I giorni e le settimane si seguirono veloci: di colpo si trovarono senza più avere tempo libero, troppo presi com'erano dagli ultimi preparativi per l'arrivo del bambino – a incominciare proprio dalla stanzetta.
Leonardo aveva bruciato tutte le tappe con i suoi acquisti, ma non era mai stato un tipo abile nel fai da te: per sua fortuna, lo stesso non si poteva dire per Roberto e Damiano e i due approfittarono della situazione in cui si trovavano per portare a termine la cameretta durante quelle ultime settimane.Aurora sembrava essersi fatta ancora più scontrosa e a stento riusciva a sopportare il prolungato contatto fisico: la sua pancia era cresciuta tanto, modificando la linea del suo corpo e rendendola estremamente irritabile.
Quando il momento fatidico arrivò, la loro famigliola venne travolta da una specie di uragano: Roberto rischiò un colpo e quasi svenne, Damiano si fece sopraffare dallo shock, persino Leonardo commise diverse stronzate, senza riuscire a inserire lo stesso pilota automatico che di solito lo aiutava nel suo lavoro, lasciandosi sopraffare dal proprio coinvolgimento.E fu così che Aurora incominciò a inveire contro i tre, supportata da sua cugina Elena – arrivata appena in tempo per assistere a quel casino –, prendendo in mano la situazione.
-Menomale che ci sto io!- borbottò la giovane, aiutando l'altra a salire in auto. -Cazzo serve avere tanti uomini intorno se poi sono delle mammolette?-
-Per favore, Elena!- urlò Aurora. -Altrimenti rischio di staccarti la testa a morsi!- gridò la giovane con voce dolorante. Elena scosse la testa e rivolse un'occhiataccia verso Leonardo che era salito al posto di guida.
-Togliti subito da lì, prima che tu finisca per farci ammazzare!- disse e l'altro scosse la testa, esortandola a salire. Elena guardò nella direzione di sua cugina, intercettando il suo sguardo carico di supplica e decise di tagliare corto con quella storia: prese posto al fianco di Leonardo per assicurarsi che l'uomo si concentrasse sulla guida, sorvegliandolo al fine di evitare che commettesse qualche imprudenza facendosi travolgere dai propri sentimenti.Durante il viaggio in auto la situazione si fece sempre più complicata e le imprecazioni si sprecarono; le urla si sovrapposero le une alle altre – come se nessuno di loro fosse più in grado di parlare utilizzando un tono di voce pacato – e il caos divenne una cosa quasi tangibile. Eppure riuscirono miracolosamente ad arrivare a destinazione.
Fu quando Aurora entrò il Sala parto che gli uomini della sua famiglia parvero riacquisire un minimo di lucidità, come se non averla più davanti agli occhi nel suo stato di sofferenza fisica, li aiutasse a ragionare meglio.-Certo che ha fatto un affare con voi due- sbottò Elena, prendendo posto in una delle sedie che si trovavano nella Sala d'aspetto, incrociando gambe e braccia, assumendo una posizione di totale, apparente chiusura. Leonardo le rivolse un'occhiataccia prendendo a fissarla sulla pelle delle braccia: tremava così tanto che persino le maniche della t-shirt che indossava sembravano vibrare di riflesso e la sua pelle era completamente coperta di brividi. -Che c'è?- gli chiese la giovane con voce malferma, prendendo a riavviarsi la lunga chioma bionda con gesti nervosi, distogliendo gli occhi dall'altro. Leonardo sorrise teso e si sedette accanto a lei: poteva mostrarsi stronza e indifferente quanto desiderava, ma la sua preoccupazione divenne visibile a metri di distanza e la sua bugia crollò subito, rivelando che anche Elena era preoccupata per Aurora.
-Lo capirai anche tu un giorno- le rispose Leonardo e l'altra fece una piccola smorfia: non aveva voglia di dargliela vinta tanto facilmente.
Roberto sembrava essersi pietrificato: rimase per tutto il tempo sull'attenti davanti le porte chiuse del corridoio che conduceva in Sala parto. Pareva non fosse in grado di dire né compiere altro movimento, continuando ad attendere; a differenza di Damiano che percorreva a grandi passi la stanza, schivando altri presenti, sballottandosi a destra e sinistra, accaparrandosi gli sguardi preoccupati di un paio di infermiere.
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INVISIBILI
RomanceAurora, Damiano e Leonardo si amano: ciò che li lega è un sentimento forte, vero, passionale, sincero, ma relegato al loro piccolo mondo. Sono INVISIBILI e non potrebbe essere diversamente: tutti e tre vivono di paure e incertezze, anche quando si...