persone che finissero tra le sue mani avessero mai avuto tempo a disposizione per pensieri così bigotti e ottusi. Quando la diagnosi fa temere per la propria vita certe piccolezze vengono meno: le sembrava ingiusto che non fosse lo stesso anche nella noiosa quotidianità.Lei stessa, come avvocato, come donna con inclinazioni sessuali diverse da quelle degli altri, si sentì profondamente offesa da quel conportamento: era pur vero che nascondeva la sua relazione con Leonardo e Damiano sul suo luogo di lavoro, ma quella situazione stava incominciando a divenirle sempre più stretta. Il fatto che facesse sesso con più uomini non mutava le sue capacità professionali: nessuno, in tribunale, era a conoscenza dell'esistenza dei suoi due amanti, ma anche se la situazione fosse stata diversa, era sicura che avrebbe continuato a mettere in campo la stessa determinazione, la stessa passione per il suo lavoro che le aveva favorito tanti successi nel corso del tempo, e trovava assurdo che esistessero persone, nel loro contemporaneo, a non comprendere una cosa tanto semplice.
Non si trattava di crearsi amicizie o simpatie, ma di semplici interconnessioni professionali, temporanee, il più delle volte così effimere da non lasciare quasi traccia nel proprio vissuto. Cosa poteva cambiarle se il suo salumiere fosse stato gay? Se la sua ginecologa fosse stata lesbica? Aurora non riusciva proprio a comprenderlo. Non vedeva cosa potessero apportare di diverso in tutto ciò le proprie inclinazioni sessuali.
Arturo lanciò un'occhiata imbarazzata ai presenti che affollavano la piccola stanza d'attesa del suo studio, poi fissò la propria attenzione su di Aurora e la invitò a entrare nella stanza delle visite con un cenno del capo.
-Signorina Parisi, tocca a lei- le disse la segretaria, captando la tacita conversazione avvenuta tra il
suo capo e la designata paziente e no, Aurora non aveva alcun appuntamento con il suo medico per quel giorno, ma una, seppur conclusa, relazione di tre anni doveva pur contare qualcosa, no?

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INVISIBILI
RomanceAurora, Damiano e Leonardo si amano: ciò che li lega è un sentimento forte, vero, passionale, sincero, ma relegato al loro piccolo mondo. Sono INVISIBILI e non potrebbe essere diversamente: tutti e tre vivono di paure e incertezze, anche quando si...