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Roger correva. Era di nuovo in ritardo e già immaginava Freddie a urlare, Brian rosso di rabbia e John, il tenero, timido, piccolo John a piangere in un angolino.
"Scusate. Scusate il ritardo" Disse entrando nella stanza.
"Darling, quel pantalone è del pigiama?"
"E hai la maglia al contrario?" Chiese il bassista.
"Roger" Disse Brian irritato.
"Amore, te la sei spassata con una ragazza, stanotte, vero?" Rise Freddie.
"Almeno io me la spasso"
"Niente in contrario, Darling" Disse il cantante, sorridendo maliziosamente. "Peró potresti... Non escluderci, magari"
"Freddie!" Urló Brian.
"Allora, Darlings, aspetteremo che Rog si vesta decentemente. Poi proveremo. Fa in fretta, Tesoro"
Roger, sbuffó, poi si diresse di corsa nella sua stanza.
Tornó pochi minuti dopo, altrettanto di corsa e trovó gli amici seduti sul divano. Inciampó in qualcosa, il piede sinistro di quell'insopportabile Paul Prenter, finendo direttamente addosso a Brian. Le loro labbra, per qualche istante si toccarono. Quelle di Brian erano morbide, avevano un sapore così buono...
«Roger, che cazzo dici? Tu sei etero» Si disse il biondo.
Brian si staccó e il ragazzo non seppe se essere felice o triste.
Si accorse di volerle ancora, quelle labbra.
Si alzó e si buttó verso la sua batteria, invitando nervosamente anche i suoi amici a prendere strumenti e microfono.
"Siamo in ritardo. Muoviamoci, no?"
"Sei tu che sei in ritardo"
"Nessuno ti ha interpellato" Ringhió il batterista al suo nuovo nemico giurato.
"Darling, calmati" Disse Freddie.
"Basta. Suoniamo. Punto e basta" Disse Brian, interrompendoli.
"Si, Bri ha ragione" Si introdusse Deaky. Lui di solito era sempre muto.
«È quasi peggio di Brian» Pensó divertito il biondo.

𝖡𝖾𝗌𝗍 𝖿𝗋𝗂𝖾𝗇𝖽𝗌? «𝗠𝗮𝘆𝗹𝗼𝗿»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora