CHE NESSUNO DISTURBI...O QUASI NESSUNO

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Quando il suono della campanella segnò la fine delle lezioni, Archie ci impiegò meno di un minuto ad uscire dall'aula di scienze, a recuperare la chitarra, e a raggiungere l'atrio per incamminarsi verso casa. Dunque si armò dei suoi auricolari bianchi, per entrare definitivamente nella fase NON DISTURBARE.
Ma quando vide Veronica dirigersi verso il parcheggio scolastico dove l'aspettava il suo autista, non potè che raggiungerla:" Ronnie! Ronnie! Aspetta!"
"Ehi Archiebello!" disse sospirando. Forse anche lei voleva che nessuno venisse ad interrompere la sua pace.

 Forse anche lei voleva che nessuno venisse ad interrompere la sua pace

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"Veronica noi dobbiamo..." ma fu interrotto.
"Capito qualcosa della lezione di scienze?" chiese.
"Senti Veronica...non puoi continuare ad evitare l'argomento..."
"Continuo a non comprendere... puoi spiegarti meglio?" disse ironica, come se non sapesse a cosa si stesse riferendo.
"Riguardo l'altra..." abbassò la voce per paura che qualcuno lo potesse sentire  e riprese a parlare "l'altra sera..."
"Archie, la verità è che non c'è nulla di cui parlare. Abbiamo commesso un errore, e non ricapiterà mai più"
"Ma Veronica..." continuò l'altro.
"Che cosa c'è ancora...?!" disse lei ormai stufa della sua insistenza.
"Se è successo vuol dire che in qualche modo...volevamo...ed è grave!"
"Archie, è arrivato l'autista. Prometto di scriverti".
E conclusero la conversazione, in bilico tra il confessare o celare un segreto.

RIVERDALE AND THE ASHES OF DEATHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora