Capitolo 20

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Sono le otto, e la sveglia continua a suonare.
Alessandro allunga la mano verso il comodino, prende il telefono, e la stacca.
Poi mugola qualcosa di incomprensibile e mi abbraccia.
- Ale... Che ora è?-
- Sono le otto... Ma ritorniamo a dormire. Oggi è sabato, quindi scuola non c'è, e da Alice dobbiamo andare alle undici.-
Stavolta ha ragione lui.
Lo bacio e lui biascica qualcosa del tipo " ancora uno."-
Lo accontento, però, gli bacio la fronte.
Ci rimettiamo a dormire.
Alle nove, quella maledetta sveglia suona nuovamente.
Alessandro la spegne di nuovo, però non si rimette giù, ma si siede e si appoggia alla testiera del letto.
Sembra pensieroso, così mi siedo anche io.
- Buongiorno piccola.-
Accenna un sorriso, ma non mi convince.
- Perché sei così pensieroso? Va tutto bene?-
Chiedo preoccupata.
- No, non va tutto bene.-
- Cos'è successo?-
Fa un bel respiro.
- Lunedì, martedì e mercoledì andremo a fare una specie di gita. Le camere le scelgono i prof ... Il problema è che non siamo divisi per sesso, perché secondo loro siamo già grandi e maturi... Quindi io sarò in camera con Britney.-
- Ehi ... Perché non me ne hai parlato ieri?-
- Perché pensavo che ti arrabbiarsi con me.-
- E perché dovrei arrabbiarmi? Io non sono arrabbiata!-
Lui abbassa gli occhi.
- Oh Ale... Cosa ti preoccupa?-
- Io non voglio stare tre giorni con Britney... E poi non vi voglio lasciare soli.-
Afferma indicando me e la mia pancia.
- Ale... Tu devi andare... Non preoccuparti per noi, staremo bene! E poi, per la camera... Non preoccuparti! Io so che tu non faresti mai niente!-
- Ok, ti ascolto... Ci vado-
Lo vedo giù di morale, così mi avvicino e lo bacio.
Lui approfondisce, un po' ma non troppo, il bacio e dopodiché ci alziamo.

Lo sbaglio migliore della mia vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora