Capitolo 32

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Entriamo nel centro commerciale mano nella mano.
Camminiamo un po', fino ad arrivare davanti ad un negozio per neonati.
Entriamo e guardiamo delle tutine. Ce n'è una bianca con su scritto " fashion come la mamma".

- Questa è bella!-Ale sorride e annuisce stampandoli un bacio tra i capelli

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- Questa è bella!-
Ale sorride e annuisce stampandoli un bacio tra i capelli.
Cerco la taglia più piccola, poi la prendo.
Facciamo ancora un giro nel negozio e ci fermiamo a osservare i passeggini.
- Poi ci penseremo.-
Affermo guardando il mio fidanzato.
Paghiamo la tutina e poi usciamo.
Di lì a poco, si nota un negozio per donne in dolce attesa.
Entriamo e trovo una maglia bianca semplice.
- È inutile che la guardi, tanto rubi le mie!-
Esclama il ragazzo al mio fianco.
Mi metto a ridere, in fondo è vero.
Appesa, noto una salopette nera, molto larga.
- Questa la prendiamo? Quando avrò il pancione non posso rubati anche i pantaloni! E poi ho solo pantaloni della tuta per quando la pancia sarà più grande.-
Ribatto prendendo la salopette e mostrandogliela.
Che poi è la verità, io ho solo pantaloni della tuta e jeans stretti.
La pancia, adesso, non è troppo grande, ma quando sarà un vero e proprio pancione come farò?
Ho pochi pantaloni della tuta, ed essendo a fine marzo, inizia a fare caldo. E non parliamo dei jeans... Sono strettissimi e dovrei girare senza chiudere il bottone, non mi pare il caso!
- E va bene!-
Inizio a saltellare per il negozio con l'indumento in mano, tutto ciò sotto lo sguardo divertito di Ale.
Paghiamo anche la salopette e poi andiamo in un negozio per uomini.
Al mio ragazzo serve una maglietta, ne trova tre in saldo. Tutte a tinta unita: una nera, una gialla e l'altra blu.
Le prendiamo e poi ci dirigiamo verso la cassa.
La cassiera lo guarda con gli occhi a cuoricino. Quando Alessandro le porge i soldi, lei gli accarezza la mano. Ale si irrigidisce, così apro la bocca io.
- Ale, che ne dici di andare a prendere la tinta rosa per la stanza della nostra principessa?-
Dico accarezzandomi la pancia e con un sorriso falsissimo disegnato sulle labbra.
Lui, che deve aver capito il mio comportamento, mi asseconda abbassandosi per lasciare un bacio a Susan.
- Certamente, prendo solo il resto.-
Poi mi fa l'occhiolino con un sorriso divertito.
- Grazie e arrivederci!-
Esclama la cassiera ancora intontita. Starà morendo d'invidia vedendoci insieme!
Ale le sorride, io invece sussurro:
- Se, aspetta e spera.-
Il mio ragazzo mi ha sentita, infatti scoppia a ridere.
- Gelosa?-
- No guarda. Quella ti stava solo mangiando con gli occhi!
Ammettilo che ti ha dato fastidio quando ti ha accarezzato la mano... Sennò non mi avresti assecondata!-
E poi scoppio anche io in una fragorosa risata.
- Ok, lo ammetto.-
Si avvicina e mi posa un bacio sulle labbra.
Poi andiamo veramente a prendere la vernice.
Paghiamo per poi tornare alla macchina.
Andiamo a casa e ci buttiamo sul letto matrimoniale nella nostra camera
- Non ho voglia di cucinare, chiama la pizzeria.-
Gli ordino mentre sfilo la maglietta e i pantaloni per poter infilare la sua maglia larga e comoda, quella che uso come pigiama.
- Ok. Proprio tranquilla eh... Pizza in pigiama sul divano!-
Si mette a ridere, e io con lui.
Prende il telefono, ordina le pizze e dice l'indirizzo alla pizzeria.
- Arrivano per le otto.-
Annuisco e mi siedo con la schiena appoggiata alla testiera del letto.
Lui si toglie la maglietta per poi restare con solo i jeans.
Si siede accanto a me e si gira dalla mia parte.
Scivola lentamente verso il basso, fino ad arrivare con la testa appoggiata alla mia pancia.
Ci posa un bacio sopra.
- Non vedo l'ora di tenere la mia principessa tra le braccia.-
Sussurra.
Io gli prendo la testa tra le mani, lui si alza per potermi guardare in faccia.
Premo le mie labbra sulle sue.
Lui, come nella maggior parte dei casi, approfondisce il nostro bacio dischiudendo la bocca.
Ci stacchiamo non appena sentiamo il campanello suonare.
- Io lo ammazzo, chiunque sia! Non possono, ogni sacro santa volta, interrompere tutto!-
Esclama il mio ragazzo.
Rido, mi fa morire a volte!
Nonostante tutto, scende e va ad aprire la porta.
Prende le pizze e le porta sul tavolino che c'è nel salotto.
Dopo, mi prende per i fianchi e mi fa sedere sul bracciolo del divano.
- Dove eravamo?-
Chiede in un sussurro.
Prima che possa ribattere, riprende il bacio dove si era interrotto, ma io lo allontano poco dopo.
- Dopo puoi baciarmi fin che vuoi, ma adesso io e Susan dobbiamo assolutamente mangiare!-
Dico sottolineando la parola "dobbiamo".
Lui sbuffa, ma comunque si siede e accende la TV iniziando a mangiare la pizza.
Sorrido sedendomi accanto a lui.
Gli bacio una guancia e comincio anche io a mangiare.

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