Preoccupata per Jughead e per un probabile folle errore che lui avrebbe potuto commettere, Betty decise di recarsi a casa di Archie nella speranza che potesse dargli le risposte che necessitava. Doveva dire che la storia raccontatale da Veronica l'aveva incuriosita molto, ma non aveva la più pallida idea di chi potesse trovarsi sul lato strappato della fotografia. Non conosceva bene i Lodge, sin da quando era piccola sua madre le aveva ordinato di mantenere le distanze da quel mondo lì, fatto di caos, giri di soldi, roba clandestina e lei aveva sempre eseguito.
Pensare quante volte Betty aveva fatto quella strada, sì quella per arrivare a casa degli Andrews. Dalla scuola il tragitto era un po' più lungo, ma da casa sua bastavano due passi. Archie aveva bisogno di un aiuto in matematica? Betty era lì per lui. Archie doveva restare a casa da solo? Betty si precipitava immediatamente da lui. Quante cose avrebbe fatto per un ragazzo, quel ragazzo. Ne era perdutamenre innamorata, prima certamente, tempo fa. Anzi, non era amore quello che aveva provato per il rosso della porta accanto. Credeva che il suo sentimento per Archie si fosse trattato più che altro di troppo affetto che le era stato concesso dare solo e sempre alla stessa persona.
Immersa nei suoi pensieri arrivò alla sua destinazione, così suonò il campanello.
Fu proprio colui che cercava ad aprirle la porta.
"Betty, e tu che ci fai qui e a quest'ora?"
"Ehi Arch, scusa ma ho finito solo ora al blue&gold. Dovrei parlarti di una cosa"
"Tranquilla, entra pure"
"In realtà preferirei camminare, passeggiare un po', sai, come ai vecchi tempi..."
"Vecchi tempi tipo quando mi prestavi sempre i tuoi 5 dollari perché avevo fame ma non avevo soldi per comprarmi qualcosa?" Rise Archie.
"Sì proprio quelli" e anche sul volto di Betty fece capolino un sorriso.
"Allora prendo la giacca... come potrei dirti di no?"
E così facendo si incamminarono per le viuzze di Riverdale.
"Spara, che cosa volevi chiedermi?" disse il rosso mordendo una mela.
"Riguarda Jug..."
Gli occhi di Archie si sollevarono leggermente verso il cielo.
"È importante, credo abbia fatto una follia perché mi ha detto che non può portare avanti un indagine con me, utilizzando una scusa pessima"
"Certo che Jones che non accetta di lavorare a un caso... è davvero strano" e tirò un altro morso al frutto arrivando a toccare con gli incisivi il torsolo.
"Appunto! Sai per caso che fine ha fatto?"
"Betty, credo che tu abbia appena trovato un nuovo mistero da risolvere. Io non so come aiutarti"
"Perfetto, e con questo siamo a tre..."
"Tre!? Davvero? Di che stai..."
Il telefono di Betty squillò:" Oh, è Jughead! Menomale!"
E così Elizabeth ebbe l'occasione di parlare con lui.
"Jug?"
"Betty...sono felice di sentire la tua voce..."
"Anche io, Jug, non ne hai idea"
"Volevo solo farti sapere che ti amo, non smetterò mai di amarti..."
E detto ciò chiuse la telefonata. Archie chiese immediatamente cosa le avesse detto e la risposta della sua amica, che malapena riusciva a parlare, con fiato sospeso in gola, fu: "Lui mi ama!".
La mela cadde per terra, rimbalzò sul suolo per due volte. Il tempo sembrava essersi fermato...SPAZIO ALL'AUTRICE
Salve a tutti lettoriiiii, so che aggiorno sempre meno ma spero che questo capitolo vi abbia soddisfatto...
Grazie mille per le 10k views, è un enorme traguardo per me, mi fate capire che ci siete sempre.❤🌈
Sappiate che non mi sono dimenticata della mia storia, sono solo un po' impegnata. Oggi ho fatto il mio esame di inglese Cambridge, speriamo bene. Ho iscritto "Riverdale and the ashes of Death" ai wattys2019. Non credo riuscirò a vincere, ma non costa troppo provarci😅💓
Al prossimo capitolooo
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RIVERDALE AND THE ASHES OF DEATH
Teen FictionImmaginiamo un mondo, a Riverdale, dove la morte di Jason Blossom sia stata causata da un semplice incidente d'auto; dove la vicenda del Boia non sia mai avvenuta; dove l'arrivo dei Lodge conti circa un mese. Ma un nuovo mistero si cela all'interno...