Capitolo 3

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- Entra pure giovanotto.- dice mia madre ad Alessandro.
- Oh, grazie signora Smith.-
- Oh, chiamami pure Marina. Non mi piacciono le formalità! Comunque Federica arriverà a momenti.-
E proprio mentre pronuncia quelle parole scendo dalla scalinata che collega il piano inferiore al piano superiore.
- Wow - sento sospirare Ale. Con un gran sorriso saluto mia madre e vado ad abbracciare mio padre. Poi esco con Alessandro appresso.
Mi prende una mano, mi fa voltare e con le sue labbra ad un millimetro dalle mie, sussurra:
- Sei bellissima! - si avvicina un po' fino a quando i nostri nasi si sfiorano. È una sensazione così bella e romantica! Ma che dico?? Non avrei mai pensato di poter provare quelcosa per questo ragazzo! Però mi trovo tra le sue braccia, perché ho accettato il suo invito di accompagnarmi alla festa di Cristian.
I miei film mentali vengono interrotti dalle sue labbra che si poggiano delicatamente sulle mie. Lo lascio fare. Anzi... Gli metto pure le braccia dietro al collo e ricambio il bacio!
Quando si scosta con soavità, io sono rossa in volto, e anche le sue guance prendono un po' di colore. Non diciamo più una parola. Mi siedo sul sedile del passeggero, nella sua macchina, e per tutto il viaggio stiamo in silenzio. Quando la macchina si ferma, non siamo arrivati a destinazione, bensì in uno spiazzo, vicino al parco.
- Senti... Scusa per p-
Non lo lascio finire di parlare che prendo la sua testa tra le mani e Poggio le mie labbra sulle sue. Questo ragazzo non è l' Alessandro che conosco, ma un ragazzo dolce e sembra quasi innamorato (?) Bho!
Ma adoro le sue labbra a contatto con le mie.
Lui, a sua volta, mi prende per i fianchi e mi posiziona sulle sue ginocchia. Lancio un gridolino di dolore, perché mentre mi sistemavo su di lui ho battuto la gamba contro le marce.
- Forse è meglio andare da un'altra parte -
Annuisco. Meglio fare ora le cavolate, così domani avrò tutto il tempo per pentirmene. La vita è una e quest'occasione non mi capiterà più. Quindi tanto vale farla ora!
Quando mi rimetto al mio posto, lui mette in moto l'auto e si ferma quando siamo davanti ad una villa. È molto grande, ma ora sto pensando ad altro.
- Vieni - Faccio come dice. Scendo e appena sono davanti a lui, mi bacia. Mi conduce dentro la villa, e mi porta in una camera da letto. Dentro c'è un letto ad una piazza e mezza, un armadio e una scrivania. Ma non ci faccio molto caso, perché appena Alessandro chiude la porta a chiave, mi precipito su di lui. Ci baciamo e intanto lui fa scorrere la cerniera del mio vestito... Vi lascio immaginare cos'è successo dopo.

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