-Credo che i tuoi compagni stiano copulando in bagno- esordì Roberto, entrando in cucina.
Aurora sollevò il viso verso di lui e chiuse lo sportello del frigo con un piede.
-Cosa te lo fa credere?- gli domandò.
-Certi versi sono inequivocabili- ribatté l'uomo.Aurora poggiò il piatto, con dentro la frutta che aveva preso dal frigo, sul ripiano da lavoro della cucina: affettò il pane al suo fianco e aprì il barattolo di marmellata alle fragole. Ne spalmò una buona dose sulla fetta di pane con un coltello; prese una banana e incominciò a sbucciarla, tagliandola a pezzetti; posizionandola sopra la marmellata. Quando ebbe finito, si leccò le dita e aprì il barattolo della Nutella: ne versò una generosa dose direttamente sopra il resto del contenuto del suo spuntino pomeridiano e, soddisfatta del risultato, chiuse il panino e lo addentò compiaciuta.
-E allora?- chiese al padre, con la bocca piena, mentre leccava velocemente ciò che usciva dal panino strapieno.
-Non ti dà fastidio che facciano sesso senza di te? È così che ti amano?-
Aurora deglutì a fatica, battendosi un pugno sul petto, più volte.
-Stanno facendo l'amore- precisò. -E sì, dato che ho dato io, loro, il permesso di farlo-
-Il permesso?- chiese titubante Roberto.
-Certo, altrimenti non l'avrebbero mai fatto e io ho deciso di darglielo proprio per questo. Questa gravidanza ha addormentato quasi tutti i miei impulsi sessuali, ma non vedo perché, due uomini giovani e meravigliosi che si amano, dovrebbero rimanere casti a causa della mia assenza di desiderio-Roberto aggrottò la fronte.
-Stai dicendo che anche loro due si amano?- Aurora sollevò un sopracciglio stupita.
-Credevo che fosse ovvio- rispose. Suo padre si irrigidì.
-Pensavo che entrambi amassero te-
-Sì, è così-
-E si amano anche loro-
-Certo- l'uomo rimase in silenzio per qualche secondo di fronte quella laconica risposta.
-Come è possibile?!- urlò, alla fine.Aurora diede un altro morso al panino per poi abbandonarlo sul tavolo, improvvisamente sazia.
-Questo dovresti domandarlo al sign. Cupido!- e si lasciò andare a un risolino, compiaciuta dalla sua stessa risposta.
Suo padre non fu altrettanto contento delle parole della figlia, ma preferì tacere, sentendo arrivare in cucina i due uomini.-Che succede?- domandò Leonardo, percependo la strana tensione che aleggiava nell'aria.
-Nulla- si affrettò a dire Aurora, voltandogli le spalle e iniziando a mettere ordine nel caos che aveva causato per prepararsi il panino.
-Lascia, faccio io- disse Damiano e la giovane sbuffò.
-Posso fare da sola- borbottò e i suoi due compagni si voltarono contemporaneamente verso di lei, rivolgendole uno sguardo che parve fulminarla. Aurora alzò gli occhi al soffitto, infastidita dall'atteggiamento iper-protettivo degli uomini; tuttavia alzò le mani davanti quella loro reazione, ammettendo la propria sconfitta.Roberto assistette a tutta la scena incuriosito: vide i due giovani muoversi per la cucina, rimettendo ordine, mentre Leonardo allontanava una sedia dal tavolo, invitando Aurora a sedersi; lei mise le mani sui fianchi, tirando involontariamente la stoffa della maglia oversize che indossava e sottolineando così la rotondità della sua pancia. Pestò un piede a terra, con fare capriccioso, e Leonardo spalancò gli occhi in modo minaccioso e Aurora sbuffò ancora, ma si decise ad accontentarlo, sedendosi.
Roberto si sentì un po' in imbarazzo: i tre si muovevano e comunicavano tra di loro attraverso gesti e sguardi, senza bisogno di molte parole. Leonardo e Damiano occupavano lo stretto spazio tra tavolo e ripiani della cucina senza urtarsi; Aurora li fissava ora maliziosa, ora sgranando gli occhi turbata da qualcosa che loro facevano e che lei, evidentemente, non condivideva; poi si sorridevano; poi ancora erano cenni della testa e tutta una serie di piccoli gesti che gli resero chiara e lampante la complicità dei tre.
Scosse la testa allontanandosi da loro.Si sentiva frustrato: non era abituato a non lavorare per tanto tempo e la decisione che aveva preso di vivere in casa della figlia sembrava gli si stesse ritorcendo contro: era stato certo – prima di mettere piede in quella casa – che avrebbe fatto presto a trovare conferme per le sue ipotesi. Non sapeva come funzionassero davvero quei tipi di relazione, però era stato convinto che mai sarebbero potuti sfociare in qualcosa di più del semplice sesso.
Così come aveva immaginato – sino a pochi istanti prima – che i due uomini fossero lì a contendersi la stessa donna e non che ci fossero dei sentimenti anche tra di loro.

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INVISIBILI
RomanceAurora, Damiano e Leonardo si amano: ciò che li lega è un sentimento forte, vero, passionale, sincero, ma relegato al loro piccolo mondo. Sono INVISIBILI e non potrebbe essere diversamente: tutti e tre vivono di paure e incertezze, anche quando si...