Quinto mese di gravidanza
Ale mi sta studiando mentre si abbuffa con il croissant al cioccolato.
Siamo seduti al tavolo della cucina uno di fronte all'altra.
- Secondo me è un maschietto!-
Afferma convinto.
- No no. Sarà una femminuccia!-
Ribatto io.
A me va bene sia maschio che femmina, ma io e il mio ragazzo stiamo " litigando" perché secondo lui sarà maschio e secondo sarà femmina.
- Vedremo. Adesso andiamo!-
- Andiamo. Però... Stai calmo ok?-
- Io sono calmo.-
Rispondo con fare agitato.
- Se lo dici tu.-
È tutt'altro che calmo. Ma vabbè!
Saliamo in macchina, e per tutto il tragitto, Ale tamburella le dita sul volante.
Io sono abbastanza calma, certo sono un po' in ansia perché non vedo l'ora di sapere il sesso, ma lui è agitatissimo!
- Ale, stai tranquillo! Non sto partorendo!-
- Lo so, è che non vedo l'ora di sapere se sarà un campione o una principessa!-
Sorrido alla sua affermazione. Ma quanto è dolce?
E pensare che non lo voleva il bambino/a.
- Va bene. Ma stai calmo.-
Quando scendiamo dal veicolo, lo blocco e gli stampo un bacio sulla bocca.
- Ora sono più tranquillo. Grazie piccola!-
Sorrido nuovamente.
Mi prende la mano ed entriamo.
Alice ci chiama nello studio nel giro di dieci minuti.
Mi accomodo sul lettino e lei mi stende il gel sulla pancia.
Io e il mio fidanzato guardiamo il monitor.
- Ragazzi, sono felice di comunicarvi che sarà...-
Ecco ti pareva!
La suspence non può mancare!
- Sarà?-
La incita Alessandro. Anche lui è impaziente.
- Sarà una splendida femminuccia!-
Sul mio viso si dipinge un fantastico sorriso.
Mi giro verso il ragazzo che è al mio fianco.
Anche suo suo volto spicca un sorriso a trentadue denti.
- Contenti?-
Ci domanda Alice.
- Si molto!-
Rispondiamo all'unisono.
Quando usciamo dallo studio, Ale mi blocca e si abbassa.
Mi posa un bacio sulla pancia e sussurra:
- Per la mia principessa.-
Poi si alza e bacia le mie labbra per poi tornare a sussurrare:
- E per la mia piccola.-
Sorrido.
- Scusa ma, adesso non è lei la piccola?-
- Ah no! Lei è la mia principessa, ma tu sei la mia piccola! Lo sarai sempre!-
Mi prende per mano sorridendo.
In macchina, chiamo i miei, le mie amiche e a questo punto anche mia sorella. Tutti sono felici, compresa me.
- Come la chiamiamo? -
Se ne esce Ale di punto in bianco.
- Il mio preferito è Susan. Significa " giglio". -
Affermo. La prima volta che Alessandro ed io siamo usciti insieme da veri fidanzati, lui mi regalò un giglio bianco.
Come se mi avesse letto nel pensiero dice:
- Alla nostra prima uscita ti regalai un giglio. -
E sorride.
- Me lo ricordo. Susan è un bel nome, poi ogni volta che chiameremo nostra figlia, ci verrà in mente la nostra prima uscita.-
Dico.
- È vero. Allora è deciso, la bambina si chiamerà Susan. -
Annuisco felice.
Arriviamo a casa e lui dopo poco esce per andare a scuola.
Io ne approfitto per preparare pranzo visto che sono le undici e mezza. Ale farà solo più un'ora e mezza di lezione. L'ho obbligato io, volevo che parlasse con i suoi amici.
Ale rientra all'una e un quarto.
- Com'è andata? Ci hai parlato?-
- Allora, le tue amiche mi sono saltate addosso perché volevano sapere il sesso. Ho detto che è femmina e che si chiamerà Susan. Erano molto felici.-
Fa una breve pausa per riprendere fiato. Ho l'immagine di Reb e Gin che bombardano Alessandro di domande. Cerco di soffocare una risatina.
Poi Ale riprende a parlare.
- Ho parlato con Mark e Luca, hanno detto che mi riaccolgono in squadra. Abbiamo chiarito e si sono interessati al sesso del bambino.-
Presumo che Mark e Luca siano i due ragazzi dell'ultima volta. Sono felice per Ale, se lo merita.
- Sono contenta per te. Te lo meriti Ale!-
Mi avvicino a lui che mi stringe a sé e mi bacia.
Ci mette molta passione in questo bacio.
Ci stacchiamo e andiamo a pranzare.
Dopodiché lui si concentra per i compiti e io pulisco la casa.
- Fede, che ne dici di andare a vedere qualcosa per Susan? Io pensavo di andare al centro commerciale, potremmo fare shopping. Io devo anche prendere la vernice rosa per la cameretta della bimba.-
Propone quando ha finito di studiare.
- Mi sembra un'ottima idea!-
Mi sistemo i capelli e poi andiamo.
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Lo sbaglio migliore della mia vita.
RandomFederica, una ragazza di 17 anni. Alta, bionda, magra. Molto timida e chiusa in sé stessa. Alessandro, un ragazzo di 19 anni. Atletico e bello. Vivace ed estroverso. I due ragazzi commetteranno lo sbaglio più bello della loro vita.