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"Ero in un gruppo quando ero a Busan,
c'eravamo io Jung Hoseok, Minhyuk e pochi altri, tra questi c'era anche un altro ragazzo, Kim Seok-Jin.
Era più grande di me... anche di molti anni ma questo non mi scoraggiò"
Il tempo passava e una sera rimanemmo solo noi due,
eravamo davanti a un grosso lago, parlammo per ore finché non ci addormentammo abbracciati,
dopo quell'avvenimento non feci altro che pensare a lui...
Ogni cosa era buona per rivoglergli il mio pensiero anche se, come avrai capito non più solo come un amico.
Fatto sta che io da perfetto stupido quale sono me ne sono innamorato perdutamente.
O meglio non so se innamorato sia la parola giusta, diciamo che mi aono preso una bella sbandata.
Nel nostro gruppo andava tutto alla grande e io non facevo altro che ignorare i miei sentimenti che diventavano ogni giorno più pesanti da sopportare, ogni sguardo che mi lanciava anche per caso mi esplodeva il cuore e non facevo altro che sorridere tutto il giorno.
Nonostante questo ero perfettamente cosciente che per lui ero solamente un amico.
Un giorno Hoseok decise di andare tutti a fare una gita di gruppo0 in uno chalet in montagna, io non potei dire di no poiché il mio hyung sembrava cosí entusiasta all'idea... così accettai.
Pochi giorni dopo eravamo in partenza, ci dividemmo in tre macchine e ovviamente io non solo finì in macchina con Jin ma ci finii pure difianco.
Tutta quella vicinanza mi fece riflettere finché non decisi che la sera stessa lo avrei preso da parte e gli avrei detto tutto.
Così feci, venuta la sera mi feci coraggio, presi un grosso respiro e chiesi gentilmente a Jin di seguirmi, andammo in cucina e gli rivelai tutto...o meglio"
chiusi gli occhi e feci un profondo respiro per non scoppiare a piangere "a metà del discorso mi bloccai e dopo aver mandato un imprecazione mi fiondai sulle sue labbra,
lui non solo sembrò sopreso ma appena capì cosa stava succedendo mi scansò con forza e io cominciai a piangere, lui si addolci un po e mi abbracciò forte come ...una mamma fa con suo figlio;
mi spiegò che la cosa non poteva funzionare , sia per l'età che per il fatto che lui non provava lo stesso che provavo io e che appunto per lui ero solo un buon amico...mi spiegò che presto avrei trovato chi mi avrebbe amato veramente ma quella persona non ero io.
Come se non bastasse mi disse anche che aveva una gigantesca cotta per un altro ragazzo della comitiva che innanzitutto era bisex e lui non aveva mai provato interesse per i bisex,
ma solo per i gay infatti gli sembrava piuttosto strano provare qualcosa per lui.
'La sua cotta' si era unito a noi solo da poco e non sarebbe rimasto molto, non so se lo conosci mi sembra sia proprio di Seoul si chiama Kim Namjoon."
Alle mie parole Jimin apre la bocca e spalanca gli occhi, fa per dire qualcosa ma si interrompe subito dopo, per permettermi di finire.
Probabilente avrebbe parlato dopo.
"Ho passato mesi in lacrime finché decisi che dovevo ricominciare, cosi, ormai maggiorenne, presi il primo treno per Seoul con l'intenzione di tornare da voi...
da te.
Mi mancavi cosi tanto...e anche Seoul mi mancava un sacco.
Busan é troppo silenziosa per i miei gusti"
rido lievemente anche se i miei occhi continuavano a espellere lacrime su lacrime.
Jimin mi abbraccia forte e mi comincia ad accarezzare i capelli dolcemente.
"Stai tranquillo piccolo ci sono io qui con te ora."
Mi sussurra all'orecchio per farmi calmare e per far calmare i miei singhiozzi ininterrotti.
"E comunque si, ti farò conoscere Tae" conclude ridacchiando...
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Until The Day I Die •yoonmin• [IN REVISIONE] •#wattys2019•
Fanfiction{voglio avvertirvi subito che e' una delle mie primissime storie e che quindi e' scritta abbastanza male. leggete a vostro rischio e pericolo.} [Dico sul serio non leggetelo] -Dove Jimin bussa un giorno per sbaglio alla porta di Yoongi e con quel s...