𝖐𝖔𝖔𝖐𝖎𝖊
8.30 p.m
Scendo dall'auto dopo una stancante giornata di lavoro, il mio impiego conisiste semplicemente nel fare il cameriere in un piccolo ristorante in centro ma che nonostante tutto é sempre affollato.
Mi avvio verso la porta di casa e faccio scattare la serratura, é abbastanza tardi rispetto al solito quindi entro piano non volendo disturbare Jimin in caso si fosse addormentato aspettandomi,
Cosa di cui non mi sorprenderei affatto.
Apro piano la porta e lo vedo seduto perterra che guarda avanti a se come imbambolato, capisco subito che c'è qualcosa che non va cosi chiudo la porta alle mie spalle e prima ancora che il rosa possa girarsi verso di me mi accascio a terra davanti a lui abbracciandolo, è rigido. Nell'abbraccio la mia spalla comincia lentamente a bagnarsi di lacrime calde e il corpo tremolante del ragazzo davanti a me viene scosso ripetutamente da singhiozzi sempre più frequenti.
Gli accarezzo dolcemente la schiena per farlo calmare, sembra cosi debole ora,
mi ricorda un sacco me quando Jin mi ha rifiutato.
Pochi minuti dopo Jimin si calma del tutto ma tiene ancora la testa appoggiata nell'incavo del mio collo, mi alzo e aiuto anche lui, lo appoggio delicatamente sul divano e gli porto un bicchiere d'acqua e un pezzo di pane per fargli riprendere le forze, una volta che il maggiore si é un po ripreso, mi siedo affianco a lui e attendo pazientemente una spiegazione.
"K-kook..."
esce dalle sue labbra come un lamento "n-non ce la faccio"
detto questo si sdraia sul divano chiudendosi in posizione fetale...oh no non dinuovo.
Mi sale l'ansia che possa succedere dinuovo come un anno e mezzo fa, quando quel bastardo lo picchiava.
Mi alzo in piedi di scatto cercando di farlo reagire ma nulla, assolutamente nulla.
Non sembra nenache riconoscermi. Allora senza pensarci un secondo di più prendo il telefono e chiamo Taehyung incurante dell'orario , dopo tre squilli risponde,
"Kooks ,piccolo biscotto, dimmi " prendo un grosso respiro "Tae vieni subito a casa mia perfavore muoviti." come suo solito dal mio tono supplichevole il maggiore capisce male
"mh siamo impazienti eh piccolo biscottino?"
Le mie guance si tingono di un rosso porpora ma non é questo il momento Tae non é quello... è per Jimin sta male ti prego vie-"
la chiamata viene interrotta prima ancora che possa finire di parlare e un quarto d'ora dopo il campanello suona.
Vado ad aprire in fretta e furia e un Taehyung preoccupato mi saluta velocemente per poi chiedermi dove sia Jimin, lo indico e lui corre precipitandosi dal rosa.
Tenta inutilmente di chiamarlo ma il minore sembra in stato di trance,
non risponde, trema e sembra non riconoscerci neanche più.
Tae si gira verso di me intimandomi di chiamare Yoongi hyung e cosi faccio,
non avendo il numero prendo il suo cellulare e faccio partire la chiamata "Tae non posso ora sono occupat-" prima che possa finire mi intrometto "Yoongi sono Jungkook ti prego vieni subito a casa mia, Jimin.." mi interrompe scattando sull'attenti "che é successo a Jimin? sta male? Dov'è ora?"
Rispondo subito sull'orlo delle lacrime
"è qui a casa ma sta male ti prego sbrigati"
e con questo chiudo la chiamata.
Dieci minuti dopo il campanello suona ripetutamente finche Tae non va ad aprire e Yoongi entra come una furia con le lacrime agli occhi.
"Jimin, dov'è Jimin?" Chiede guardandomi negli occhi con preoccupazione e ansia
"aspetta yoongi prima che tu veda jimin devi sapere la storia."
lo faccio sedere affianco a me anche se con qualche difficoltà e comincio " circa un anno e mezzo fa, Jimin era fidanzato con un ragazzo,
si chiamava Wonho,
beh lui era molto possessivo e geloso, siccome era della nostra comitiva all'inizio pensavamo fosse normale, insomma, essere gelosi del proprio ragazzo dovrebbe essere normale no? Il problema era che questa cosa andando avanti diventava sempre maggiore fino ad arrivare al punto in cui Jimin non poteva più nenache parlare con noi del gruppo,
quelle poche volte che lo vedevamo fuori casa aveva sempre felponi enormi che coprivano il più possibile.
Anche d'estate, se mi vedeva per strada non mi salutava neanche più e al telefono non rispondeva da mesi.
Una volta sono riuscito a coglierlo di sorpresa al parco da solo, prima di raccontarmi tutto ho dovuto insistere finché non gli ho preso il polso quasi inesistente all'epoca e si è alzata leggermente la manica della felpa, una gigantesca area violacea ricopriva interamente la sua pelle del polso come tutto il resto del corpo , era dimagrito tantissimo tra un po' non si reggeva nenache più in piedi.
Dopo essersi guardato intorno più volte accertandosi che Wonho non fosse nei paraggi si é deciso a raccontarmi tutto.
Lo picchiava Yoongi...
Wonho picchiava Jimin.
Oltretutto continuava a farlo sentire sbagliato paragonandolo sempre ai suoi ex più belli più bravi e via dicendo,
Jimin faceva anche due lavori part time per poter mantenere l'appartamento che avevano in affitto mentre Wonho non faceva altro che uscire tutte le sere e tornare ubriaco fradico il giorno dopo quando picchiava Jimin.
In quel periodo ha tentato il suicidio due volte.
La prima volta sono riuscito a trovarlo in tempo, la seconda volta voleva buttarsi dalla finestra ma Tae è riuscito a fermarlo anche quella volta entrando puramente per caso in quel momento nella sua camera.
Finché non me lo ha raccontato Taehyung non sapevo della seconda volta.
Sono rimasto scioccato.
Poco più tardi ha cominciato anche a tagliarsi,
quando io me ne sono accorto l'ho costrinto con la forza a venire con me da uno psicologo.
Ora sembrerebbe non lo faccia più o almeno da quando sei arrivato tu, spero non lo faccia più.
Per un anno e mezzo ha preso farmaci su farmaci, antidepressivi soprattutto.
Oggi sono entrato in casa e l'ho trovato in questo stato seduto per terra.
Sicuramente non sarebbe toccato a me raccontarti queste cose ma devi sapere per poter aiutare Jimin."
Yoongi é stato fermo immobile attento a tutti i più piccoli particolari del racconto l' unica cosa che ha tradito la sua maschera di ferro sono le lacrime copiose che ancora ora scendono a fiumi sul suo viso cadaverico, non dice nulla , si alza e va da Jimin dove per il momento c'è Tae, li raggiungo e il moro chiede se possiamo lasciarli soli,
annuisco e prendendo Tae per mano lo porto fuori dalla stanza abbracciandolo e cominciando a singhiozzare rumorosamente
non può essere successo dinuovo.
Il mio Jimin non deve stare male...
Tae mi accarezza la schiena dolcemente come io avevo fatto prima con il rosa.
Capirò cosa è successo e ammazzerò una volta per tutte quel bastardo.
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Until The Day I Die •yoonmin• [IN REVISIONE] •#wattys2019•
Fanfiction{voglio avvertirvi subito che e' una delle mie primissime storie e che quindi e' scritta abbastanza male. leggete a vostro rischio e pericolo.} [Dico sul serio non leggetelo] -Dove Jimin bussa un giorno per sbaglio alla porta di Yoongi e con quel s...